CIGNAROLI, Gaetano
Camillo Semenzato
Figlio di Diomiro e di Anna Maria Buttorosso, nacque a Verona il 7 dic. 1747, Ebbe come maestro lo zio Giambettino. Le prime notizie che si hanno circa la sua attività [...] del tutto insolito in un ambiente provinciale come quello in cui il C. agiva, che due atteggiamenti, uno rococò ed uno neoclassico, abbiano potuto per un certo tempo coesistere nella sua produzione.
Lo scultore produsse ampiaffiente per famiglie ...
Leggi Tutto
CLASSICISMO
R. Bianchi Bandinelli
In ogni civiltà artistica si possono osservare fenomeni di c. riconoscendo come tali i movimenti stilistici aderenti a un gusto, che fu proprio di un periodo trascorso, [...] della corrente ellenistica più originale, più sciolta da vincoli tradizionali e nella quale si affermano il gusto "rococò", il realismo impressionistico, la libertà spaziale più razionalmente costruita e pienamente realizzata che mai sia stata ...
Leggi Tutto
FONTANA, Antonio
Vincenzo Rizzo
Si ignorano gli estremi anagrafici del F., nato probabilmente intorno alla metà del sec. XVII e attivo come scultore nell'Italia meridionale. Il primo incarico documentato [...] altare di marmo bardiglio con gli zoccoli sotto li piedistalli, frontespizi storti - il cui impiego denota già un gusto di carattere rococò - e pezzi di intaglio in marmo rosso di Spagna, giallo di Verona e verde di Siena" (Banco dello Spirito Santo ...
Leggi Tutto
CIGNAROLI, Diomiro
Camillo Semenzato
Figlio di Leonardo e della sua seconda moglie Maddalena Vicentini, nacque a Verona nel 1718. Fu discepolo del fratellastro Giambettino che seguì a Venezia (1735-38) [...] come è già testimoniato dalla statua della Penitenza.
La scultura del C. è improntata a un impianto largo, decisamente rococò (ma nel busto di Zaccaria Betti è avvertibile una conversione al gusto neoclassico), con accenti di virtuosismo; ma non ...
Leggi Tutto
CADORIN, Vincenzo
Luisa Giordano
Nacque a Venezia nel 1854 da Fabiano e Paolina Giusti. Come afferma il figlio Ettore nelle Note di un artista veneziano (Venezia 1953, p. 7), la famiglia, originaria [...] copiosissimi mobili, intagli e motivi decorativi. Artigiano eclettico, fruì con uguale disinvoltura di motivi rinascimentali e rococò (la cui ripresa peraltro l'ambiente di lavoro poteva facilmente suggerire), non senza prestare attenzione a quanto ...
Leggi Tutto
Savona Comune della Liguria (65,32 km2 con 59.439 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge sulla Riviera di Ponente, nella piccola piana alluvionale formata dal torrente Letimbro, in prossimità della [...] ; Duomo (1589-1602, facciata moderna di G. Calderini). La Cappella Sistina, eretta da Sisto IV, fu decorata in stile rococò nel Settecento. Soprattutto nel 16°-18° sec. S. ha avuto una florida industria dei laterizi e della ceramica, con tipica ...
Leggi Tutto
stucco Nome generico di diversi tipi di materiali plastici adesivi, di varia consistenza, che induriscono all’aria più o meno rapidamente, impiegati per la levigatura di superfici.
Arte
Lo s., usato in [...] a Palermo e sono da ricordare quelle sorte in Spagna, (pareti e soffitti della certosa di Granada). Gli stuccatori rococò utilizzarono lo s. con particolare raffinatezza e fantasia (Hôtel Soubise a Parigi, decorazioni di molti interni di Versailles ...
Leggi Tutto
Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] dea o un'eroina del Vecchio Testamento. Dopo la parentesi neoclassica, l'Ottocento riprese dunque la strada iniziata dai maestri del rococò, ma con una freccia in più al proprio arco: quella della fotografia. Artisti come G. Courbet o A. Rodin non ...
Leggi Tutto
FANZAGO (Fonsaga, Fansago, Foriseca), Cosimo (Cosmo)
Aurora Spinosa
Nacque a Clusone, vicino Bergamo, nel 1591 da Ascenzio e Lucia Bonicelli, come attesta il suo atto di battesimo del 13 ottobre di [...] a Napoli, Napoli 1973, ad Indicem; G. Weise, Ilrepertorio ornamentale del barocco napoletano di C. F. e il suo significato per la genesi del rococò, in Antichità viva, XIII (1974), 4, pp. 40-53; 5, pp. 32-41; XIV (1975), 1, pp. 24-31; 5, pp. 27-35 ...
Leggi Tutto
CALLEGARI, Antonio
Giovanni Vezzoli
Figlio di Santo il Vecchio, nacque a Brescia nel 1699; è agevole supporre che il padre lo abbia avviato alla scultura anche se non poté aver molto influito sul figlio, [...] , ecc., delle superfici. Non si sottrae certo alle eleganze e talora anche agli stilemi leziosi del barocco, avviato ormai al rococò, a una certa enfasi o languore, ma mai a scapito della struttura della persona che si modella piena e salda, nell ...
Leggi Tutto
rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...