Pittore e incisore (Nîmes 1700 - Castel Gandolfo 1777), direttore dell'Accademia di Francia a Roma (dal 1751 fino al 1774). Artista brillante, autore di grandi cicli decorativi (Storia di Psiche, 1737-39, [...] Hôtel de Soubise, oggi Archives Nationales, Parigi) e di galanti mitologie di gusto rococò, dipinse anche fresche vedute di Roma. ...
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Pittore (Anversa 1682 - ivi 1759). Dipinse scene di genere, ancora con modi secenteschi nella tradizione di D. Teniers, che poco si distinguono da quelle del figlio Jan Josef II (n. Anversa 1714 - m. dopo [...] il 1790); queste ultime tuttavia sono caratterizzate da un più vivace tono rococò. ...
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GIOFFREDO, Mario
Mauro Venditti
Nacque a Napoli il 14 maggio 1718. Dopo aver frequentato l'atelier del pittore Francesco Solimena, ove "contrasse famigliarità" con Francesco De Mura, si formò nello [...] studio dell'architetto napoletano Martino Buonocore, tipico rappresentante del gusto rococò, mal giudicato nelle Memorie da Francesco Milizia, nel cenno biografico dedicato al Gioffredo. Esaminato da G.A. Medrano (autore del teatro S. Carlo e del ...
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Architetto (Egtved, Vejle, 1701 - Copenaghen 1754). Si formò presso M. D. Pöppelmann a Dresda. Suo capolavoro è la sistemazione della piazza ottagonale di Amalienborg (1750-54). Dal 1735 a Copenaghen, [...] come architetto di corte lavorò al palazzo di Christiansborg e al Prinzenpalais, bellissimo esempio di architettura rococò di tipo franco-sassone. ...
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Architetto (Nantes 1667 - Parigi 1754). Allievo, collaboratore e poi successore di J.-H. Mansart nei lavori per Leopoldo di Lorena a Nancy (pal. Craón, ecc.) e Lunéville. Le sue realizzazioni, impostate [...] in un sobrio e vigoroso classicismo, mostrano nella decorazione degli interni l'eleganza fiorente del rococò. Tra i suoi capolavori: Petit Louxemburg (1709-11), Hotel d'Amelot (1712-14), Hôtel Soubise (1732-39), a Parigi. Importante il suo Livre d' ...
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DEL GAIZO, Giovanni
Giuseppe Fiengo
La prima notizia che lo riguarda ce la fornisce il De Dominici, segnalandolo (1744), con Giuseppe Astarita e Antonio Donnamaria, tra gli allievi di Domenico Antonio [...] e le superstiti strutture conventuali, in Napoli nobiliss., n.s., XIV (1975), p. 66; A. Blunt, Neapolitan Baroque and Rococò Architecture, London 1975, pp. 27, 125 ss., 130, 158; G. Fiengo, Gioffredo e Vanvitelli nei palazzi dei Casacalenda, Napoli ...
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Architetto (Stoccolma 1716 - ivi 1796), figlio di Göran Josua (Stoccolma 1668 - ivi 1739), anche egli architetto. Dopo un viaggio in Francia e in Italia (1739-44), divenne sovrintendente ai lavori per [...] la costruzione del palazzo reale di Stoccolma, di cui compì la decorazione interna, in stile rococò. Tra le altre sue opere sono da ricordare la palazzina "China" a Drottningholm e la chiesa di Adolfo Federico a Stoccolma (1768-74). Voltosi al ...
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Scultore, stuccatore e incisore (Linz 1696 - Mimmenhausen, Lago di Costanza, 1770). Lavorò alle sculture lignee del coro della chiesa di Weingarten; decorò di stucchi il refettorio e la biblioteca di Einsiedeln. [...] Le sue opere più importanti sono nella chiesa del convento di S. Gallo (1762-68): coro rococò con storie di s. Benedetto, confessionali, Incoronazione di Maria, nel timpano della facciata orientale. ...
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Poeta e giurista polacco (n. 1748 - m. Varsavia 1801). Ciambellano del re Stanislao Augusto, ha lasciato una celebre traduzione (1778) del Temple de Cnide di Montesquieu e importanti trattati (Listy o [...] guście czyli smaku "Lettere sul gusto", 1779), per i quali è considerato il principale teorico del rococò letterario in Polonia. ...
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Scrittore tedesco (Francoforte sul Meno 1862 - Berlino 1939). Sotto l'influsso del nascente naturalismo scrisse varî lavori teatrali (fra cui Die Aufrichtigen, 1883; Unter vier Augen, 1886; Das Recht der [...] Frau, 1888; Die wilde Jagd, 1893). Si evolveva intanto verso una più congeniale trasvalutazione in spirito quasi rococò, affermandosi in specie col dramma favolistico Der Talisman (1893), con altre commedie raccolte in Sieben Einakter (1909) e col ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...