IATROKLES (᾿Ιατροκληᾖς)
P. E. Arias
Bronzista di età ellenistica (fine III sec.), figlio di Pasikratos, probabilmente rodio, noto per la sua firma su una base rinvenuta a Lindo, seguita dall'indicazione [...] ε½χαλκουᾒργησε. Dall'iscrizione si apprende che lavorò insieme a Diopeites d'Argo (v.).
Bibl.: G. Lippold, in Pauly-Wissowa, IX, 1916, c. 802, s. v.; Thieme-Becker, XVIII, 1925, p. 444 s. v.; Ch. Blinkenberg, ...
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DAMATRIOS (Δαμάτριος)
G. Cressedi
Scultore greco, conosciuto dalla iscrizione apposta su un frammento di fregio che era nella tomba di Hieronimos rodio. Per criterî paleografici, questa iscrizione si [...] può datare al II sec. a. C. Nello stesso tempo si inquadra lo stile del rilievo, in cui sono chiaramente riconoscibili Ades, Persefone ed Hermes; vicino ad Ades è il defunto Hieronimos.
Bibl.: W. Amelung, ...
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EUPREPES (Εὐπ[ρ]έ[π]ης)
G. Fogolari
Scultore greco d'epoca imperiale, forse nativo di Laodicea in Frigia, ma in seguito cittadino rodio, noto per la firma incisa su di una base trovata sull'acropoli [...] di Rodi che sosteneva la statua onorifica di P. Aelius Agestratos. Il nome fu interpretato in un primo momento come Eupeithes o Eukleides.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftq., 2024; E. Loewy, I. G. B., 303; ...
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RHODOS (῾Ρόδος, Rhodos, Rhodus)
A. Bisi
Divinizzazione, introdotta in età ellenistica, della città e dell'isola omonime (v. rodi).
Nella personificazione dello stato rodio, cui si tributa culto, confluisce [...] a Lagina nella Caria, ove esisteva un sacerdozio ῾Ηλίου καὶ ῾Ρόδου.
Sulle monete d'argento e di bronzo, appartenenti a diverse fasi della storia rodia (un primo gruppo è del 333-304 a. C., un altro del 189-166, un terzo del 166-88 a. C., del periodo ...
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APOLLONIOS (Apollonius)
M. T. Amorelli
4°. - Scultore greco, figlio di Artemidoros. Nacque a Tralles, centro artistico dell'ellenismo, ed insieme con il fratello Tauriskos, fu adottato dal rodio Menekrates. [...] Eseguì un colossale gruppo marmoreo che oggi è conosciuto nella copia detta Toro Farnese, conservata nel Museo Naz. di Napoli. Si tratta di un'opera classicizzante dell'ellenismo tardo. Il gruppo rappresenta ...
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AITHOUSA
F. Grana ¿
Aggettivale di στοά "portico" invalso nell'uso per designare il portico esposto al sole. In tale senso è adoperato da Omero e in seguito da Apollonio Rodio e da Esichio. Può indicare [...] il porticato che circonda una corte od anche il complesso dei portici intorno ad essa (αἴϑουσα αὐλῆς τειχία). È usato come sostantivo da taluni (αἴϑουσα δώματος) in riferimento al portico del mègaron. ...
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Scultore di Rodi (2º sec. a. C.), figlio di Timocari, pure scultore. È conosciuto attraverso numerose firme su basi di statue, rinvenute soprattutto a Rodi, e menzionato da Plinio. Sua anche l'immagine [...] del navarco rodio Agesandro, che sorgeva sul rilievo rupestre dell'acropoli di Lindo, con la rappresentazione della poppa di una bireme scolpita nella roccia. Si è attribuita a P. anche la Nike di Samotracia, vedendovi un originale della scuola di ...
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TIMOCHARIS (Τιμόχαρις)
P. Moreno
Scultore greco di Eleutherna, a Creta, attivo nelle isole, a Rodi e in Asia Minore, nella seconda metà del III sec. a. C.
È il padre dello scultore Pythokritos che si [...] firma rodio, come un nipote di T., lo scultore Simias. La cronologia è abbastanza sicura per alcune iscrizioni: la più antica è la base rotonda della statua di Nikasidamos, sacerdote di Atena Lindia e di Zeus Polièus, a Lindos, che si data al 243 a. ...
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Vedi KLAROS dell'anno: 1961 - 1995
KLAROS (Κλάρος)
E. Lissi
Città della costa ionica dell'Asia Minore, a N del golfo di Efeso, presso Colofone.
Ricordata negli inni omerici (Apoll., I, 40; Dian., 5), [...] da Tucidide (iii, 33), da Apollonio Rodio (i, 308), da Strabone (xiv, 642), da Pausania (vii, 3, 1-10; 12, 5) da Eliano (H. An., x, 49), da Luciano (Dial., d. 16, 1), da Celso (apud Orig., C. Cels., vii, 3 e 7), da Ammiano (xviii, 13, 15), da Solino ...
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RESCIAL
A. Bisi
Nome di una giovane donna su uno specchio bronzeo etrusco, da Talamone.
La scena probabilmente deve essere considerata una trasposizione, alquanto libera, in ambiente etrusco, del mito [...] di Medea e Giasone, e particolarmente dell'episodio, narrato da Apollonio Rodio (Argon., iii, 845 ss.), in cui la maga dà all'eroe il ϕάρμακον Προμήϑειον per domare i tori e condurre a termine l'impresa di arare il campo seminato coi denti del drago. ...
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rodio1
ròdio1 agg. [dal lat. Rhodius, gr. ῾Ρόδιος]. – Di Ròdi, isola della Grecia, nel Mare Egeo, la più grande del Dodecaneso. È usato soprattutto (in concorrenza con rodiese) in riferimento all’antichità: l’arte, la ceramica, la scultura...
rodio2
ròdio2 agg. [der. del gr. ῥόδον «ròsa», col sign. di «di rosa, delle rose»]. – 1. ant. raro. Di rosa. 2. Legno r. o di Rodi, altro nome del legno rosa della Martinica, della Giamaica e delle Canarie (v. rosa, n. 3 b), dovuto a confusione...