AGOSTINI (Agostino), Giuseppe
Pietro Pirri
Nato a Palermo il 15 marzo 1575, fu ricevuto nella Compagnia di Gesù in Pavia il 14 apr. 1590. Dal 1599al 1602 studiò teologia al Collegio romano. Insegnò [...] Quadrio si crede opera di un altro autore anonimo.
Fonti e Bibl.: Arch. Rom. Soc. Iesu, Hist. Soc. 62, f. 75v; Rom. 54, ff. 80, 189; Rom. 110, ff. 80, 23, 39; Rom. 111, f. 34; L. Allacci, Drammaturgia, Roma 1666, col. 607; A. Mongitore, Bibliotheca ...
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FLORIANO (Marcus Annius Florianus)
M. Floriani Squarciapino
Fratello per parte di madre di Tacito, gli successe nella dignità imperiale per acclamazione dei soldati in Roma (aprile 276); fu ucciso nel [...] . Cohen, Mon. Emp., VI, pp. 239-252; E. A. Stückelberg, Bildnisse Röm. Kaiser, Zurigo 1916, tav. 131; Mattingly-Sydenham, Rom. Imp. Coinage, V, i, pp. 350-360; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, 3, tav. VI, n. 16; R. Delbrück, Münzbildnisse von Maximinus ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] "). La Legge però viene anche collegata con il peccato, nel senso che essa ne è insieme causa ed effetto, e la celebre pagina di Rom. 7, 7-25, esprime bene il senso di angoscia di chi si lascia avvolgere dalle sue spire (cfr. il v. 19: "Io non compio ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] Tiberio nel 4 d. C., l'opera che egli aveva lasciata interrotta fu ripresa: nell'inverno dal 4 al 5 l'esercito romano svernò per la prima volta nel territorio germanico, dove finora non si era avventurato di solito che nella stagione estiva; nel 5 e ...
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GIULIANO, Salvio (L. Octavius Cornelius Salvius Iulianus)
Pietro De Francisci
Giurista insigne della scuola sabiniana, nato probabilmente in Africa presso Adrumeto; prima decemvir litibus iudicandis, [...] , II, p. i segg.; E. Buhl, Salvius Julianus (solo il I vol.), Heidelberg 1886; P. Krüger, Gesch. der Quellen u. Litteratur des röm. Rechtst, 2ª ed., Lipsia 1912, p. 182 segg.; P. F. Girard, Mélanges de Droit romain, I, Parigi 1912, p. 214 segg.; C ...
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. Se ne contano sei: tre ebbero nome dal tribuno Q. Claudio (218 a. C.), dal console C. Claudio (177 a. C.) e dal proconsole C. Claudio (95 a. C.); tre dall'imperatore Claudio tra il 42 e il 49 dell'era [...] sotto quella tutela che si chiamava, e si usa chiamare ancora, perpetua.
Bibl.: P. Willems, Le Sénat de la Rép. rom., I, Lovanio 1878, p. 202; T. Mommsen, Le droit public rom., V, p. 159; VI, ii, p. 262, Parigi 1891-95; E. Cuq, Inst. juridiques des ...
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VIGESIMA
Alfredo Passerini
. Nell'anno 6 d. C. Augusto introdusse una imposta del cinque per cento (vigesima pars "un ventesimo") sulle successioni e legati d'ogni genere (vigesima hereditatum et legatorum) [...] decimo (Macrino la fece poi ridiscendere a un ventesimo), e, per assogettarvi, a quanto si afferma, tutto il mondo romano, estese, con la constitutio Antoniniana, a tutti i provinciali la cittadinanza. La vigesima fu soppressa da Costantino.
Bibl.: J ...
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Giurista e uomo politico, nato a Weiler (Baviera) il 26 febbraio 1820, morto a Monaco il 13 settembre 1887. Discepolo di G. F. Puchta e di A. A. F. Rudorff, fu una delle più luminose figure della Pandettistica [...] successivi); Der Begriff Obligatio, in Grünhut's Zeitschr., 1874; Zum Begriff u. Wesen der röm. Provinz, Monaco 1885; Über die rechtliche Natur des röm. Fiskus, ibid., 1886.
Bibl.: A. Exner, Erinnerung an Brinz, Vienna 1888; F. Regelsberger, A ...
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Storico tedesco, nato il 20 maggio 1866 a Meppen nella Vestfalia. Discepolo, e tra i più eminenti, dello Scheffer-Boichorst, attese dapprima alla storia di Reichenau (Quellen und Forscnungen zur Geschichte [...] ordinario nel 1902 a Gottinga, dove insegna tuttora.
Degni di particolare rilievo il libro, così fine, Die Renaissance in Florenz und Rom (1900, 6ª ed. 1923; si veda anche il discorso Das Nerden der Renaissance, 1900, 2ª ed. 1910); e specialmente la ...
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. Ministri minori addetti ai sacrifizî nella religione romana. Dall'etimologia del nome (da culter "coltello") e dal fatto che essi sono contrapposti al popa, il sacerdote sacrificante munito del martello [...] delle vittime maggiori, si deduce con molta verosimiglianza che i cultrarii erano addetti all'uccisione delle vittime minori, p. es. il porco e la pecora.
Bibl.: S. Reinach, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiquités gr. et rom., I, 1587. ...
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rom
ròm agg. e s. m. e f. [dallo zingaro rom, s. m., propr. «uomo, marito»]. – Nome generico con cui vengono indicati gli appartenenti alla popolazione nomade degli zingari, spostatasi nel corso dei secoli dall’India settentr. in molte regioni...