Slavista francese (Parigi 1881 - ivi 1967); lettore di francese a Char´kov (1905-09), prof. di lingue e letterature slave a Strasburgo (1919-23), dal 1924 prof. della stessa materia al Collège de France; [...] : Grammaire de la langue tchèque (1922); Grammaire de la langue russe (1943); storico-letterarie: Un maître du roman russe: I. Gončarov (1914); Manuscrits parisiens de I. Tourguénev (1930); Deux Russes écrivains français; Alexandre Mikhaïlovitch ...
Leggi Tutto
THURNEYSEN, Rudolf
Carlo Tagliavini
Linguista e filologo, nato a Basilea il 14 marzo 1857, morto a Bonn il 9 agosto 1940. Studiò linguistica classica e indoeuropea a Lipsia nel momento del massimo fiorire [...] un grande e universalmente riconosciuto maestro. Il suo lavoro giovanile: Keltoromanisches. Die keltischen Etymologien im Etym. Wörterbuch d. roman. Sprachen von F. Diez, Halle 1884, per quanto in buona parte superato, è ancor oggi insostituito. Un ...
Leggi Tutto
Semiologa e psicanalista bulgara naturalizzata francese (n. Sofia 1941). Studiosa di M. Bachtin, ha consacrato i suoi primi saggi alla fondazione di un nuovo ramo della semiologia, la 'semanalisi' (Σημειωτιϰή. [...] Tra i lavori di K. si possono citare: Σημειωτιϰή. Recherches pour une sémanalyse (1967; trad. it. 1978), Le texte du roman (1970), Des chinoises (1974; trad. it. 1976), La révolution du langage poétique (1974; trad. it. 1979), La traversée des signes ...
Leggi Tutto
Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] che la struttura dello zagial precede cronologicamente, e anche di molto, i primi esempi di schemi analoghi presenti nella poesia romanico-latina.
Nelle rime di Guglielmo IX duca d’Aquitania e conte d’Alvernia e di Poitiers appare già formata la ...
Leggi Tutto
L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] quasi sempre consonanti nasali, laterali e vibranti. Si confrontino, ad es., le coppie seguenti:
sicil. lanna e lat. lam(i)na
roman. guardàllo e it. guardarlo
sicil. orient. canne e it. carne
sicil. orient. babba e it. barba
tosc. volg. entronno e it ...
Leggi Tutto
Linguista di origine rumena, nato a Mihăileni il 27 luglio 1921. Ha compiuto gli studi universitari presso l'università di Roma, e ha insegnato dal 1951 nell'università di Montevideo e dal 1963 in quella [...] ; Das Problem des griechischen Einflusses auf das Vulgarlatein, 1971; Le latin vulgaire et le type linguistique roman, 1987), sull'etimologia (Las etimologías de Giambullari, 1972); sulla storia della linguistica (Die Geschichte der Sprachphilosophie ...
Leggi Tutto
WINDISCH, Ernst
Vittore Pisani
Glottologo e indianista, nato a Dresda il 4 settembre 1844, morto ivi il 30 ottobre 1918: fu professore nelle università di Heidelberg, Strasburgo e Lipsia.
Tra i suoi [...] H. Zimmer, Die altirische Heldensage Táin bó cúalnge mit Übersetzung (1905), il capitolo sul celtico nel Grundriss der roman. Philologie.
Ma la sua attività venne sempre più accentrandosi sull'indianistica; nel 1870-71 aveva lavorato in Inghilterra ...
Leggi Tutto
In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] ., forse opera di un certo Willem, fiammingo, è in parte una libera versione di un episodio, «Le Plaid», del Roman de Renard. Lo slancio religioso del Duecento trova il più alto interprete nella poetessa mistica brabantina Hadewych, che ha lasciato ...
Leggi Tutto
ROQUES, Mario
Carlo Tagliavini
Filologo francese, nato a Callao (Perù) il 1° luglio 1875; studiò a Parigi e fu allievo prediletto di Gaston Paris e di Jules Gilliéron, del quale divenne più tardi uno [...] garçon et l'aveugle, jeu du XIIIª siècle, 2ª ed. 1921; Aucassin et Nicolette, 2ª ed. 1930; Jehan Maillart, Le Roman du Comte d'Anjou, 1931) e la grande impresa, tuttora agli inizî, della pubblicazione degli antichi lessici francesi (Recueil général ...
Leggi Tutto
I dispregiativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) il cui significato è peggiorativo con una forte componente affettiva. Ciò implica che la valutazione espressa dal parlante per mezzo dell’alterato [...] un seiaccio schifoso ... (da un blog)
Esiste anche qualche nome deverbale con chiaro valore dispregiativo, come magnaccia dal roman. magnare.
Anche il suffisso accrescitivo -one dà luogo a un’ampia serie di derivati con valore dispregiativo, sia ...
Leggi Tutto
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...