Pittore (Slaný 1798 - Praga 1865). Le sue decorazioni murali (castello di Liběchov) si inseriscono nella tradizione coloristica del rococò che, nei quadri da cavalletto, si fonde con un più moderno approccio [...] realistico al soggetto (Praga, Národní Galerie: La cantante Grosserová nelle vesti di Norma, Madre con bambino, ecc.) ...
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DE POMPEIS, Giovanni
Giuseppe Fiengo
Va annoverato tra le personalità artistiche napoletane minori, formatesi nel clima culturale del rococò, alla scuola dei vari Nauclerio, Sanfelice e Vaccaro, ed [...] esedra. Il linguaggio formale appare qui in bilico tra le nuove tendenze del maturo Settecento e gli echi della cultura rococò. Il gusto della prima metà del secolo prevale nettamente, invece, nel cortile dell'ex convento - adibito prima all'asilo ...
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Architetto, scultore, pittore e stuccatore (Tegernsee 1692 - Mannheim 1750), tra i maggiori rappresentanti del gusto barocco, volgente al rococò, in Germania. Studiò a Monaco con A. Faistenberger; fu a [...] Roma nel 1712-13. Ebbe una vastissima attività, lavorando al rinnovamento, secondo i nuovi modi decorativi, di numerosissime chiese e conventi, spesso in collaborazione con il fratello Cosmas Damian (Aldersbach, ...
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Pittore (n. Berlino 1722 circa - m. in Norvegia dopo il 1801). Dipinse per la fabbrica di Herrebø maioliche nello stile rococò; fu decoratore di mobili e di interni; eseguì ritratti, dapprima sotto l'influenza [...] tedesca, poi seguendo la scuola inglese (museo di Oslo) ...
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Pittore (Roma 1699 - ivi 1768), allievo di A. Procaccini e poi di A. Masucci, fu artista elegante e incline al gusto rococò. Sue opere sono in varie chiese e palazzi romani (tele in S. Silvestro al Quirinale [...] e in S. Francesco di Paola, 1736 circa; affreschi nella volta di S. Apollinare, 1746, e in palazzo Sciarra Colonna, 1743-50; decorazione della Sala degli specchi in palazzo Doria Pamphili, 1767-68) ...
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Pittore francese (Parigi 1687 - ivi 1761). Soprattutto nei paesaggi e nelle prospettive si espresse con libertà, contribuendo alla diffusione del gusto rococò (Architetture di fantasia, Darmstadt, Hessisches [...] Landesmuseum; Allegoria d'inverno, New York, Metropolitan museum; ecc.). Per l'incisore G. Huquier fece disegni ornamentali e di architetture. Dipinse per la Pompadour una Allegoria di Luigi XV (1743) ...
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Pittore, architetto e litografo (Strasburgo 1741 - Monaco di Baviera 1822), scolaro di C. van Loo, F. Boucher e Ch. Natoire; partito dal rococò, passò poi al classicismo e infine divenne seguace dei Nazareni. [...] Opere a Monaco, Spira, Darmstadt, Karlsruhe, ecc ...
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Architetto (Rouen 1705 - Parigi 1774), nipote e allievo di Jean-François (Rouen 1685 - Parigi 1756), fu in partic. un teorico; combatté il rococò e propugnò ìl ritorno alle forme classiche. Oltre ai numerosi [...] articoli per l'Éncyclopédie, i suoi scritti fondamentali sono L'architecture française (1752-56) e Cours d'architecture (1771-77). Della sua architettura rimane poco (per es., la piazza d'armi di Metz ...
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Poeta danese (Gummerup, Fyn, 1705 - Ribe 1758). Coltivò varie forme di poesia (canzoni conviviali, epigrammi, confessioni religiose, salmi), sempre nei modi aggraziati del rococò. Gran parte della sua [...] produzione estemporanea è stata raccolta e pubblicata dopo la sua morte (a partire da Arier og andre poetiske forg "Arie e altri tentativi poetici", 1771, a cura di T. S. Heilberg) ...
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Architetto (Vienna 1732 - ivi 1816). È uno dei principali rappresentanti del classicismo viennese (Gloriette, nel parco di Schönbrunn, 1776). Mediò tendenze del tardo Rococò col gusto del primo Ottocento, [...] come appare dalle sue costruzioni per giardini (grotte del parco di Vöslau; "rovina romana" nel parco di Schönbrunn, ecc.), d'ispirazione quasi romantica ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...