BRUNETTI, Gaetano
RR. Harris
Scarse le notizie biografiche di questo pittore ornatista bolognese (cfr. Atti d. Accad. Clementina, Bologna, Accad. Belle Arti, ms., 1751, c. 156), attivo in Inghilterra [...] da lui dipinte per i soggetti mitologici di Iacopo Amigoni contribuirono all'introduzione negli interni inglesi dello stile rococò internazionale (R Murray, Architetti ingl. e stuccatori ital., in Arte e artisti dei laghi lombardi, II, Como1964, p ...
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ARKESILAOS (᾿Αρκεσίλαος Arcesilāus)
M. T. Amorelli
2°. - Scultore greco, dalle fonti indicato come il più importante tra i suoi omonimi e ritenuto il migliore della sua epoca. Originario dell'Italia [...] , XIX Wagnersches Programm, Würzburg 1887; W. Amelung, in Thieme-Becker, II, Lipsia 1908, p. 109 ss.; W. Klein, Vom antiken Rococò, 1921, p. 67 ss.; R. Carpenter, Observations on Familiary Statuary in Rome, in Mem. Amer. Acad. in Rome, XVIII, 1941 ...
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COZZI, Giuseppe
Giorgio Fiori
Nacque a Piacenza il 21 nov. 1671 da Benedetto, falegname, e da Angela Maria Contini. Fu architetto piuttosto noto ai suoi tempi perché operò anche fuori dell'ambito provinciale. [...] LXIV (1969), pp. 1-9; G. Fiori, Notizie biogr. d. arch. G. C., ibid., p. 69; A. Blunt, in Baroque and Rococo. Architecture and decoration, London 1978, p. 77; A. M. Matteucci, in Società e cultura nella Piacenza del Settecento (catal.), Piacenza 1979 ...
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Pittore (Venezia 1683 - ivi 1754), figlio di Giacomo, scultore e intagliatore in legno. L'espressione artistica di P. fu frutto di straordinaria intensità di sentimento, non diluita, ma volutamente concentrata [...] Nella Gloria di s. Domenico (affresco, 1727 circa, SS. Giovanni e Paolo), P. affrontò un grande tema decorativo alla maniera rococò di Ricci e di Giambattista Tiepolo, maniera ripresa poi nell'Assunta (1735, Louvre, già a Lille, Musée des Beaux-Arts ...
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(ted. Sankt Gallen, fr. Saint-Gall) Città della Svizzera (72.040 ab. nel 2009), capitale del cantone omonimo, situata in una stretta vallata dell’altopiano molassico, caratterizzata da un clima piuttosto [...] nel 1755-68 in tardo stile barocco da P. Thumb, cui successe J.M. Beer. La decorazione, tra i più splendidi esempi del rococò, si protrasse sino al 1778; altri interventi nel sec. 19°. Della costruzione antica resta la cripta di S. Otmar (867). La ...
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Stile predominante nel mobilio inglese nella seconda metà del Settecento (con influsso sull'America Settentrionale e sulla Germania e l'Olanda), dal nome dello stipettaio Thomas Chippendale, nato a Otley [...] ispirati da motivi cinesi. È soprattutto nel dorso della seggiola che lo stile Chippendale rivela grande varietà di squisiti ornati rococò, orientaleggianti, o gotici; tipico il coronamento a forma d'arco a due seni. Tra gli altri mobili, notevoli le ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] pittura tardobarocca fiorentina e di indirizzarla verso una freschezza decorativa e una leggerezza coloristica che saranno proprie dello stile rococò.
Nel 1697 il suo nome fu inserito tra i Virtuosi al Pantheon (Bowron, 1980, p. 29). Tre anni dopo ...
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GIGANTE (Giganti), Andrea
Maria Giuffrè
Figlio di Sebastiano e di Antonia Borduela, nacque il 18 sett. 1731 a Trapani, dove studiò filosofia e teologia presso la Compagnia di Gesù, divenendo sacerdote, [...] dei duchi di Villarosa a Bagheria o all'oratorio dei filippini all'Olivella, opere degli anni Sessanta), il tardo barocco rococò del G., privo - come sembra - di una verifica diretta sulle fonti romane, ebbe bisogno di autorevoli mediatori per non ...
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CORVI, Domenico
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Giuseppe, nacque a Viterbo il 16 sett. 1721 (O. Aracoeli, in Ferrara, 1974-75, pp. 208 s.). A quindici anni si sarebbe trasferito a Roma dove sarebbe stato [...] spesso con gli usuali effetti di notturno e contrasti di luci e ombre. Nei bozzetti è in evidenza una sensibilità più rococò, affine piuttosto ai napoletani e ai veneziani. Ciò che queste opere hanno in comune, e che indica la progressione stilistica ...
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LUDOVISI, Bernardino
Sonja Felici
Nacque a Roma il 2 genn. 1694 da Giacinto e da Margherita Giulini. A esclusione di un probabile apprendistato nella bottega del padre, vasaio, non si sa altro sulla [...] di costruzioni barocche (sempre piuttosto contenute) e leziosità rococò e alla cura dei dettagli, dei particolari decorativi le peculiarità, e di assorbire gli influssi della nascente moda del rococò, con cui diede vita nelle sue opere mature, come il ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...