Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] discendente (appendice):
(27) [ed è quel codice]nucleo [che ci legittima come appartenenti all’umanità]appendice (C-ORAL-ROM 2005)
Nell’es. (27) la struttura sintattica della frase scissa e la struttura intonativa dell’enunciato convergono. Lo stesso ...
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DEMOSTENE (Δημοσϑένης, Demosthĕnes)
P. E. Arias*
Celebre oratore e uomo di stato ateniese (384-322 a. C.).
Una statua di D. fu innalzata ad opera degli Ateniesi nell'Agorà presso l'ara dei dodici dèi [...] , ed uno su ametista firmata da Dioskourides (v.). Per le altre repliche di D., cfr. Felletti-Maj, I ritratti, Mus. Naz. Rom., p. 19, n. 18. L'importanza dell'archetipo delle repliche principali, sia o no da attribuire a Polyeuktos, sta nella sintesi ...
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LABIENO PARTHICO, Quinto (Q. Labienus Parthicus)
A. de Franciscis
Generale romano, figlio di Tito Labieno. Il ritratto di L. appare sui denari che egli coniò dopo la battaglia di Filippi, tra il 41 ed [...] a Roma. Ispirato al tipo iconico della moneta appare un busto in marmo col nome inciso (Verona, Museo Civico) eseguito intorno al 100 d. C.
Bibl.: J. J. Bernoulli, Röm. Ik., I, Monaco 1901, p. 197; C. Albizzati, in Historia, 1930, p. 634 ss.; R. West ...
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CORNELIA SUPERA (Gaia Cornelia Supĕra)
M. Floriani Squarciapino
Moglie di Emiliano, nota solo dalle monete e da una iscrizione (di Cuicul). Fu proclamata Augusta nel 253.
Il suo ritratto si presenta, [...] di Madrid.
Bibl.: H. Cohen, Monn. Emp., V, Parigi 1885, pp. 295-297; E. A. Stückelberg, Bildnisse röm. Kaiser, 1916, tav. 105; J. J. Bernoulli, Röm. Ikonographie, II, 3, p. 163, Münztaf. V, n. 7; R. Delbrück, Münzbildnisse von Maximinus bis Carinus ...
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ROMOLO VALERIO (Valerius Romulus)
M. Floriani Squarciapino
Figlio di Massenzio, console nel 308 e 309, morì, forse quindicenne, e fu divinizzato dal padre (309).
Nelle monete, coniate solo a Roma e ad [...] Monn. Emp., VII, p. 182 s.; E. A. Stückelberg, Bildnisse röm. Kaiser, Zurigo 1916, tav. 150; J. Maurice, Numismatique Constantinienne, Parigi I, tav. VII, 13-14, p. 88 s.; J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., II, 3, pp. 202-209, tav. VIII, ii; R. Delbrück, ...
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PROSTHASIUS (Prosthasius)
L. Guerrini
Mosaicista di origine ignota, attivo probabilmente in epoca romana.
La sua firma appariva nella parte superiore di un mosaico rinvenuto ad Avenches, oggi perduto, [...] nella Storia degli artisti greci del Brunn.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 211; H. Lucas, in Röm. Mitt., XVII, 1902, p. 128, n. 9; Inv. Mos. Gaule, I, Parigi 1909, n. 1390, con bibl. prec.; Thieme-Becker, XXVII ...
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MONACA, Pittore della
P. Bocci
Ceramografo etrusco a cui sono attribuiti otto crateri a figure rosse del Gruppo Volaterrae, tutti provenienti da Monteriggioni, ed ora a Berlino. Il nome gli viene da [...] vasi, si nota un decadere dello stile del gruppo. Si data nel primo venticinquennio del III sec. a. C.
Bibl.: T. Dohrn, Zur Geschichte des italisch-etruskischen Porträts, in Röm. Mitt., LII, 1947, pp. 23; 133; J. D. Beazley, Etr. Vase-Paint., p. 128. ...
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È quell'insieme di opere d'arte e di tubazioni che adducono l'acqua necessaria all'alimentazione idrica nei centri abitati.
I. - Storia.
L'acquedotto, nella sua consueta espressione monumentale, è certamente [...] è a sifone, lungo 24 km., con m. 1200 di arcate a due ordini, alte 24 m.
Tra gli altri acquedotti del mondo romano ricordiamo quelli di Magonza (che conserva ancora 40 pile a materiali alternati di pietra e mattoni), di Colonia, di Solicinium e di ...
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In seguito alla invasione tedesca, il paese fu mantenuto sotto il regime di occupazione militare dal maggio 1940 al settembre 1944. Tuttavia i territori di Eupen, Malmédy e Moresnet furono incorporati [...] . Per la ceramica belgo-celta: Ant. Class., 1942, p. 243 segg.; 1947, p. 79 segg.
Archeologia romana. - Carte Archéol. de la Belgique Rom., 1941, a 1: 320.000. J. Breuer, Le strade romane nel Belgio, Roma 1938; A. Bertrany, Le mus. d'Arlon, 1935. Per ...
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NENIA
Plinio FRACCARO
*
La nenia era un carmen, che veniva cantato alle esequie di un morto per piangerlo ed esaltarne i meriti. Lo cantavano prima le donne della famiglia del morto; poi delle donne [...] ., XXXII (1904), p. 625; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, p. 503; F. Leo, Gesch. der röm. Literatur, I, Berlino 1913, p. 18; M. Schanz-C. Hosius, Gesch. der röm. Literatur, I, Berlino 1913, p. 18; M. Schanz-C. Hosius, Gesch. der ...
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rom
ròm agg. e s. m. e f. [dallo zingaro rom, s. m., propr. «uomo, marito»]. – Nome generico con cui vengono indicati gli appartenenti alla popolazione nomade degli zingari, spostatasi nel corso dei secoli dall’India settentr. in molte regioni...