Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di [...] elementi tradizionali, medievali e quattrocenteschi: apprezzò Villon, delle cui opere curò un'edizione (1532); pubblicò anche un'edizione del Romandelarose (1529), da cui aveva tratto motivi e figure per il suo poemetto allegorico Le temple ...
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Poeta francese (n. 1210 circa - m. dopo il 1240), autore (1236) della prima parte del RomandelaRose (4000 versi circa), rappresentazione allegorica dell'amore cortese, continuata con spirito diverso [...] da Giovanni di Meung (v.) ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] anche il Piers Plowman di W. Langland, che rispecchia gli aspetti più foschi del Trecento.
Partito dall’imitazione del RomandelaRose e dei suoi epigoni, Chaucer, attraverso l’esempio dei grandi trecentisti italiani (soprattutto G. Boccaccio), nei ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] poetico a cose più grandi per l'avvenire. Uno di questi tentativi sarebbe, secondo alcuni, anche il Fiore, libera riduzione del RomandelaRose in 232 sonetti, fatta con abilità e franchezza non comuni; ma più si cerca in esso il fare di D. e meno ...
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Così si deve scrivere il suo nome che proviene dalla terra di Pizzano, presso Bologna; e Tommaso da Pizzano si chiamò suo padre, professore d'astrologia nell'università di Bologna alla metà del sec. XIV. [...] et bonnes meurs du sage roy Charles V, delle epistole sul RomandelaRose, dell'Epistre de Prison de Vie humaine, oltre la Lettre à Isabeau de Bavière e la Lamentation sur les maux dela France; edizioni antiche, fra il 1497 e il 1536, del Livre ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] scorciati sonetti, in cui un fiorentino, che invano si tentò identificare con Dante, abbreviò le lungaggini del RomandelaRose. Venivano dai sonetti dei mesi e dei giorni della settimana di Folgòre da San Gimignano, che trasferiscono costumi ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] , e che agì più tardi anche sullo Shakespeare; vi regnavano ancora le facezie ed i lais gotici, e il Romandelarose con la sua allegoria scolastica, ben diversa da quella del Sud, seguitò a influire fino sui romanzi illustrati dell'epoca dell ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] Diderot, ecc.), ci possono condurre fino ad alcune delle Operette morali del Leopardi.
Qualche pio adattamento delle forme del RomandelaRose in Francia e altrove, a concetti sacri, e forse più il poema dantesco, furono incentivo e talora fonte al ...
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PAKISTAN
Mario Ortolani
Anna Filigenzi
Daniela Bredi
Pierfrancesco Callieri
Maria Luisa Zaccheo
Angela Prudenzi
(App. II, II, p. 485; III, II, p. 343; IV, II, p. 717)
Circa il 40% del territorio [...] Golconda da Mullā Waǧhī intorno al 1630, è una favola allegorica basata su un originale persiano affine per tema al RomandelaRose. Il padre della poesia urdū vera e propria, Walī (1688-1744), nativo del Deccan, si trasferì nella capitale imperiale ...
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- Le origini della poesia cavalleresca ci portano a quel tipo di poesia che, nata in Francia nel periodo della seconda rinascenza medievale, dopo il risorgimento carolino, si diffuse oltre le Alpi e i [...] the Green Knight; gli altri poemetti che son riuniti nel ms. Cotton (fra cui Pearl, con evidenti riflessi del RomandelaRose) mostrano nel poeta uno spirito colto e austero; e un sentimento profondo della natura e della bellezza morale ravvivano il ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...