FINOGLIO (Finoglia), Paolo (Paolo Domenico)
Valentina Antonucci
Non si conoscono gli estremi biografici precisi di questo pittore che, secondo De Dominici (1743), nacque ad Orta d'Atella (Napoli) intorno [...] Doc. inediti per la storia dell'arte a Napoli, in Il Fuidoro, II (1955), p. 40; Mostra dell'arte in Aglia dal Tardoantico al Rococò (catal.), a cura di M. D'Elia, Roma 1964, pp. 98, 145 s., 171; A.E. Pérez Sánchez, Pintura italiana del siglo XVIII en ...
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BALESTRA, Antonio
Maria Angela Novelli
Nato a Verona il 12 ag. 1666, da agiata famiglia di mercanti, fu avviato agli studi letterari e si dedicò come dilettante alla pittura, ricevendo, a diciassette [...] capitale per lo stile dei Cignaroli, assunse una posizione polemica, ampiamente documentata dalle sue lettere, contro il "rococò" trionfante sulla laguna. Ciononostante, il colorismo sempre più libero e sciolto delle sue opere dell'ultimo periodo ...
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BONI (Bono, del Bono, Bona, Buoni), Giacomo Antonio
Franco Sborgi
Nacque a Bologna il 28 apr. 1688. Cominciò "fin da fanciullo a dimostrare grandissima inclinazione verso l'arte della pittura scarabocchiando [...] Zefiro e Flora nel palazzo di Marcello Durazzo (l'attuale palazzo reale), dipinto fra i migliori del B. nella sua delicatezza rococò. Già prima aveva dipinto a Genova, per la chiesa di S. Maria Maddalena, i due quadri raffiguranti Cristo nell'orto e ...
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DE PIAN (del Pian, dal Pian), Giovanni Maria
Egidia Coda
Figlio di Tommaso e di Giustina Butio, fu il capostipite di una famiglia di artisti, incisori e litografi attiva a Venezia nella seconda metà [...] quali la serie ispirata a F. Londonio (Pin. Querini Stampalia) e con figurine di genere legate al gusto rococò (Civico Museo Correr). Parallelamente esercitò una notevole attività di ritrattista.
Un breve soggiorno triestino è postulato dai ritratti ...
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ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] il calice di S.Agata e la brocca e bacile eseguiti per S. Faustino Maggiore di Brescia (Massa, 1988). Suggestioni rococò, peraltro giustificate dal tipo di committenza fortemente conservatrice, sono presenti ancora in due cartegloria in S.Lorenzo in ...
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CRESPI, Andrea
Graziella Martinelli
Di origine modenese, secondo l'attendibile testimonianza di fonti storiografiche coeve, nacque presumibilmente agli inizi del secolo XVIII; l'attività pittorica è [...] (Garuti, 1982).
Simile carenza qualitativa, che si appoggia ad un lezioso pietismo - deteriore interpretazione del suadente garbo rococò che informa gli esempi più cospicui del Consetti, suo maestro -, verrebbe a deporre a favore della recisa critica ...
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CIGNAROLI, Gaetano
Camillo Semenzato
Figlio di Diomiro e di Anna Maria Buttorosso, nacque a Verona il 7 dic. 1747, Ebbe come maestro lo zio Giambettino. Le prime notizie che si hanno circa la sua attività [...] del tutto insolito in un ambiente provinciale come quello in cui il C. agiva, che due atteggiamenti, uno rococò ed uno neoclassico, abbiano potuto per un certo tempo coesistere nella sua produzione.
Lo scultore produsse ampiaffiente per famiglie ...
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FONTANA, Antonio
Vincenzo Rizzo
Si ignorano gli estremi anagrafici del F., nato probabilmente intorno alla metà del sec. XVII e attivo come scultore nell'Italia meridionale. Il primo incarico documentato [...] altare di marmo bardiglio con gli zoccoli sotto li piedistalli, frontespizi storti - il cui impiego denota già un gusto di carattere rococò - e pezzi di intaglio in marmo rosso di Spagna, giallo di Verona e verde di Siena" (Banco dello Spirito Santo ...
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CIGNAROLI, Diomiro
Camillo Semenzato
Figlio di Leonardo e della sua seconda moglie Maddalena Vicentini, nacque a Verona nel 1718. Fu discepolo del fratellastro Giambettino che seguì a Venezia (1735-38) [...] come è già testimoniato dalla statua della Penitenza.
La scultura del C. è improntata a un impianto largo, decisamente rococò (ma nel busto di Zaccaria Betti è avvertibile una conversione al gusto neoclassico), con accenti di virtuosismo; ma non ...
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CADORIN, Vincenzo
Luisa Giordano
Nacque a Venezia nel 1854 da Fabiano e Paolina Giusti. Come afferma il figlio Ettore nelle Note di un artista veneziano (Venezia 1953, p. 7), la famiglia, originaria [...] copiosissimi mobili, intagli e motivi decorativi. Artigiano eclettico, fruì con uguale disinvoltura di motivi rinascimentali e rococò (la cui ripresa peraltro l'ambiente di lavoro poteva facilmente suggerire), non senza prestare attenzione a quanto ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...