Moldavia, Repubblica di Stato dell’Europa orientale; confina a O con la Romania e per il resto con l’Ucraina. Il territorio, allungato da N a S, corrisponde per la massima parte alla Bessarabia, alla quale [...] l’indipendenza (27 agosto 1991) e in dicembre aderì alla CSI. La crisi nei rapporti fra la maggioranza di lingua romena e le minoranze gagauza e slava portò alla proclamazione da parte di queste ultime di Repubbliche indipendenti: la Gaugazia e la ...
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VELIKI BEČKEREK (A. T., 77-78)
Umberto TOSCHI
KEREK Città della Voivodina, capoluogo d'ispettorato circondariale nel Banato del Danubio, Iugoslavia. È situata fra Temeş e Tibisco, a meno di 10 km. a [...] granaria e allevatrice. Vi transita la ferrovia da Szeged a Pančevo, donde qui diparte una diramazione ad E. verso il Banato romeno. La popolazione era di 26.006 ab. nel 1910 e si accrebbe, nonostante la guerra e l'emigrazione di elemento magiaro ...
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Regione dell’Europa danubiana (27.500 km2), ripartita in seguito al Trattato del Trianon (1920) tra Ungheria, Romania e Iugoslavia (oggi Serbia). Posta tra il Mureș a N e il Danubio a S, dal Tibisco si [...] coltura dei cereali, del tabacco e della canapa. La parte orientale, collinosa e montuosa, rientra nel territorio romeno dove si trova la città più importante della regione, Timişoara (capitale storica della regione).
Già appartenente alla provincia ...
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TOLBUCHIN
Elio Migliorini
Città della Bulgaria nord-orientale (con 42.815 ab. nel 1956), nel distretto di Stalin, 42 km a N di Stalin (Varna), a cui è unita da linea ferroviaria. Posta nella Dobrugia [...] . Chiamata Haji-Oglu Bazarjic sotto la dominazione turca, Bazargic dal 1913 al 1940, quando era capoluogo del dipartimento romeno di Caliacra, divenne sotto i Bulgari Dobrič per avere infine il nome attuale nel 1949 (dal nome del generale ...
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Ploiești Città della Romania (229.285 ab. nel 2009), capoluogo del distretto di Prahova, situata a S delle Alpi Transilvane, a 154 m s.l.m., presso lo sbocco in pianura del fiume Prahova. È il maggiore [...] zarista durante la guerra russo-turca del 1831. Durante la Prima guerra mondiale i Tedeschi ruppero a P. il fronte romeno, occupando la città il 9 dicembre 1916. Durante la Seconda guerra mondiale fu bombardata dagli aerei alleati e occupata dai ...
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Fiume dell’Europa orientale (1370 km; bacino di 80.000 km2; portata media alla foce di 450 m3/s). Nasce nel versante settentrionale dei Carpazi, in territorio ucraino e scorre con prevalente direzione [...] dal gr. Δάvαστρις, lat. Danăster, che in slavo divenne Dŭnĕstrŭ, e poi in russo Dnestr, in ucraino Nistro e in romeno Nistru.
Nel corso della Seconda guerra mondiale fu teatro di decisive battaglie, combattute lungo le sue sponde tra gli invasori ...
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Variazioni territoriali. - Le mutilazioni territoriali subite dalla Bulgaria per effetto della sua sconfitta nelle guerre balcaniche (1913) e nella prima Guerra mondiale (1919) avevano lasciato fuori dei [...] Bulgaria nel conflitto in corso. La pressione tedesca rese rapide le discussioni tra Sofia e Bucarest e l'accordo bulgaro-romeno di Craiova del 7 settembre 1940 stabilì l'immediata cessione della Dobrugia alla Bulgaria. La campagna di guerra italo ...
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Vedi Moldavia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Moldavia è una repubblica parlamentare, indipendente dal 1991. La storia della creazione dello stato moldavo è complessa: tra il 1918 [...] che l’avrebbe portata all’indipendenza, adottando l’alfabeto latino e sostituendo la lingua ufficiale, il russo, con il romeno (lingua poi ufficialmente rinominata ‘moldavo’). Fu durante il tentativo di colpo di stato in Unione Sovietica dell’agosto ...
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Città della Russia (311.209 ab. nel 2009), situata sulla riva orientale del Golfo di Kola, capoluogo dell’oblast´ omonima (144.900 km2 con 842.452 ab. nel 2009). Piccolo villaggio fino al 1916, dovette [...] Kola-Pietrogrado e Arcangelo-Vologda-Mosca, attraverso le quali passavano i rifornimenti alleati per gli eserciti russo e romeno. Dopo la sconfitta subita dalla Germania, le truppe alleate si volsero contro i bolscevichi, ritirandosi poi, nel luglio ...
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URSS (XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, 11, p. 1065; III, 11, p. 1043)
Domenico Ruocco
Rita Di Leo
Domenico Caccamo
Cesare G. De Michelis
Sergio Rinaldi Tufi
Xenia Muratova
La trasformazione di [...] (discorsi di Suslov a Sofia e di Brežnev a Bucarest, 2 giugno e 20 luglio 1965), Ceausescu ripeteva le tesi romene sulla validità della nazione come forma di vita comunitaria, destinata a durare "per tutto il periodo dell'edificazione del socialismo ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...