Scrittore romeno (Fălticeni 1858 - Iaşi 1916). Magistrato e uomo politico, lottò per l'Unione dei Principati. Trascurabile come poeta (Poesii, 1873, 1886), la sua opera maggiore è costituita dai due volumi [...] di Novele usciti nel 1880 (una seconda edizione, in tre volumi, nel 1886) e da tre raccolte di ricordi e memorie: Pagini răzleţe ("Pagine sparse", 1901), Zile trăite ("Giorni vissuti", 1903), Păcate mărturisite ...
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Poeta romeno (Mălini, Suceava, 1935 - Bucarest 1956). Nonostante l'esiguità della sua produzione poetica, iniziata nel 1950, L. ha rappresentato, con la sua "lotta contro l'inerzia" (che è il titolo di [...] cu inerţia, 1958), cioè contro l'imperativo dell'impegno politico, allora dominante, un vero e proprio discrimine nella letteratura romena, in direzione di un più autentico lirismo: Primele iubiri ("I primi amori", 1956); Puiul de cerb ("Il cerbiatto ...
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Scrittore romeno (n. Urziceni, Ialomiţa, 1923). Indipendente dalle posizioni politiche ufficiali, ha debuttato col romanzo Moartea în pădure ("La morte nel bosco", 1965), cui è seguita la raccolta di novelle [...] Duminica muţilor ("La domenica dei muti", 1967). Nei romanzi della maturità (Însoţitorul "L'accompagnatore", 1981; Obligado, 1984) il tema centrale è la posizione dell'individuo nella storia, cui fanno ...
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Uomo politico e letterato romeno (Iaşi 1857 - Sibiu 1947). Professore di economia politica all'università di Iaşi, fondò nel 1910 con N. Iorga il partito nazionalista democratico. Staccatosi poi dal grande [...] storico, capeggiò, insieme al poeta O. Goga, il partito nazionale-cristiano, a carattere nazionalistico, autoritario e antisemita. In campo letterario è noto per il trattato di estetica Naţionalitatea ...
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Scrittore e poeta romeno (n. Pueşti, Tutova, 1891 - m. 1962); nella lirica seguì la scuola simbolista, diede belle pagine di ricordi di guerra, romanzi impregnati di erotismo come Femeia cu carnea albă [...] ("La donna dalla carne bianca", 1928) e il romanzo avveniristico Oraşele înecate ("Le città affogate", 1937), perseguendo una sua ideologia socialisteggiante, umanitaria e pacifista. Dopo la seconda guerra ...
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Scrittore romeno (Alămor, Transilvania, 1776 - Braşov 1848). Adattò il testo di Flavio Giuseppe nei nove canti di Risipirea cea depre urmă a Ierusalimului ("L'ultima rovina di Gerusalemme"), e un testo [...] dell'ungherese Albert Gergey nella diffusissima Istorie despre Arghir cel frumos si Elena cea frumoasa ("Storia del bell'A. e della bella E."). Con Foaia Duminicii ("Giornale della domenica"), inaugurò nel 1837 la stampa romena in Transilvania. ...
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Patriota e scrittore romeno (Iaşi 1812 - Tîrgu-Ocna, Bacău, 1876). Dopo aver preso parte alla rivoluzione moldava del 1848, il cui fallimento lo costrinse all'esilio in Occidente, e alle battaglie per [...] l'unificazione dei principati di Moldavia e Valacchia, fu deputato e svolse delicate missioni diplomatiche specie a Costantinopoli, sotto il principe Cuza. Ha lasciato versi patriottici, prose filosofiche ...
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Pseudonimo del poeta romeno Gheorghe Vasiliu (Bacău 1881 - Bucarest 1957). Vissuto in provincia, ha espresso musicalmente pur con le parole più usuali e sciatte, ripetute in guisa di monotona nenia, la [...] disperazione e la fantasia morbosa di un'anima profondamente inquieta (Plumb "Piombo", 1916; Scântei galbene "Scintille gialle", 1926; Poesii, 1934; Comedii în fond, 1936; Stanţe burgheze, 1946). Ha anche ...
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Poeta romeno (Bucarest 1891 - ivi 1945). Dapprima sensibile all'influsso del simbolismo francese, si riavvicinò poi alla tradizione romena, entrando a far parte del gruppo "Gândirea", e concluse con una [...] fase neoclassica. Tra le sue raccolte di versi: Visări păgâne ("Sogni pagani", 1912); Eternităţi de-o clipă ("Eternità di un attimo", 1914); Grădina între ziduri ("Il giardino fra le mura", 1919); Pe Argeş ...
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Poeta romeno (Ploeşti 1933 - Bucarest 1983). La sua opera ha segnato un momento di svolta nel panorama letterario degli anni Sessanta, imponendo uno stile e un linguaggio che si allontanano in modo deciso [...] dai canoni estetici della poesia impegnata in voga nell'immediato dopoguerra. Autore visionario, caratteristica delle sue ultime liriche (Ordinea cuvîntelor "La successione delle parole", post., 1985) ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...