romano-barbàrici, régni Reami nati dall'insediamento (fra il 5° e il 6° sec. d.C.) di popolazioni germaniche nelle province dell'Impero romano d'Occidente.
Le origini
I primi r.r.-b. nacquero all'inizio [...] degli ostrogoti, il cui re Teodorico era stato educato presso la corte imperiale e dopo la conquista dell'Italia aveva mantenuto in vita le istituzioni e le leggi di Roma, cercando la collaborazione dei nobili romani; agli ostrogoti era riservata la ...
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(lat. L. Domitius Aurelianus). - Imperatore romano (214 o 215 - 275 d.C.). Proclamato imperatore, A. si dedicò con ammirevole energia e capacità a restituire ordine e sicurezza alla compagine imperiale, [...] , restaurò l'amministrazione statale, imbrigliò l'ostile partito senatorio e attribuì alla figura imperiale carattere divino, sul modello asiatico. Sotto di lui la città di Roma fu munita della possente cinta di mura che prende il suo nome.
Vita e ...
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Figlio (castello di Limburg, Brisgovia, 1218 - Spira 1291) di Alberto IV il Saggio, conte di Asburgo (dal 1239), sostenne Federico II contro il papato, ottenendo compensi territoriali. Eletto (1273) re [...] . La politica di R. non riuscì di gradimento a molti principi tedeschi, preoccupati della potenza acquistata dalla casa di Asburgo. Soprattutto per tale motivo non si realizzò la speranza di R. di poter cingere anche la corona imperiale in Roma. ...
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Erudito (York 735 - Tours 804). Il suo insegnamento, ispirato alla riscoperta della cultura classica, divenne fondamentale per la riorganizzazione del sistema scolastico di tutto l'Impero e contribuì alla [...] York, attratto dapprima dalla poesia. Si recò una prima volta a Roma in cerca di libri per la biblioteca della scuola; vi tornò principi che ispirarono, da parte franca, la proclamazione imperiale; scritti elementari di matematica, fra i quali ...
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Storico dell'antichità (Borgo S. Dalmazzo 1856 - Roma 1939); dopo aver studiato a Firenze, si perfezionò a Berlino con Th. Mommsen. Fu prof. nelle univ. di Palermo (1886-89), Pisa (1889-99), Napoli (1899-1904) [...] che di numerosi saggi, di opere fondamentali per la critica della storia delle origini di Roma e della civiltà italiana dalla colonizzazione greca all'età imperiale. Fra le sue molte opere: La Sardegna prima del dominio romano (1881); Storia della ...
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Figlio di Alberico di Spoleto e di Marozia (m. Roma 954), reagendo (questa la tradizione) a un'offesa fattagli da Ugo di Provenza, re d'Italia, terzo marito della madre (932), con l'aiuto dell'aristocrazia [...] con fortuna contro i tentativi di Ugo di Provenza di rioccupare Roma (933 e 936), fino a che questi rinunciò (946) al suo proposito. Per sua volontà, fu rifiutata (951) l'incoronazione imperiale a Ottone I. Prossimo a morire, nel 954, ottenne dalla ...
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Figlio (Innsbruck 1415 - Linz 1493) del duca Ernesto d'Austria detto il Ferreo, e di Cimburgis di Masovia. Divenne nel 1435 duca dell'Austria Inferiore e alla morte del cugino Alberto II fu eletto (1440) [...] , contro l'antipapa Felice V, a papa Eugenio IV, con il quale (1447) concluse un concordato, aveva cinto a Roma (1452) la corona imperiale. Non riuscì a stabilire la propria autorità in Boemia e in Ungheria e negli altri stati austriaci, ma dovette ...
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Numismatica
Moneta d’oro fatta coniare nel 1231 nelle zecche di Brindisi e di Messina dall’imperatore Federico II; multiplo del tarì d’oro arabo-normanno, in seguito ragguagliata a 1 fiorino e 1/4 di Firenze; [...] dicitura Cesar Aug. Imp. Rom., al rovescio l’aquila imperiale. Con uguale tipo fu coniato anche il mezzo augustale.
Storia nelle province gli a. formarono una casta di rango elevato. A Roma, dove il culto di Augusto fu istituito da Tiberio, i ...
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Figlio (Roma 1503 - Piacenza 1547) del cardinale Alessandro, poi papa Paolo III. Temperamento violento e impulsivo, militò per la parte imperiale anche in contrasto con gli interessi del papato (partecipò [...] al sacco di Roma); assurto il padre al pontificato, fu spesso utile intermediario tra lui e gli agenti imperiali e iniziò la propria ascesa politica quale gonfaloniere della Chiesa (1537), poi duca di Castro, finché ottenne da Carlo V l'investitura ...
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Nobile romano (m. 911), forse dei conti di Tuscolo; consacrato suddiacono da papa Marino, fu nominato vescovo di S. Maria di Cere (893) da papa Formoso che lo preferiva lontano da Roma per la sua ostilità; [...] di Teofilatto gli consentirono di tornare ancora una volta a Roma, sbarazzandosi del nuovo papa Leone V e del competitore di opposizioni col favorire l'ascesa di Berengario alla dignità imperiale. Da una sua probabile relazione con Marozia sarebbe ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, chi è al servizio di una persona, di...