Uomo politico italiano (Pinerolo 1890 - Roma 1981). Professore, decorato della prima guerra mondiale, attivo antifascista (cooperò nel 1927 alla fuga di F. Turati), varie volte arrestato e confinato, fu [...] presidente del Consiglio. Uscito dal Partito d'Azione nel marzo 1946, fu tra i fondatori del nuovo Partito della democrazia repubblicana (per il quale fu deputato alla Costituente), confluito poi nel PRI, per il quale P. fu senatore di diritto nella ...
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Trasformismo
Giovanni Sabbatucci
Il trasformismo 'storico'
Il termine trasformismo entrò nel linguaggio politico italiano tra la fine del 1882 e l'inizio del 1883 per definire, con chiaro intento polemico, [...] forze non pienamente legittimate (l'Estrema radicale, repubblicana e poi socialista) o a gruppi eterogenei Italia e crisi di regime, Bologna 1994.
L. Musella, Il trasformismo, Bologna 2003; G. Sabbatucci, Il trasformismo come sistema, Roma-Bari 2003. ...
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Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] della corruzione, a cura di L. Barca, S. Trento, Roma 1994.
G. Sapelli, Cleptocrazia. Il "meccanismo unico" della pp. 183-200.
Y. Mény, Francia: la fine dell'etica repubblicana?, pp. 9-27.
W. Seibel, Costruzione dello stato e etica pubblica ...
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Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] a. che appartiene effettivamente al processo genetico della democrazia repubblicana e che come tale non ne è un mero antifascismo. Rimozioni, revisioni, negazioni, a cura di E. Collotti, Roma-Bari 2000.
P.G. Zunino, La Repubblica e il suo passato ...
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di Gianfranco Pasquino
È impossibile definire e analizzare la d. senza, al contempo, definire, in sé e per contrasto, la sinistra e analizzarla nelle sue differenze rispetto alla destra. È quanto hanno [...] bonapartiste (Rémond 19683), ma anche di una d. repubblicana e, in qualche modo, sociale come quella gollista. , Destra e sinistra: ragioni e significati di una distinzione politica, Roma 1994, 20044.
A. Giddens, Beyond left and right: the future ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] Gli umanisti si gloriavano di essere eredi della civiltà di Roma, che pure era stata fondata su una serie interminabile un esempio che ci tocca da vicino: la nostra Costituzione repubblicana che ci regge da quarant'anni e che contiene addirittura in ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] un anno. Sospettato di partecipazione alla congiura repubblicana ordita da Agostino Capponi e Pietro Paolo Boscoli I, 2: Discorsi sulla prima Deca di Tito Livio, a cura di F. Bausi, Roma 2001; I, 3: L’arte della guerra, a cura di G. Masi ‑ Scritti ...
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Federalismo
Lucio Levi
Introduzione
Il federalismo, nato come teoria di una forma di governo, per risolvere i problemi di un caso isolato, la formazione degli Stati Uniti d'America, e poi di altre società [...] far parte di una federazione devono avere una costituzione repubblicana, la sola forma di governo che garantisca la de la révolution, Paris 1863 (tr. it.: Del principio federativo, Roma 1979).
Ransome, P. (a cura di), Studies in federal planning ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] (200-120 a.C.), storico greco vissuto a Roma, riprenda la teoria platonico-aristotelica delle forme di governo a.C.-17 d.C.) troviamo l'opposizione tra la libertà repubblicana e la servitù sotto il tiranno, dove osserviamo l'obliterazione della ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] optare per il suffragio universale e la forma repubblicana.
Con Rousseau e con Condorcet si è di P. Barile, Padova 1990.
Barbera, A., Una riforma per la repubblica, Roma 1991.
Baty, T., The history of majority rule, in "The quarterly review", 1912 ...
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municipio
municìpio s. m. [dal lat. municipium, comp. di munia «doveri» e tema di capĕre «assumere»]. – 1. Come termine storico: a. Nella Roma repubblicana (dalla metà del 4° sec. a.C.), la città assoggettata a Roma e sottoposta a oneri (in...
plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...