Erudito e prelato ortodosso aromuno (Voskopoje, Albania, 1728 circa - Venezia o Voskopoje dopo il 1786). Oltre ad alcuni scritti didattici in greco, la sua opera per noi più importante è un lessico trilingue, [...] neogreco, macedo-romeno, albanese (1770), documento di considerevole valore per la conoscenza del macedo-romeno e dell'albanese del sec. 18º. ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] e della Valacchia in un unico principato. L’unità politica si era preparata nel corso delle lotte combattute per secoli dai Romeni dei due versanti dei Carpazi, nati dall’antico popolo dei Daci, e avente come centro la Transilvania. Esso si è sempre ...
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In linguistica, passaggio di un suono a r; tale il r. di s nel latino antico (feria da fesia, Papirius da Papisius ecc.), in umbro, in laconico (σιόρ da ϑεός ecc.) e quello di n in albanese e in romeno [...] (cărunt dal lat. canutus); ecc.
In fonetica, pronuncia difettosa della erre ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] dei rispettivi sistemi, a prescindere poi dal fatto che le singole tradizioni grammaticali riconoscano a esse (come avviene per il romeno) oppure no (come perlopiù per l’italiano) lo statuto di genere e il valore di neutro.
Un primo gruppo comprende ...
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ROQUES, Mario
Carlo Tagliavini
Filologo francese, nato a Callao (Perù) il 1° luglio 1875; studiò a Parigi e fu allievo prediletto di Gaston Paris e di Jules Gilliéron, del quale divenne più tardi uno [...] ; dirige anche la collezione dei Classiques Français du Moyen-âge.
Nel campo della filologia romena si è distinto per importanti ricerche sulla letteratura romena antica (L'Évangéliaire roumain de Coresi, in Romania, XXXVI, 1907, p. 429 segg.; L ...
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FROLLO, Giovanni Luigi
Guido Alfani
Nacque a Venezia l'8 giugno 1832 da Luigi e Caterina Foscarini. Suo padre, discendente da un'antica famiglia di Pisa, era consigliere imperiale e assessore presso [...] il F. partì per la Romania, chiamato dai familiari di Arturo Graf, ancora fanciullo, che si erano appena trasferiti a Brăila, porto romeno sul Danubio. Giunto l'11 giugno in questa città, il F. fu precettore del Graf e di alcuni suoi cugini, poi del ...
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Filologo e critico letterario italiano (Chieti 1879 - Padova 1947), fratello di Maria. Insegnò (dal 1913) lingua e letteratura italiana nell'univ. di Bucarest; dal 1933 lingue e letterature neolatine a [...] di linguistica e di letteratura, notevole è il suo Francesco da Barberino e la letteratura didattica neolatina (post., 1948). In romeno, Renaşterea la Florenţa în timpul lui Lorenzo de' Medici ("Il Rinascimento a Firenze al tempo di L. d. M.", 1922 ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] risulta essere già con la vocale sincopata.
Così pulice(m) diventa pulce in italiano ma resta purice in romeno; nebŭla diviene negură in romeno e attraverso un passaggio intermedio di *nebla si arriva a nebbia in italiano. Al contrario, nella forma ...
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Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] dei dialetti neolatini: la suddivisione tradizionale di F. Diez in 6 gruppi (portoghese, spagnolo, francese, provenzale, italiano e romeno) è fondata su criteri culturali e politici più che linguistici, dato che il punto di partenza è la lingua ...
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Linguista, nato a Milano il 6 agosto 1904; figlio del romanista Pietro, è stato discepolo di M. Bartoli del quale ha continuato le ricerche di linguistica comparata indeuropea. Emigrato dall'Italia per [...] 'Accademia dei Lincei. I suoi principali contributi riguardano particolarmente l'ittito, il latino, le lingue baltiche, il romeno, l'albanese; anche importanti le sue ricerche sulla formazione dell'italiano e sui dialetti italiani.
Bibl.: L'elenco ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...