Architetto (Nantes 1667 - Parigi 1754). Allievo, collaboratore e poi successore di J.-H. Mansart nei lavori per Leopoldo di Lorena a Nancy (pal. Craón, ecc.) e Lunéville. Le sue realizzazioni, impostate [...] in un sobrio e vigoroso classicismo, mostrano nella decorazione degli interni l'eleganza fiorente del rococò. Tra i suoi capolavori: Petit Louxemburg (1709-11), Hotel d'Amelot (1712-14), Hôtel Soubise (1732-39), a Parigi. Importante il suo Livre d' ...
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DEL GAIZO, Giovanni
Giuseppe Fiengo
La prima notizia che lo riguarda ce la fornisce il De Dominici, segnalandolo (1744), con Giuseppe Astarita e Antonio Donnamaria, tra gli allievi di Domenico Antonio [...] e le superstiti strutture conventuali, in Napoli nobiliss., n.s., XIV (1975), p. 66; A. Blunt, Neapolitan Baroque and Rococò Architecture, London 1975, pp. 27, 125 ss., 130, 158; G. Fiengo, Gioffredo e Vanvitelli nei palazzi dei Casacalenda, Napoli ...
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Architetto (Stoccolma 1716 - ivi 1796), figlio di Göran Josua (Stoccolma 1668 - ivi 1739), anche egli architetto. Dopo un viaggio in Francia e in Italia (1739-44), divenne sovrintendente ai lavori per [...] la costruzione del palazzo reale di Stoccolma, di cui compì la decorazione interna, in stile rococò. Tra le altre sue opere sono da ricordare la palazzina "China" a Drottningholm e la chiesa di Adolfo Federico a Stoccolma (1768-74). Voltosi al ...
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Scultore, stuccatore e incisore (Linz 1696 - Mimmenhausen, Lago di Costanza, 1770). Lavorò alle sculture lignee del coro della chiesa di Weingarten; decorò di stucchi il refettorio e la biblioteca di Einsiedeln. [...] Le sue opere più importanti sono nella chiesa del convento di S. Gallo (1762-68): coro rococò con storie di s. Benedetto, confessionali, Incoronazione di Maria, nel timpano della facciata orientale. ...
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Poeta e giurista polacco (n. 1748 - m. Varsavia 1801). Ciambellano del re Stanislao Augusto, ha lasciato una celebre traduzione (1778) del Temple de Cnide di Montesquieu e importanti trattati (Listy o [...] guście czyli smaku "Lettere sul gusto", 1779), per i quali è considerato il principale teorico del rococò letterario in Polonia. ...
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Scrittore tedesco (Francoforte sul Meno 1862 - Berlino 1939). Sotto l'influsso del nascente naturalismo scrisse varî lavori teatrali (fra cui Die Aufrichtigen, 1883; Unter vier Augen, 1886; Das Recht der [...] Frau, 1888; Die wilde Jagd, 1893). Si evolveva intanto verso una più congeniale trasvalutazione in spirito quasi rococò, affermandosi in specie col dramma favolistico Der Talisman (1893), con altre commedie raccolte in Sieben Einakter (1909) e col ...
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Pittore (Scaria 1686 - ivi 1775), figlio di G. Battista, studiò a Roma col Trevisani. Lavorò a Einsiedeln, in molti luoghi della Germania meridionale e dell'Austria, a Mantova, Como, Milano, ecc. I grandi [...] affreschi decorativi, che svolgono l'iniziale impostazione tardo-barocca verso un raffinato ed elegante gusto rococò, sono le sue opere migliori. ...
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DE FALCO, Carlo
Rosanna Cioffi
Figlio di Filippo, mediocre scultore, nacque a Napoli il 26 nov. 1798; apprese i primi elementi di disegno presso la bottega del padre che aveva tentato di adeguare ai [...] moduli neoclassici la tradizione plastica napoletana ancora legata al rococò. Nonostante le sue inclinazioni artistiche, ben presto fu costretto ad abbandonare l'apprendistato presso lo studio paterno per provvedere al sostentamento economico della ...
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TIRALI, Andrea
Architetto. Nacque a Venezia intorno al 1660, morì a Monselice nel 1737. Rimasto sino a venticinque anni semplice muratore, ma dotato di talento, si può considerare il precursore delle [...] due branche che si contesero il dominio in architettura, fra le lagune: la tradizionale, moderatamente rococò, che conduce al Massari e quella graziosamente neoclassica, del Selva. Pur imitando, quasi sino al plagio, il Palladio nella chiesa di S. ...
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CANEVARI (Cannevari, Canevaro, Canavari, Cannerari), Antonio
Arnaldo Venditti
Margherita Azzi Visentini
L'opera di questo architetto, nato a Roma nel 1681 ed allievo di Antonio Valeri, è tuttora assai [...] dei Borboni indusse a chiamare, per la residenza reale, il C., in luogo dei due prestigiosi architetti interpreti del rococò locale, F. Sanfelice e D. A. Vaccaro, peraltro destinati a influenzare largamente, con la propria opera, l'attività edilizia ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...