In senso lato, genere poetico cui si possono ascrivere tutte quelle opere che hanno quale fine essenziale l’informazione, come trattati scientifici, manuali divulgativi di varie discipline, esposizioni [...] e altri metri.
Vaste compilazioni didascaliche in versi, di natura enciclopedica, sono caratteristiche dell’epoca medievale: ricordiamo almeno il Roman de la Rose e il Trésor di Brunetto Latini. Nel 16° sec. fiorirono le opere didascaliche in versi ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] , cit., pp. 65-67 e note 178.186.
87 Amm., XXI 15,6; XXVI 7,10.
88 N. Lenski, Failure of Empire: Valens and the Roman State in the Fourth Century A.D., Berkeley-Los Angeles 2002, p. 69 e note 3-4.
89 Secondo F. Chausson, Stemmata aurea, cit., pp. 147 ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] Gesellschaft, Frankfurt a. M. 1955 (tr. it.: Prismi. Saggi sulla critica della cultura, Torino 1972).
Albères, R.-M., Le roman d'aujourd'hui 1960-1970, Paris 1970.
Amoruso, V., La letteartura beat americana, Bari 1975.
Anderson, C. G., James Joyce ...
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Scrittore francese (Parigi 1840 - ivi 1902). Affermatosi dapprima come critico d'arte, difese l'impressionismo. Teorico del naturalismo, ne offrì un modello esemplare nella sua opera narrativa: da Teresa [...] . Z. accompagnò la sua opera di romanziere con tutta una serie di scritti critici e polemici: La République et la littérature (1879); Le roman expérimental (1880); Les romanciers naturalistes (1881); Documents littéraires (1881); Une campagne (1882). ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] che la struttura dello zagial precede cronologicamente, e anche di molto, i primi esempi di schemi analoghi presenti nella poesia romanico-latina.
Nelle rime di Guglielmo IX duca d’Aquitania e conte d’Alvernia e di Poitiers appare già formata la ...
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Scrittore francese (Caen 1919 - Parigi 2017). Autore dalla prosa essenziale e suggestiva in cui il tema dei ricordi - quelli autobiografici e quelli di una intera generazione di intellettuali, e allo stesso [...] le vicende di personaggi mai eccezionali: La voix romaine (1960); Le palaisd'hiver (1965); Avant une guerre (1971); Ciné-Roman (1972). Quasi un bilancio della generazione che aveva vent'anni all'inizio dell'ultima guerra è il romanzo Les embuscades ...
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Detta anche letteratura franco-veneta, indica il complesso delle opere d’argomento cavalleresco o didascalico scritte nel 13° sec. e ai primi del 14° nella zona dell’Italia nord-orientale compresa tra [...] modernamente sotto il titolo di Geste Francor e dovuti tutti, sembra, a un unico autore: l’Enfances Hector o Ercule, appendice al Roman de Troie; l’Entrée d’Espagne, poema di un padovano continuato ai primi del 14° sec. da Niccolò da Verona con la ...
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Michon, Pierre. – Scrittore francese (n. Châtelus-le-Marcheix 1945). Tra le figure più interessanti della letteratura francese contemporanea, ha esordito nel 1984 con il testo Vies minuscules (1984, prix [...] ); Corps du roi (2002); Le Roi vient quand il veut: propos sur la littérature (2007); Les Onze (2009, Grand Prix du roman de l'Académie française; trad. it. 2018); Vermillon (con A.-l. Broyer, 2012); Tablée (2017); Habiter une œuvre (2018); La Grande ...
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WALSCHAP, Gerard
René F. Lissens
Scrittore belga, nato a Londerzeel il 9 luglio 1898, morto ad Anversa il 25 ottobre 1989. Dopo una vocazione missionaria, poi venuta meno, fu giornalista, e dal 1940 [...] gastmaal ("Il banchetto", 1966) e in Het avondmaal ("La cena", 1968), due romanzi che fanno uso di alcuni procedimenti del Nouveau Roman e nel contempo li deridono: l'uomo è solo sciocchezza, l'universo è il prodotto di un'infinita follia; assurdo ma ...
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Šklovskij, Viktor Borisovič
Daniele Dottorini
Critico letterario, teorico del cinema e sceneggiatore russo, nato a San Pietroburgo il 24 gennaio 1893 e morto a Mosca l'8 dicembre 1984. Š. fu uno dei [...] al suo interno studiosi di letteratura, poesia e cinema come Jurij N. Tynjanov, Boris M. Ejchenbaum, Osip M. Brik, Roman O. Jakobson. Pur non costituendo una scuola in senso stretto, i formalisti indirizzarono le loro ricerche sul riconoscimento dell ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...