Ebanista (Friburgo in Brisgovia 1730 circa - Parigi 1785). Si trasferì a Parigi nel 1759 e si formò presso J.-F. Oeben. I suoi mobili, che testimoniano il passaggio dal rococò al neoclassicismo, sono caratterizzati [...] dall'inserimento di placche di porcellana di Sèvres e spesso costruiti con ingegnosi meccanismi (tavolinetto-leggio, Londra, Wallance Coll.; tavolinetto da lavoro, Londra, Victoria and Albert Mus., ecc.) ...
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Scultore (Nebřežiný, Boemia, 1820 - Praga 1870). Studiò a Praga, a Monaco (1845-48) e a Roma (1854-66). Partito da una maniera romantica, con echi d'arte popolare e rococò, si fece in seguito più classicheggiante [...] (gruppo di Adamo ed Eva) e purista (Madonne, S. Giacomo, ecc.). Il suo insegnamento ebbe largo seguito fra i giovani scultori cechi ...
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Orefice (Parigi 1726 - ivi 1791). Fece lavori per le corti portoghese, russa e francese: servizî da tavola, servizî da toletta, specchi, ecc. È uno dei maggiori e più geniali orefici rococò. ...
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Pittore (Capodistria 1656 - Roma 1746). Allievo a Venezia di A. Zanchi, a Roma (dal 1678) si avvicinò alla cerchia di C. Maratta e all'ambiente dell'Arcadia, elaborando uno stile rococò composto e raffinato, [...] dai toni patetici e aggraziati. Opere soprattutto in chiese e musei romani ...
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Ebanista (Zurigo 1718 - Potsdam 1783). Lavorò dal 1746 a Potsdam per Federico il Grande producendo mobili intarsiati di bronzo e tartaruga, mosaici in pietre dure, ecc., fra i più significativi del rococò [...] tedesco ...
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Modellatore di porcellane (Locarno 1723 - Nym phenburg 1763). Lavorò nella manifattura di Neudeck, trasferita poi a Nymphenburg, prima come figurista, poi come "arcanista". Gli si attribuiscono circa 150 [...] statuette, di gusto rococò, che raffigurano scene galanti, figure della Commedia dell'arte, di una grazia e raffinatezza particolarissime. ...
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Scultore (Napoli 1747 - ivi 1837), allievo di G. Sammartino. Eseguì belle figure per presepî e numerose statue per chiese e palazzi di Napoli, in uno stile che denota il passaggio dal rococò al neoclassicismo. [...] Suo collaboratore, per le figurine di presepio, fu il fratello Giacomo ...
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Scultore e modellatore (Fischbach, Sassonia, 1706 circa - Meissen 1775). Dal 1731 diede per la manifattura di porcellane di Meissen modelli per servizî da apparato, gruppi di genere, ecc., di raffinato [...] gusto rococò. Autore di una guarnitura d'altare col Crocifisso e i dodici apostoli per Amalia d'Austria (1737-41, Vienna, Kunsthistorisches Museum) e busti di santi, papi e imperatori. ...
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Ornatista (Parigi 1684 - ivi 1754); attivo in Russia dal 1716 al 1727, disegnò ed eseguì la decorazione del Gabinetto di Pietro il Grande a Peterhof (1721). A Parigi decorò con gusto rococò gli hôtels [...] de Rouillé (1732), de Mazarin (1735 circa), de Maisons (1750 circa), il castello di Asnières, ecc. Suoi disegni nel Musée des arts décoratifs di Parigi ...
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Pittore (Pisa 1732 - ivi 1802); allievo di T. Tommasi e G. Melani, completò la sua formazione a Roma con P. Costanzi e P. Batoni. Elaborò uno stile classicheggiante, illeggiadrito da raffinatezze rococò. [...] Gran parte delle opere è a Pisa (affreschi e dipinti nel duomo e in altre chiese, nel palazzo arcivescovile, in ville e palazzi privati) ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...