LEVATI, Giuseppe
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Concorezzo, piccolo borgo alle porte di Milano, il 19 marzo 1739. Cominciò a lavorare giovanissimo presso il padre, falegname, di cui si ignora il nome. Trasferitosi [...] due generazioni di ebanisti, hanno permesso di riscrivere in anni recenti l'evoluzione del gusto lombardo da un iniziale rococò, testimoniato dall'ampio ricorso alle chinoiseries, al motivo delle rovine e delle architetture in prospettiva, agli esiti ...
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GISMONDI (Gismondo), Luigi
Daniele Sanguineti
Nacque a Genova il 31 genn. 1759 da Giuseppe (secondo Canobbio, p. 23) o Bernardo (secondo Staglieno, p. 223), mae- stro di casa del patrizio G. Doria. [...] di Genova, nelle quali si assiste a un felice connubio di esattezza illuministica e senso decorativo rococò nella realizzazione delle imbarcazioni e nel tratteggio calligrafico riservato all'orografia o alle mura cittadine (Genova, Collezione ...
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LORENZINI, Francesco Maria
Valentina Gallo
Nacque a Roma il 4 ott. 1680 da Sebastiano e Orsola Maria Neria, bolognese. La famiglia del padre, fiorentina, si era trasferita nell'Urbe al seguito di Cristina [...] sul recupero del modello umano e stilistico di Dante in opposizione alla generale propensione per i moduli cantabili e rococò degli strenui imitatori di Petrarca. Nelle sue Poesie (riunite nell'edizione postuma a cura di G.P. Cirillo, Napoli ...
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BELLUCCI, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1654 a Pieve di Soligo (Treviso). A quanto pare, aveva studiato pittura in Dalmazia, dove esercitava il mestiere di uomo d'armi. Il suo primo maestro sarebbe [...] cavallo dei due secoli, caratterizzata, nel Veneto, da un ritorno al Veronese. Si distingue, però, dall'effuso colorismo rococò del Celesti, di Sebastiano Ricci e di Giovanni Antonio Pellegrini. Per le sue tendenze accademiche, dovrebbe essere invece ...
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BERETTA, Carlo, detto il Berrettone
Rossana Bossaglia
Si ignora la sua data di nascita; il nome compare una prima volta negli Annali della fabbrica del duomo di Milano all'anno 1716, quando gli viene [...] Monte d'Orta si adeguano senza fantasia all'intento del racconto popolare, ma vi echeggia qua e. là una certa grazia rococò.
All'opera del B. si affiancò, per un certo periodo, quella del fratello Giovanni Domenico, che viene nominato negli Annali ...
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GALLUZZI, Andrea
Anna Coccioli Matroviti
Nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Gervaso, il 24 ag. 1689 da Antonio Francesco e da Teresa Gibertini. Risiedette successivamente nella parrocchia di [...] , p. 226; L. Ambiveri, Gli artisti piacentini, Piacenza 1879, pp. 130 s.; L. Grassi, Province del barocco e del rococò. Proposte di un lessico di architetti in Lombardia, Milano 1966, p. 191; G. Fiori, Documenti biografici di pittori piacentini…, in ...
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DATTARO, Giuseppe, detto Pizzafuoco
Giovanni Rodella
Cremonese d'origine, figlio dell'architetto Francesco, nacque intorno al 1540. Con il padre il D. collaborò, intorno al 1580, al parziale rinnovamento [...] , p. 249; E. Marani, Architettura, in Mantova. Le arti, III, Mantova 1965, ad Ind.; L. Grassi, Provincie del barocco e del rococò. Milano 1966, pp. 169, 171; E. Marani, in Palazzi e ville del contado mantovano, Firenze 1966, p. 6; G. Paccagnini, Il ...
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MACIACHINI, Carlo
Carmelo Gulli
Nacque a Induno Olona, presso Varese, il 2 apr. 1818 da Agostino e da Rosa Cagnola.
Le condizioni economiche della famiglia lo costrinsero, ancora adolescente, a lavorare [...] I, Torino 1961, pp. 543 s.; Storia di Milano, XV, Milano 1962, pp. 412-414; L. Grassi, Province del barocco e del rococò, Milano 1966, pp. 154-157; V.G. Bono, Voghera. Palazzi e chiese, Voghera 1984, pp. 161-165; L. Franchini, Il cimitero Monumentale ...
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BURATTI, Carlo
TTafuri
Citato dal Pascoli tra gli architetti allievi di Carlo Fontana, "servì D. Livio Odescalchi nell'assistere al condotto dell'acqua di Bracciano e nel dirigere la ristorazione del [...] Roma 1778, p. 137; M. Zani, Encicl. Metodica ...delle Belle Arti, I, 5, Parma 1820, p. 119; M. Rotili, F. Raguzzini e il rococò a Roma, Roma 1951, ad Indicem; G. Matthiae, F. Fuga e la sua opera romana, Roma s.d., pp. 19, 72; L. Bianchi, Disegni di ...
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CORDUBA, Alonso (de)
Clara Gelao
Probabilmente di origine spagnola, risiedette a Bitonto (Bari) dove tenne bottega di pittore; si sposò due volte e dalla seconda moglie ebbe il figlio Francesco, incisore. [...] . de l'Institut histor. belge de Rome, XXXIV (1962), p. 478; M. D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia dal tardoantico al Rococò, Roma 1964, p. 141; V. Pellegrini, Guida alle chiese di Ruvo, Molfetta 1967, p. 27; A. Gambacorta, Pittori inediti, in Tempi ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...