Guiberto, nativo di Parma (m. Civita Castellana 8 sett. 1100); cancelliere imperiale per l'Italia (1058-63), alla morte di Niccolò II (1060), istigò i vescovi lombardi a non riconoscere Alessandro II. [...] di Enrico IV di Germania, che nel 1072 l'aveva creato arcivescovo di Ravenna. Scomunicato nel 1076, fu eletto papa il 25 giugno 1080 a Bressanone, per volontà di Enrico IV, che incoronò a Roma nel 1084 e fiancheggiò energicamente fino alla morte. ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] sorella di E., va sposa a Luigi XII re di Francia e, dopo l'incoronazione imperiale di Carlo V, il figlio di Francesco I sposa la figlia di Enrico. Ma con la Francia e col papa, quindi il sacco di Roma (1527) e la pace di Cambrai (1529). Con la ...
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Figlio (n. 912 - m. Memleben 973) di Enrico I, re di Germania. La figura di O. costituisce indubbiamente un punto fermo nella storia europea durante l'Alto Medioevo. Con l'indebolimento del particolarismo [...] costituirono una ulteriore garanzia di stabilità interna. Ormai a O. non mancava che la corona imperiale: la cinse nel febbr. 962 a Roma e confermò i patti conclusi dagli imperatori suoi predecessori con il papato (Privilegium Othonis). Fece inoltre ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] ricorse anche alla vendita all'asta dei tesori dei palazzi imperiali, costituì nuove legioni. I Germani furono respinti e 176 fu in Oriente, dove gli morì la moglie Faustina; tornato a Roma, celebrò il trionfo sui Germani (176), e unì nell'impero il ...
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Imperatore romano (n. 42 a. C. - m. Capo Miseno 37 d. C.). Valente generale, pacificò la Germania e tenne sotto controllo la situazione in Pannonia e Dalmazia; adottato da Augusto nel 4 d.C., salì al trono [...] Il suo governo, teso ad accentuare l'affermazione del potere imperiale rispetto al senato provocò, anche per l'asprezza e a.C. - 31 d.C.), che, avendo ottenuto di raccogliere in Roma le coorti pretorie, aveva in mano la vera forza militare d'Italia, ...
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Imperatore romano (forse Salona 243 circa - ivi 313) dal 284 al 305. Ebbe un altissimo senso dello Stato e lottò per difendere istituzioni e strutture sociali dell'impero romano ormai in crisi. Operò un'importante [...] Costanzo la Gallia e la Britannia. Mentre Roma rimaneva la capitale morale dell'impero, D. Roma uno splendido trionfo. Di enorme importanza fu la trasformazione politica e amministrativa operata da D.: instaurò definitivamente l'assolutismo imperiale ...
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Figlio (Nimega 1165 - Messina 1197) di Federico I Barbarossa e di Beatrice di Borgogna. Fu re di Germania e imperatore del Sacro romano impero (1191). Grazie al matrimonio (1186) con Costanza d'Altavilla, [...] di Puglia, celebrato nel 1186 a Monza, estese praticamente il dominio imperiale anche sul regno dei Normanni. Morti a poca distanza di tempo Fattosi incoronare il 15 aprile 1191 imperatore a Roma da Celestino III, procedette verso l'Italia ...
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Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo [...] Carlo d'Angiò (1263); il quale, ottenuti finalmente gli aiuti dei banchieri toscani, poté entrare in Roma, invano sollecitata nel suo orgoglio imperiale da M. (1265). Questi, abbandonato via via dai suoi alleati, affrontò l'Angioino a Benevento (1266 ...
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Figlio (n. 795 - m. Prüm, Renania-Palatinato, 855) di Ludovico il Pio, che lo designò erede del titolo imperiale e re d'Italia (818); dopo essere entrato in contrasto con il padre in seguito a una nuova [...] si recò nell'822 e dove l'anno dopo, a Roma, fu consacrato solennemente imperatore da Pasquale I. Tornato in Italia pace (patto di Verdun, 843): conservò l'Italia, la dignità imperiale, un'ampia zona (Lotaringia) che dal mare del Nord giungeva alle ...
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Anselmo da Baggio presso Milano (m. Roma 21 apr. 1073), vescovo di Lucca nel 1057, legato pontificio a Milano con Ildebrando (futuro Gregorio VII) e s. Pier Damiani per promuovere la riforma della Chiesa; [...] l'assenso preventivo dell'impero, fu contrastata da Cadalo, vescovo di Parma, creatura imperiale, antipapa col nome di Onorio II. Dopo una serie di scontri armati presso Roma tra i seguaci dei due avversarî, si ebbe un tentativo di mediazione di ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, chi è al servizio di una persona, di...