DE JULIANIS, Caterina
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli intorno al 1670. Plasticatrice di figure in cera policroma, con occhi di cristallo, e pittrice, la sua formazione artistica le derivava dalla tradizione [...] da una cornice di ebano. All'inizio del secolo queste scene presentano già elementi settecenteschi che dimostrano le anticipazioni rococò dell'ambiente napoletano.
Al genere delle composizioni di piccole figure in bacheche è da collegare anche un S ...
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CINATTI (Cinnati, Cinati), Giuseppe (José)
Margherita Azzi Visentini
Nacque a Siena nel 1808 da Luigi, architetto e pittore; iniziò a studiare architettura all'Accademia dì Brera a Milano, città dove [...] tutte le opere del C., dove su una struttura di tipo classico vengono a sovrapporsi elementi decorativi ora di una esuberanza rococò, ora di gusto esotico, desunti da epoche e civiltà lontane nel tempo o nello spazio, è tipico della cultura romantica ...
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BOSSI, Materno
Ludwig Döry
Fratello minore di Lodovico e di Agostino, nipote di Antonio Giuseppe, nacque il 18 luglio 1737 a Porto Ceresio sul lago di Lugano e fu anche lui stuccatore.
Secondo lo Scharold, [...] di Ebrach sono generalmente conosciute, anche in lontane regioni, come tipiche opere d'arte assai rappresentative di quell'epoca. Partendo dal rococò, il B. apre la strada verso il Luigi XVI, ma non è stato ancora chiarito se e in quale misura su ...
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BENCOVICH, Federico, detto il Federighetto o il Dalmatino
Nicola Ivanoff
Non si conosce il luogo della sua nascita avvenuta nel 1677.
Secondo un Catalogo della raccolta Conte Algarotti, senza data, [...] . Ma il B. influì soprattutto su Giuseppe Bazzani e, in Austria, su Maulpertsch e tutta la pittura viennese e altoatesina "rococò". Più tardi la sua tavolozza si schiarisce, si attenuano l'asprezza e la concitazione lineare, giungendo, nelle tele di ...
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CRIVELLI, Giovanni (Iacopo), detto il Crivellino
Luisa Tognoli Bardin
Figlio di Angelo Maria, come per questo anche per il C. mancano fonti documentarie sui luoghi e sulle date di nascita e di morte. [...] dall'influenza patema, pur senza giungere ad alta qualità, riesce ad inserirsi nel gusto della decorazione graziosamente rococò del salone centrale, raffigurando nature morte di cacciagione appoggiate sul tavolo, come se lo fossero state appena ...
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BIANCHI, Giuseppe Antonio
Rossana Bossaglia
Se ne ignorano il luogo e le date di nascita e di morte. Da una sua lettera, posteriore all'estate 1766 (nell'Arch. palat. di Vienna: G. Campori,Lettere artistiche..., [...] nel palazzo estense il B. cerca evidentemente un punto d'equilibrio tra la severità bloccata dell'ordine unico e il movimento rococò, animando di aggetti e rientranze la fronte verso il giardino, che, pure da lui progettato, è esempio amabilissimo di ...
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ARTARIA (Artari), Giuseppe
Roswitha Hespe
Figlio di Giovanni Battista, nacque nel 1697 ad Arogno (Lugano). -Dopo aver lavorato insieme con il padre in Germania, nei Paesi Bassi e in Inghilterra (dove [...] a Poppelsdorf e a Brühl, sono eseguite con sicurezza da virtuoso e hanno lo straripante e spumeggiante splendore del rococò nel pieno della sua fioritura.
Bibl.: E. Renard, Die Bauten der Kurfürsten Yoseph Clemens und Clemens August, in Bonner ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] (1785), il più bello, quello semplice (verso il 1790; ambedue al Museo Nazionale di Varsavia). Col tempo, l'impronta rococò cede all'influsso neoclassico e il pittore dà più rilievo alla linearità delle immagini, senza mai rompere d'altronde con la ...
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CONCA, Tommaso
Olivier e Geneviève Michel
Figlio del pittore Giovanni e di Anna Laura Scarsella, nacque a Roma il 22 dic. 1734 e venne battezzato in S. Lorenzo in Damaso il 24. Un elogio funebre conservato [...] intenso, idoli egizi dipinti a chiaroscuro dinanzi a finti pilastri, putti che reggono ghirlande di fiori secondo schemi ancora rococò. Sono pure suoi dodici quadri che formano una fascia nella parte alta della parete, dipinti ad olio sull'intonaco ...
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GRANDI, Giovanni Battista
Sabina Brevaglieri
Figlio di Antonio Maria, nacque a Varese nella parrocchia di S. Vittore e fu battezzato il 6 giugno 1643. Accanto ad A. Castelli, detto il Castellino, il [...] figurativa lombarda, ancorata a un bagaglio iconografico tardosecentesco, ma già precocemente percorsa da istanze di innovazione in direzione rococò. In questo senso, significativo per il G. fu il contatto con il figurista G. Bonola che, rientrato da ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...