Pittore (Unterpeissenberg, Baviera, 1705 - Haid, Wessobrunn, 1788), uno dei frescanti tedeschi più fecondi. Subì attraverso C. D. Asam, suo maestro, l'influsso della pittura barocca romana, e in seguito [...] accolse le forme del rococò, anche per effetto delle opere dei maestri veneziani contemporanei. Opere a Wilten (1754), Indersdorf (1755), Aldersbach (1760), Rott am Inn (1763), Vipiteno, Colle Isarco, Mareta, ecc. ...
Leggi Tutto
Scultore (Vienna 1755 - ivi 1807), allievo di X. Messerschmidt. Lavorò alla manifattura di porcellane di Vienna come modellatore; le sue opere (in gran parte nel Museo austriaco, Vienna) sono caratterizzate [...] da una squisita grazia rococò. Nell'ultimo periodo inclinò a forme classicheggianti. ...
Leggi Tutto
FORTI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio del rigattiere Marco Giulio e di Lucrezia Mauri, nacque a Roma nel 1714. La sua formazione di architetto avvenne presso Nicola Michetti, uno dei massimi esponenti [...] secondo principî di simmetria e decoro ed era abilmente caratterizzato da una calibrata alternanza di motivi consolidati e rococò (Via Giulia…, 1975).
Successore del Michetti anche come architetto della Sapienza, il F. costruì un nuovo altare in ...
Leggi Tutto
Architetto (Parigi 1739 - ivi 1811); studiò con G. N. Servandoni, E.-F. Boullée e P.-L. Moreau, poi (1759-63) fu a Roma. Fu uno dei sostenitori dello stile Luigi XVI e della reazione al Rococò in nome [...] della purezza e severità antica. Progettò e costruì la chiesa di Saint-Philippe-du-Roule (1768-84) e il pal. Lavrillière (1765-67, oggi Rothschild). Rimaneggiò il Lussemburgo creando il vestibolo e lo ...
Leggi Tutto
Pittore statunitense (Hingham, Massachusetts, 1856 - Parigi 1937). Visse e lavorò in prevalenza in Francia, ove, allievo di L. Bonnat, fu poi influenzato dagli impressionisti. Si specializzò negli interni, [...] soprattutto degli antichi castelli reali francesi, barocchi e rococò. Fra i suoi dipinti migliori sono anche interni di antiche case della Nuova Inghilterra. ...
Leggi Tutto
Architetto, disegnatore e incisore (Parigi 1672 - ivi 1742). In Italia, dove fu dal 1692 al 1699 come pensionato dell'Accademia di Roma, studiò Bernini e Borromini. Ha importanza in quanto fu uno dei maggiori [...] rappresentanti del rococò (interni del Palais Royal, dell'Hôtel d'Évreux, ecc., a Parigi). ...
Leggi Tutto
Pittore (Odnes 1739 - Ringerike 1792). È l'esponente più originale della pittura norvegese del tempo. Le sue opere, che conservano molti tratti folcloristici (fu, in un primo tempo, decoratore di mobili [...] di contadini), sono di un vivace gusto rococò. ...
Leggi Tutto
Scultore (n. Padova 1698 - m. 1763 o 1767). Fu allievo e collaboratore del padre Giovanni (1654-1736) che tenne a Padova una fiorente bottega con produzione di statue sacre e statue per giardini. Raffinate [...] creazioni, nello spirito rococò, sono le sue 16 statue a grandezza naturale nel giardino di Villa Widmann a Bagnoli di Sopra, la S. Agnese della cattedrale di Chioggia, le statue della Verginità e dell'Umiltà sulla facciata di S. Canziano a Padova. ...
Leggi Tutto
D'ADAMO, Carlo
Vincenzo Rizzo
Nipote del maestro stuccatore G. Battista (attivo 1668-1700) e figlio di Costantino (attivo 1700-1736), anch'egli stuccatore di raffinata qualità esecutiva ed inventiva, [...] degli Incurabili. Nel 1735 fu autore, su disegni fornitigli da Domenico Antonio Vaccaro, di uno squisito altarino in stile rococò per il succorpo della cattedrale di Napoli, opera che, attualmente, è visibile nella chiesa di S. Restituta nel medesimo ...
Leggi Tutto
Scultore (n. Moling, Valle di S. Vigilio di Marebbe, tra 1691 e 1704 - m. 1761). Fu allievo del padre Johann e poi, a Salisburgo, di B. Permoser. Da questo e da Bernini derivò il suo stile di intonazione [...] rococò. Opere a Innsbruck, Bressanone, Marebbe, Rovereto, ecc. Eseguì anche statuette d'avorio. ...
Leggi Tutto
rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...