Capitale federale e città tra le più belle della Svizzera. Per molto tempo la località conservò carattere militare e fu solo dopo la pace di Vestfalia che cominciò ad espandersi ad ovest dei suoi vecchi [...] . Le case lungo le vie succitate appartengono quasi tutte al Settecento; sono d'un tipo uniforme, ispirato al rococò francese, tutte a portici nel pianterreno. Pure settecentesche la chiesa dello Spirito Santo (Heiliggeistkirche), una delle più belle ...
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Termine accolto dalla Crusca e oggidì usato per indicare così il mezzo rilievo come il basso rilievo e il rilievo schiacciato, caratterizzati da riduzioni dei piani plastici.
Riportiamo, per maggiore chiarezza, [...] , la Rinascenza francese crea col Goujon, col Sarrazin, col Bouchardon uti tipo di rilievo assai elegante, da cui il rococò deriva la sua plastica ornamentale.
Il teatro del Rinascimento fece largo uso del bassorilievo nelle scene in solido. Plastica ...
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NAPOLI
Anna Bordoni
Rosanna Cioffi
Teresa Giura
(XXIV, p. 227; App. I, p. 879; App. II, II, p. 375; III, II, p. 189)
La densità di popolazione in provincia di N. è la più alta d'Italia: 2576 ab./km2. [...] Giacomo) e ora esposte in alcune sale del primo e secondo piano del Castello.
Bibl.: A. Blunt, Neapolitan Baroque and Rococo architecture, Londra 1975; A. Negro Spina, L'incisione napoletana dell'Ottocento, Napoli 1976; F. Bologna, Napoli e le rotte ...
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TOREUTICA
Pericle DUCATI
Filippo ROSSI
. Il termine indica l'arte di lavorare il metallo in incavo e a rilievo, e deriva dal verbo greco τορέω "perforo, passo fuori", da cui τορεία, cioè il lavoro [...] rinascimentali nei paesi protestanti, ad eccezione dell'Inghilterra che si compiace di ricche volute e di forme esuberanti. Il rococò, che ebbe un suo carattere in Francia durante la Reggenza e sotto Luigi XV, non passò senza trasformazioni negli ...
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Architetto, scultore, pittore. Nacque a Napoli da Pietro scultore fiorentino e da Angelica Galante napoletana il 7 dicembre 1598, morì a Roma il 28 novembre 1680. Operosissimo, signoreggiò sull'arte di [...] , in Germania e in Francia, terre del goticismo, dove figliò il Settecento nordico in genere e francese in specie, il rococò, la preziosità ornamentale e capricciosa, divenuta in Spagna delirio.
Gli architetti del Seicento, primi fra questi Mattia de ...
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(prob. da un derivato del gr. κορωνίς "estremità"; fr. corniche; sp. cornisa, marco; ted. Krauz; ingl. entablure). -
Architettura. - Per corniee, e, in certi casi, cornieione, s'intende la membratura di [...] angoli e centri a conchiglia fortemente sviluppati e con fogliami stilizzati, che arrivano fino all'orlo interno. La cornice rococò perde a poco a poco l'accentuazione caratteristica dei centri delle sue strisce, che finisce per limitarsi a quella ...
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PORCELLANA (fr. porcelaine; sp. porcelana; ted. Porzellan; ingl. porcelain, china)
Gaetano BALLARDINI
Genere di ceramica durissima, a corpo bianco. Rilucente, translucida, sonora, impermeabile all'acqua [...] tardo-barocche a Meissen stessa per opera di Höroldt e di Kändler e le plastiche secondo il gusto del nuovo rococò col Bustelli a Nymphenburg; così Grassi a Vienna, Tagliolini a Napoli, Volpato a Roma introducono nella porcellana gli elementi del ...
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Vedi CELTICA, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CELTICA, Arte
P.-M. Duval
Red.
P.-M. Duval
P.-M. Duval
Con questa espressione si designano quelle forme di arte e quel gusto che si son manifestati nel corso [...] consistenza storica all'affermazione che esista una "corrente celtica sotterranea" che determinerebbe talune forme dell'arte gotica, del rococò e addirittura di quello "stile liberty" che fu di moda all' inizio del secolo corrente. Il substrato ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] settecentesco del libro ornato di fregi, testate, iniziali figurate, finalini e vignette, di rado in un gusto rococò, più spesso in quello antiquario, anticipatore dello stile Impero: trabeazioni, lapidi, meandri greci, medaglie. Per la magnificenza ...
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FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] dell'Inverno, l'allegoriadell'Autunno e della Primavera, in cui la struttura di base cortonesca evolve in forme preludenti al rococò (Negro, 1980; Davis, 1986, pp. 78, 107 s., 121). La Batorska (1978, p. 212) presume che abbia partecipato nelle parti ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...