Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] etimologicamente "scienza dei segni". Decisiva per lo sviluppo della disciplina fu la pubblicazione dei Saggi di linguistica generale di Roman Jakobson (scelti e tradotti in francese nel 1963 da N. Ruwet, Essais de linguistique générale, e quindi in ...
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Attore (La Jolla, California, 1916 - Los Angeles 2003). Interprete di grande popolarità, incarnò fin dagli anni Quaranta un ideale maschile solido e paterno. Tra i suoi film: The keys of the kingdom (1944); [...] , 1945); The yearling (1946); Duel in the sun (1946); The Paradine case (1947); Gentlemen's agreement (Barriera invisibile, 1947); Roman holiday (1953); Moby Dick (1956); Designing woman (La donna del destino, 1957); The big country (1958); To kill a ...
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Komeda, Krzyszstof
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Krzysztof Trzcinski, pianista, compositore e arrangiatore polacco, nato a Poznań il 27 aprile 1931 e morto a Varsavia il 23 aprile 1969. Dedicatosi [...] musicale era considerato, nella Polonia del 'realismo socialista', un elemento perturbatore, venne introdotto nel cinema dal regista Roman Polanski e svolse in questo campo un'attività di altissimo livello (soprattutto per i film generazionali di ...
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Colasanti, Veniero
Stefano Masi
Scenografo e costumista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 21 luglio 1910 e morto ivi il 26 maggio 1999. Ha legato il suo nome ai kolossal storici degli anni [...] in Europa, El Cid, 55 days at Peking (1963; 55 giorni a Pechino) di Nicholas Ray e The fall of the Roman empire. Per Bronston i due scenografi prepararono anche un quarto kolossal sul tramonto e la decadenza dell'impero asburgico, che Frank Capra ...
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Regista cinematografico (Mosca 1892 - Parigi 1965), di famiglia polacca. Dopo alcuni documentarî per il museo di scienze naturali di Kovno, diresse film dal vero e d'animazione, creando per primo pupazzi [...] in Francia nel 1919, realizzò film favolistici e per l'infanzia, sia a pupazzi sia con altre tecniche di animazione. Si ricordano Les yeux du dragon (1925), il lungometraggio Le roman de Renart (1928-38), e la serie con il pupazzo Fétiche (1933-37). ...
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Riso amaro
Federica Villa
(Italia 1949, bianco e nero, 108m); regia: Giuseppe De Santis; produzione: Dino De Laurentiis per Lux Film; soggetto: Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Gianni Puccini; sceneggiatura: [...] fotografia: Otello Martelli; montaggio Gabriele Variale; scenografia: Carlo Egidi; costumi: Anna Gobbi; musica: Goffredo Petrassi, Roman Batrov [Armando Trovajoli].
Francesca, obbedendo agli ordini dell'amante Walter, ruba una collana e, per sfuggire ...
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Regista cinematografico (Mulhouse 1902 - Beverly Hills 1981); a Hollywood dal 1920, esordì nella regia nel 1927 affermandosi poi come abile professionista ed esponente della tendenza realistica del dopoguerra, [...] Jezebel (1938); Wuthering heights (1939); The westerner (1940); Little foxes (1941); The heiress (1949); Detective story (1951); Roman holiday (1955); The desperate hours (1955); Friendly persuasion (La legge del Signore, 1956); The big country (1958 ...
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Nome d'arte del cantante e attore comico statunitense Edward Iskowitz (New York 1892 - Beverly Hills 1964); presidente dal 1937 dell'American federation of radio artists. Esordì in teatro a 14 anni, e [...] e alla televisione, la sua notorietà è dovuta anche ad alcuni film, fra cui: The kid from Spain (Il re dell'arena, 1932); Roman scandals (Il museo degli scandali, 1933); Strike me pink (Coniglio o leone?, 1936); Ali Baba goes to town (1937); If you ...
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Trumbo, Dalton
Patrick McGilligan
Sceneggiatore statunitense, nato a Montrose (Colorado) il 9 dicembre 1905 e morto a Los Angeles il 10 settembre 1976. Negli anni Quaranta, quando era già piuttosto [...] uno degli ultimi film girati da Joseph Losey prima di diventare anch'egli un blacklisted. Suo è anche il soggetto di Roman holiday, il cui premio Oscar fu consegnato all'autore ufficiale, Ian McLellan Hunth, un amico di T. che successivamente sarebbe ...
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Łódź, scuola di cinematografia di
Silvana Silvestri
La Scuola nazionale di cinema, teatro e televisione di Łódź (PWSFTviT, ovvero Państwowa Wyższa Szkoła Filmowa, Telewizyjna i Teatralna) è stata fondata [...] uno dei più importanti punti di riferimento di intere generazioni di cineasti, per aver formato registi come Andrzej Wajda, Roman Polanski, Jerzy Skolimowski, Krysztof Zanussi. Alla fine della Seconda guerra mondiale Łódź era una delle poche città ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...