Nome di varî santi: 1. Martire con Montano e altri, a Cartagine sotto Valeriano (259); la loro Passio è coeva, forse di un testimone oculare; festa nel Martirologio Romano, 24 febbraio. 2. Martire con [...] Tolomeo a Roma tra il 138 e il 161; festa nel Mart. Rom., 19 ottobre. 3. Martire con Apelle: festa 22 aprile; ma sembra certo che il suo nome vada corretto in quello di Luca. ...
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Freher, Markward
Studioso e statista (Augsburg, Augusta, 1565 - Heidelberg 1614); fu al servizio del Principe Elettore del Palatinato Federico IV, professore di giurisprudenza ad Heidelberg. Scrisse [...] molte opere storiche e giuridiche fra cui una sulla donazione di Costantino, Constantini M. Imp. Donatio Sylveltro Papae Rom. (1610). In quest'opera cita i versi danteschi riferentisi a Costantino (If XIX 115-117, Pd VI 1-9) in lingua italiana. E la ...
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CANEVARI, Pietro (in cinese Nieh Pe-to e Shih-tsung)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Genova nel 1596 e il 3 ott. 1622 entrò come novizio nella Compagnia di Gesù a Roma, dove aveva terminato gli studi di [...] -ch'ang, nei cui pressi morì nel 1675.
Del C. restano una lettera al generale Paolo Oliva, datata Canton, 22nov. 1668 (Arch. Rom. Soc. Iesu, Jap.-Sin. 162, ff. 235-236)nonché l'Annua da Vice Provincia da China per il 1643scritta in collaborazione con ...
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STRZYGOWSKI, Josef
Red.
Storico dell'arte, nato a Biala nella Galizia polacca, il 7 marzo 1872, morto a Vienna nel 1941.
Studiò archeologia e storia dell'arte a Vienna, Berlino e Monaco, e fu nominato [...] professore a Graz nel 1892 e a Vienna nel 1909. Dopo alcuni lavori intorno alla storia dell'arte italiana (Cimabue und Rom, 1888) si volse allo studio delle origini dell'arte tardo-antica e paleocristiana, che egli ricercò sempre più ad Oriente (Die ...
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Poeta ungherese (Pusztanyék 1800 - Pest 1855). Formatosi in ambito romantico (studiò Shakespeare, Goethe), diresse nel 1928 la rivista Tudományos Gyűjtemény ("Collezione scientifica"), divenendo un personaggio [...] vita letteraria del paese. Nelle sue poesie narrative (Zalán futása "La fuga di Zalano", 1825, in esametri; Eger, 1827; Rom "Rovina", 1830; Két Szomszédvár "Due castelli vicini", 1832), drammatiche (Csongor és Tünde "Cs. e T.", 1831; Salamon, 1832; A ...
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SANTRA (Santra)
Cesare Giarratano
Fu uno dei maggiori filologi dell'età ciceroniana. Da una citazione di Girolamo si rileva che in ordine di tempo si deve porre fra Varrone (nato nel 116) e Cornelio [...] nato verso il 99). Scrisse De viris illustribus e De antiquitate verborum (almeno tre libri): ne restano pochi frammenti (Funaioli, Gramm. Rom. Fragm., p. 384). Scrisse anche tragedie: ne abbiamo un titolo solo e per di più incerto (Nuntii Bacchi?) e ...
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Filologo e archeologo classico (Dresda 1796 - Meissen 1846). Fu professore di archeologia a Lipsia, ma è più noto per i due "romanzi antiquarî" Gallus (1838) e Charikles (1840), in cui diede in forma narrativa [...] una ricostruzione delle antichità, specialmente private, del mondo classico. Iniziò anche il Handbuch der röm. Altertümer (1843-68), completato da Th. Mommsen e da J. Marquardt. ...
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Storico dell'arte (Luneburgo 1884 - Monaco di Baviera 1969). Allievo di H. Thode, lavorò nei musei di Berlino, Lipsia, Wiesbaden e Dresda (diresse dal 1943 la Gemäldegalerie); i suoi saggi fecero luce [...] : Der Ursprung des Donaustil (1905); A. Altdorfer und W. Huber (1910); Die Malerei der Spätrenaissance in Rom und Florenz (1920); Die Malerei des Barock in Rom (1924); J. H. Schönfeld (1964). Importante per la riscoperta di G. de la Tour fu un ...
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BRANCATI (Brancato), Francesco (in cinese, P'an Yung-kuan; postumo, Kuo-kuang)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Palermo nel 1601 e il 14 ag. 1623 entrò in noviziato nella Compagnia di Gesù a Napoli, dove, [...] in latino da lui stesso composta (T. I. Dunin-Szpot, Collectanea Historiae Sinensis, ad ann. 1641, vol. I, f. 7, in Arch. Rom. Soc. Jesu, Jap.-Sin. 104). Grazie ai mezzi finanziari di cui disponeva, il B. poté costruire nel 1641 una chiesa a Shanghai ...
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debitamente
Beatrice Guidi
Avverbio, col significato di " secondo il modo dovuto ", detto in If IV 38 di coloro che son sospesi nel Limbo perché non adorar debitamente a Dio, " non crediderunt in Christum [...] venturum, sicut facere debebant, et sicut credebant Hebraei " (Benvenuto); cfr. Paolo Rom. 1, 21. Nel passo di Cv IV VIII 16 da vedere è... come, in questo caso, io non sia debitamente a la imperiale maestà subietto, confutando la definizione di ...
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rom
ròm agg. e s. m. e f. [dallo zingaro rom, s. m., propr. «uomo, marito»]. – Nome generico con cui vengono indicati gli appartenenti alla popolazione nomade degli zingari, spostatasi nel corso dei secoli dall’India settentr. in molte regioni...