Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie [...] . parlato *licuritia, a una serie di varianti che vanno ben oltre l’associazione generica con liquido o regola (cfr. romeno rigulizia, fr. réglisse, spagn. regaliz), creazioni più concrete come acquarizia, sug de Gorizia o persino zucchero de Gorizia ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] solo alle lingue morte (vedico, iranico, latino, greco, paleoslavo). Il primo dizionario inverso di una lingua viva, il romeno, fu il Dicţionar invers (Bucureşti, Academia republicii populare române, 1957; cfr. Alinei 1962: 7-9).
Tra i lavori ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] millenni, di certi motivi e forme di arte rustica (per es., le suppellettili di ceramica del contadino romeno): simili corrispondenze però spesso non dipendono da una continuità cronologica, ma dalla stessa elementarità e universalità di motivi ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] fr. quand l’arbre est tombé tout le monde court aux branches; lo spagn. del árbol caído todos hacen leña; il romeno la copacul căzut toti aleargă să taie crengi. La matrice è l’apoftegma mediolatino arbore deiecta ligna quivis colligit, la cui ampia ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] vistolo); l’italiano non usa la soluzione intermedia, in cui il clitico è tra i due verbi, come in francese o in romeno: fr. je veux le voir (lett. «voglio lo vedere»);
(g) la posizione dell’avverbio varia secondo la natura dell’avverbio stesso: se ...
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I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà. Fino agli anni Sessanta del Novecento lo [...] , Maria (1988), Colori e lessico. Studi sulla struttura semantica degli aggettivi di colore in catalano, castigliano, italiano, romeno, latino e ungherese, Tübingen, Narr.
MacLaury, Robert E. (1999), Basic color terms: twenty-five years after, in ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] . Altre produzioni riguardano sali di sodio e potassio, magnesite, mercurio, uranio, mentre nella Bucovina, presso il confine romeno, sono presenti gesso e alabastro. La fornitura dell’energia per le attività industriali si è basata tradizionalmente ...
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Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] con la voce in italiano si chiama telefono, téléphone in francese, teléfono in spagnolo, telefone in portoghese, telefon in romeno. Spesso le parole della tecnica e della scienza nate nell'epoca moderna confermano le parentele tra le lingue, poiché ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] oggi (➔ meridionali, dialetti), gli aggettivi possessivi singolari hanno forme enclitiche (tratto parzialmente condiviso, in area romanza, dal romeno), soprattutto coi nomi di parentela, come si vede in (49) (cfr. Ambrosini 1978: 182; Serianni 1988 ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] , la forma femminile con il rispettivo referente extralinguistico equa «cavalla» ha potuto mantenersi nello spagnolo yegua, nel romeno iapă o nel sardo ebba. Tali sviluppi sono spiegabili con cambiamenti socioculturali, nel caso citato con il ruolo ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...