Pittore (Scaria 1686 - ivi 1775), figlio di G. Battista, studiò a Roma col Trevisani. Lavorò a Einsiedeln, in molti luoghi della Germania meridionale e dell'Austria, a Mantova, Como, Milano, ecc. I grandi [...] affreschi decorativi, che svolgono l'iniziale impostazione tardo-barocca verso un raffinato ed elegante gusto rococò, sono le sue opere migliori. ...
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DE FALCO, Carlo
Rosanna Cioffi
Figlio di Filippo, mediocre scultore, nacque a Napoli il 26 nov. 1798; apprese i primi elementi di disegno presso la bottega del padre che aveva tentato di adeguare ai [...] moduli neoclassici la tradizione plastica napoletana ancora legata al rococò. Nonostante le sue inclinazioni artistiche, ben presto fu costretto ad abbandonare l'apprendistato presso lo studio paterno per provvedere al sostentamento economico della ...
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CANEVARI (Cannevari, Canevaro, Canavari, Cannerari), Antonio
Arnaldo Venditti
Margherita Azzi Visentini
L'opera di questo architetto, nato a Roma nel 1681 ed allievo di Antonio Valeri, è tuttora assai [...] dei Borboni indusse a chiamare, per la residenza reale, il C., in luogo dei due prestigiosi architetti interpreti del rococò locale, F. Sanfelice e D. A. Vaccaro, peraltro destinati a influenzare largamente, con la propria opera, l'attività edilizia ...
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Architetto (Lunéville 1723 - Mannheim 1796). Fu tra i primi esponenti del neoclassicismo nei paesi renani, in particolare a Mannheim dove trascorse gran parte della sua vita, dopo essere stato chiamato [...] al servizio della corte di Lorena (1749). Formatosi attraverso viaggi in Italia, Inghilterra e Francia, dai primi edifici rococò si attestò poi su moduli neoclassici inglesi con dettagli alla francese (tetti, lanterne, ecc.). La villa di Benrath ( ...
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COCCETTI, Liborio
Vittorio Casale
Figlio di Giovan Battista e di Maria Lucia Camerini, nacque a Foligno il 23 luglio 1739 (Foligno, Arch. capitolare, Reg. battesimi della cattedrale, n. 1281bis., B [...] abbaziale di Subiaco, in Rassegna del Lazio, XIII (1966), 1012, pp. 35-56; P. Bodino, L. C. e la decoraz. tra rococò e neoclassicismo, tesi di laurea, univ. degli studi di Roma, facoltà dimagistero, istituto di storiadell'arte, anno acc. 1971-72; L ...
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Famiglia di pittori tedeschi i cui membri più noti sono: Johann Heinrich il Vecchio (Haina, Assia, 1722 - Kassel 1789), detto il T. di Kassel, studiò con van Loo a Parigi (1744); fu in Italia (1748-51) [...] a Venezia, con G. B. Piazzetta; dipinse soprattutto quadri mitologici nello stile rococò e fu pittore di corte a Kassel (1752). Friedrich (propr. Johann F. August; Maastricht 1750 - Heidelberg 1812), suo nipote, detto il T. di Lipsia, fu specialmente ...
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Scultore (Wiesensteig, Württemberg, 1736 - Presburgo 1783). Noto soprattutto come ritrattista e come autore di una serie di cosiddette teste di carattere, studî fisionomici in cui prevale l'interesse per [...] , grottesca o patetica (A. Rascal, 1780, Vienna, Österreichische Galerie). La sua arte indulge assai poco alle attrattive del rococò e in una forma polita e quasi distaccata registra con vigore razionalistico e con ricerca di humour il variare della ...
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Scultore (Bruxelles 1750 - ivi 1835). Allievo di L. Delvaux a Bruxelles, studiò a Parigi e a Roma. Scultore ufficiale dell'arciduchessa Maria Cristina, del duca Alberto di Sassonia-Teschen, di Napoleone [...] e di Guglielmo I. Eseguì gran numero di sculture e bassorilievi decorativi, statue sacre, ritratti, in uno stile che da rococò si evolve secondo il gusto neoclassico. ...
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Scultore ed ebanista (Anversa 1680 circa - Monaco 1742). Lavorò dapprima a Parigi per Luigi XIV, poi a Monaco, dove divenne scultore di corte; eseguì specialmente bronzi e stucchi decorativi per chiese [...] e palazzi, mobili, ritratti in cera. La sua arte, ispirata ai modi di Girardon, ebbe particolare importanza per lo sviluppo del rococò a Monaco. ...
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Scultore (Torino 1724 - ivi 1793). Fu allievo, a Torino, di C. F. Beaumont e di F. Ladatte e, a Roma, di G. B. Maini; dal 1767 attivo con il fratello Filippo (n. 1737 circa - m. Torino 1800) a Venezia, [...] Bologna, Novara, Torino, Stupinigi, Agliè, eseguì opere in cui la formazione classica cede al gusto rococò: statue allegoriche (Torino, Gall. Beaumont, oggi Armeria Reale), statue per la tomba di Umberto I Biancamano (terminate 1773; Saint-Jean-de- ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...