Livio, Tito
Tommaso Gnoli
Lo storico che ha narrato la grandezza di Roma
Tito Livio fu uno dei più importanti storici latini e, assieme a Orazio e Virgilio, uno dei maggiori rappresentanti dell’età [...] d’oro della letteratura latina. L’opera di Livio è preziosa e insostituibile per la conoscenza delle vicende storiche della fase repubblicana della storia di Roma
Lo storico e la sua opera
Nato a Padova nel 59 a.C. e lì morto nel 17 d.C., Tito Livio ...
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barbariche, invasioni
Sono tradizionalmente indicati così le migrazioni e gli spostamenti dei popoli germanici che, soprattutto nel corso del 4° e 5° sec., penetrarono nel territorio dell’impero romano [...] germaniche tentarono di invadere la Penisola Italica già in età repubblicana: l’episodio più eclatante fu la calata dei cimbri e nel 410 i goti di Alarico giunsero a saccheggiare Roma. Successivamente gli unni di Attila invasero la Penisola Balcanica ...
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Saffi, Aurelio
Uomo politico e scrittore (Forlì 1819 - San Varano, Forlì, 1890). Laureatosi in giurisprudenza a Ferrara, per compiere la pratica forense si trasferì a Roma. Qui iniziò anche a dedicarsi [...] rimasto sempre fedele. Come sostenitore della causa repubblicana, fu l’estensore del Programma formulato dall’ visse in stretto contatto con Mazzini, scrivendo una storia di Roma, rimasta incompleta, e collaborando con l’«Italia del popolo». ...
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Bovio, Giovanni
Filosofo e uomo politico (Trani 1837 - Napoli 1903). Pur non avendo frequentato regolarmente le scuole, si dedicò precocemente agli studi filosofico-letterari. Nel 1864 pubblicò Il Verbo [...] era entrato nel movimento repubblicano, aderendo alla mazziniana Alleanza repubblicana universale. Nel 1876 fu eletto deputato, carica in e nel 1890 fu tra i promotori del Patto di Roma, inteso a raccogliere tutti i gruppi democratici intorno a un ...
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Fanfani, Amintore
Politico (Pieve Santo Stefano, Arezzo, 1908-Roma 1999). Studiò economia a Milano, all’univ. Cattolica, dove dal 1936 fu professore di storia economica. Si iscrisse alla FUCI e conobbe [...] interno della DC e, più in generale, nella nascita dell’Italia repubblicana. Rientrato in Italia dalla Svizzera, dove si era rifugiato dopo l ’8 sett. 1943, F. fu invitato a Roma da Dossetti, il quale, divenuto vicesegretario della DC, gli ...
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De Martino, Francesco
Giurista e politico (Napoli 1907-ivi 2002). Prof. universitario dal 1942, insegnò Storia del diritto romano a Napoli, e fu autore di una importante Storia economica di Roma (1979-80). [...] linea degli «equilibri più avanzati». Al Congresso tenutosi a Roma nel 1976 venne però sconfitto di misura e sostituito da l’Intervista sulla sinistra italiana curata da S. Zavoli (1998) e Socialisti e comunisti nell’Italia repubblicana (2000). ...
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augure
Presso le antiche popolazioni italiche e presso i romani, interprete del volere degli dei, che si rivelava per mezzo di vari segni (fulmini e tuoni, volo degli uccelli, presagi funesti ecc.). [...] A Roma, dove gli a. ebbero importanza soprattutto in età repubblicana, le fonti danno notizia quasi solo di quelli che, riuniti in collegio, erano gli interpreti ufficiali degli auspici di Stato. L’ufficio di a. era a vita e comprendeva l’augurium ...
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Costantino II (XIII) Re dei greci
Costantino II
(XIII) Re dei greci (n. Atene 1940); il numero d’ordine XIII vuole indicare una continuità con la serie dei Costantini imperatori d’Oriente, considerando [...] Dopo il colpo di Stato militare del 1967, si rifugiò a Roma mantenendo, sia pure formalmente, la sua carica fino al 1973, proclamarono la Repubblica. Caduto il regime militare, la scelta repubblicana fu sancita dal referendum popolare del 1974 e C. ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] romana e con essa è in rapporto di continuità storica. A Roma, con il progressivo livellamento tra patrizi e plebei (4° sec. legge. E così, mentre negli Stati a costituzione repubblicana i titoli di n. venivano generalmente aboliti, o almeno ...
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Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] a riforme di costumi e a penitenza, accusando la Roma papale dei Borgia. Tutta Firenze parve consentire all'ardore del tempo; l'assunzione di S. a simbolo di libertà repubblicana, e più tardi la sua trasfigurazione a precursore della riforma ...
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municipio
municìpio s. m. [dal lat. municipium, comp. di munia «doveri» e tema di capĕre «assumere»]. – 1. Come termine storico: a. Nella Roma repubblicana (dalla metà del 4° sec. a.C.), la città assoggettata a Roma e sottoposta a oneri (in...
plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...