Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Avvocato, professore, uomo politico e magistrato, Luigi Borsari è una delle voci più rappresentative della cosiddetta paleocivilistica italiana. Giurista di vasti interessi e di solida preparazione tecnica, [...] la riflessione civilistica del tempo. Nel 1859 declina l’offerta di Massimo d’Azeglio (allora Commissario regio per le Romagne) per il ministero di Grazia e giustizia, ma nel 1860 è deputato al Parlamento subalpino (VII legislatura), nonché docente ...
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MURAT, Napoleone Luciano Carlo
Renata De Lorenzo
(Luciano). – Nacque a Milano il 16 maggio 1803, secondogenito di Gioacchino Murat, nel 1808 nominato da Napoleone re delle Due Sicilie, e di Carolina [...] e sua intima confidente, negli ambienti ecclesiastici bolognesi era considerata «la donna più rivoluzionaria che esiste nelle Romagne» (Mellano, 1977, p. 265). Avversa al Papato, sospettata dalla polizia come politicamente pericolosa, fu attenta a ...
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ORIOLI, Francesco
Ignazio Veca
ORIOLI, Francesco. – Nacque a Vallerano (Viterbo), il 18 marzo 1783, da Giovanni, medico di campagna, e da Caterina Valeri.
Dopo una prima educazione in scuole pubbliche [...] . Tra il 15 e il 25 febbraio fu inviato insieme ad Antonio Zanolini in missione presso le altre città libere di Romagna, Marche e Umbria per organizzare l’unione delle Province Unite. Il 26 febbraio fu eletto vicepresidente dell’Assemblea riunitasi a ...
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MISTRALI, Franco
Fiorenza Tarozzi
– Nato a Parma da Giovanni Giacomo e da Anna Di Franco il 27 luglio 1833, appartenne a una famiglia, nobilitata nel 1816, devota alla casa ducale; egli stesso mostrò [...] della verità alla menzogna, della virtù al vizio» (31 genn. 1874).
Nel 1874 il M. restò coinvolto nel fallimento della Banca delle Romagne e fu arrestato. Sorto a Lugo nel 1872, l’istituto di credito era stato ben presto trasferito a Bologna e, nell ...
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LECHI, Giuseppe
Luciano Faverzani
Nacque all'Aspes di San Zeno, nei pressi di Brescia, il 20 dic. 1766, primogenito maschio del conte Faustino e della contessa Doralice Bielli.
Ebbe tre sorelle; una, [...] della Repubblica Cisalpina.
Nel gennaio 1798 venne nominato generale e posto al comando di una brigata; guidò la campagna nelle Romagne, in Umbria e nelle Marche (già nel dicembre 1797 era stato a capo delle truppe che avevano occupato Pesaro). A ...
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PARCITADI, Montagna
Simona Cantelmi
de'. – Nacque a Rimini, probabilmente attorno alla metà del XIII secolo, da Parcitade IV e Pulcherrima, di cui non si conosce l'origine. La famiglia, il cui nome [...] di Rimini da Alberto arcivescovo di Magdeburgo e conte di Romagna per l'Impero. Assieme a lui rivestiva il medesimo ruolo impossibile per loro recarsi al cospetto del rettore di Romagna, poiché le strade erano presidiate dalla gente del Malatesta ...
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STACCHINI, Antonio
Raffaella Di Tizio
– Nacque a Livorno nel 1824 (o 1822), figlio di Giuseppe, avvocato, e di Maria Costanza De-Ricci.
Durante gli studi entrò a far parte di «diverse piccole società [...] accettò la direzione della compagnia Dante Alighieri. Terminato il triennio di contratto formò a Cesena una compagnia drammatica delle Romagne, che però, non ottenendo gli sperati appoggi da municipi e direzioni teatrali, si sciolse dopo un anno (p ...
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SERVENTESE
Salvatore Battaglia
. Componimento poetico, sorto nella Provenza trovatorica, in seno all'ambiente feudale e cortigiano (sirventes o servantes, e anche sirventese, sirventesca; in italiano [...] cronachistico (notevole lo schema AAAb; BBBc; CCCd; per altri schemi si veda alla voce terzina), e quello composto nelle Romagne, a metà del sec. XIII, anch'esso anonimo, di tipo guerresco e con intenzioni antiguelfe.
Importanti, per la personalità ...
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ARMELLINI MEDICI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Perugia o a Fossato nel luglio 1470 dal mercante Benvegnate (o Benvenuto), che pare rinunziasse al proprio cognome (Pantalissi) per quello della [...] , una nuova gabella sul sale che avrebbe dovuto rendere venticinquemila ducati, la violenta reazione della popolazione delle Romagne costrinse la Curia a rinunziarvi. Ma poiché le necessità di Leone X andavano moltiplicandosi fuori di ogni misura ...
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GOZZADINI, Giovanni
Gianluca Schingo
Ultimo maschio dell'illustre famiglia, nacque a Bologna il 15 ott. 1810 dal conte Giuseppe e da Laura Papafava. Educato privatamente, si istruì nella ricca biblioteca [...] , Bologna 1976, pp. 63, 70, 72, 78; G. Sassatelli, Bologna e Marzabotto: storia di un problema, in Studi sulla città antica. L'Emilia-Romagna, Roma 1983, pp. 66-70, 72-75, 77-81, 105-112; D. Vitali, La scoperta di Villanova e il conte G. G., in Dalla ...
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pretino1
pretino1 agg. [der. di prete]. – Pretesco, da prete, tipico dei preti: avere modi p.; anche, diretto da preti, da elementi del clero: le città delle Romagne, sotto il mal governo p. (C. Cattaneo); o sostenitore dei preti, di orientamento...
sperperare
v. tr. [etimo incerto; una derivazione da perpero, col pref. s- (nel sign. 3), quasi a dire «dilapidare i perperi, e quindi buttare il denaro», è la più probabile, ma solo nell’ipotesi che il sign. originario del verbo sia quello...