Storico e critico d'arte francese (Parigi 1900 - ivi 1970). Direttore di studî presso l'École pratique des Hautes Études a Parigi, vi ha insegnato sociologia dell'arte. Per F. l'espressione artistica si [...] soltanto una "autonomia interna" e non una "autonomia esterna". Opere principali: La sculpture de Versailles (1930); L'Humanisme roman. Critique des théories sur l'art du XIe siècle en France (1942); Frontières du gothique (1945); Peinture et société ...
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Storico dell'antichità (Francoforte sul Meno 1898 - Münster 1976), prof. a Berlino, autore di numerosissimi studî di religione e storia romana e italica: Griechische Götter im alten Rom, 1930; Terra Mater, [...] Altri scritti riguardano il passaggio dall'antichità al Medioevo (Literatur und Gesellschaft im ausgehenden Altertum, 2 voll., 1948-1950; Roman und Decadenz, 1951; Niedergang der alten Welt, 2 voll., 1952; Gesicht vom Abend und Morgen, 1955, trad. it ...
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Filologo medievalista (Parigi 1864 - Le Grand-Serre, Drôme, 1938). Si dedicò allo studio delle antiche leggende. Il suo primo grande lavoro fu sui Fabliaux (1893); curò sui frammenti pervenutici l'edizione [...] e da passi di redazioni varie trasse poi un fortunatissimo rifacimento in lingua moderna della leggenda, che pubblicò col titolo di Le roman de Tristan et Yseult (1900). Sua opera capitale: Les légendes épiques (4 voll., 1908-13), in cui sostiene l ...
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Filologo classico tedesco (n. Grenzhausen, Coblenza, 1918 - m. 2006), prof. nelle univ. di Erlangen (dal 1957) e quindi (dal 1961) di Colonia. Membro dal 1968 dell'International committee of papyrology, [...] generale per testi papirologici. Fra le opere: Untersuchungen zur Odyssee (1951), Die Quellen des griechischen Alexanderromans (1954), Roman und Mysterium in der Antike (1962) e una monografia su Mithras (1984). Diresse la raccolta delle iscrizioni ...
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Figlio (m. 1260) di Ezzelino II, ne ereditò i beni nel Vicentino. Seguì, col fratello Ezzelino III, le fortune di Federico II, al quale però nel 1239 si ribellò. Riconciliatosi nel 1256 col fratello, alla [...] , Verona, Mantova, fu massacrato coi figli. Fu poeta in lingua provenzale; il suo nome fu erroneamente letto "na Bieiris de Roman" e preso per quello di una inesistente trovatrice. Abbiamo di lui un frammento di canzone e una cobbola scambiata con Uc ...
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Scrittore inglese (Londra 1656 - ivi 1714 o 1715). Viaggiò molto in Europa, risiedendo a lungo, anche perché simpatizzante giacobita, a Roma e a Firenze; in Inghilterra si unì ai non jurors, rimanendo [...] . Scrisse numerose opere di argomento religioso e politico-sociale (The practice of true devotion, 1698; Companion for the festivals and fasts of the Church of England, 1704; A letter to the English priest of the Roman communion at Rome, 1705, ecc.). ...
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Farrow, Mia (propr. Villiers Farrow, Maria de Lourdes)
Attrice cinematografica statunitense, nata a Los Angeles il 9 febbraio 1945. Dotata di un fisico esile, occhi chiari e luminosi, tratti infantili [...] prive di goffaggine, la F. si è rivelata adatta a interpretare ruoli di vittime indifese, come in Rosemary's baby (1968) di Roman Polanski ‒ per cui ha ottenuto nel 1969 il David di Donatello e la nomination al Golden Globe ‒ e in Blind terror (1971 ...
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Scrittore e giornalista norvegese (n. Sandefjord 1941). Dopo il successo del romanzo Irr! Grønt! ("Verderame! Verde!", 1969), in cui dette voce alla contestazione giovanile degli anni Sessanta, proseguì [...] vårt land ("Relazione dell'insegnante di liceo Pedersen sul grande risveglio politico del nostro paese", 1982), tracciando in Roman 1987 (1987) un impietoso bilancio generazionale. Ha poi pubblicato, tra l'altro: Genanse og verdighet ("Timidezza e ...
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Studioso dei diritti antichi (Berlino 1902 - Kirchzarten, Friburgo in Brisgovia, 1983). Prof. dal 1935 all'univ. di Panama e dal 1946 in varie università degli USA, rientrato in Germania nel 1952, insegnò [...] . Tra le opere: Written and unwritten marriages in Hellenistic and post-classic Roman law (1939); Roman law (1951); Beiträge zur Rechtsgeschichte Altgriechenlands und des hellenistisch-römischen Ägypten (1961); Das Justizwesen der Ptolemäer (1962 ...
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Scrittore indonesiano (Sibolga, Sumatra Settentr., 1928 - Giacarta 1970). Combatté giovanissimo contro gli Olandesi, fu prigioniero, poi studente a Leida e alla Sorbona. Ingegno vivido e multiforme, aperto [...] ("Il rosso è rosso", 1968), Ziarah ("Il pellegrinaggio", 1969), Kering ("Aridità", post., 1972), ispirati al nouveau roman, al rinnovamento della letteratura indonesiana. Scrisse anche poesie, saggi, il romanzo breve Kooong (onomatopeico per il verso ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...