CAVACEPPI, Bartolomeo
Seymour Howard
Di modesti natali, nacque a Roma intorno al 1716 da Gaetano e da Petronilla Rotti. E a Roma visse praticamente tutta la vita nell’ambito della parrocchia di S. Maria [...] originale; e il C. produsse poco, e secondo i gusti dell’epoca, in uno stile che univa la sua educazione rococò alla emergente severità neoclassica. Opere originali sono a Brunswick, Anton Ulrich Museum (Carlo I); a Potsdam Sans-Souci (Federico II ...
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TREZZI, Aurelio
Valentina Nava
Nacque nel 1564. Ammesso al Collegio ingegneri e architetti di Milano nel biennio 1588-89 (Gatti Perer, 1965), risulta residente in città nella casa del padre Giovanni [...] Il Collegio degli Agrimensori, Ingegneri e Architetti, ibid., X (1965), pp. 115-130; L. Grassi, Province del Barocco e del Rococò…, Milano 1966, p. 433; C. Baroni, Documenti per la storia dell’architettura a Milano nel Rinascimento e nel Barocco, II ...
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TREVISANI, Angelo
Andrea Polati
– Nacque intorno al 1669 presumibilmente a Venezia, anche se mancano i necessari riscontri documentari. La prima notizia che lo riguarda risale al 1687, quando «Anzoletto [...] formazione al gusto tenebroso di fine Seicento, nel corso della carriera Trevisani fu pronto ad aprirsi alle istanze del rococò patetico (Delorenzi, 2008, p. 235). Luigi Lanzi (1796) apprezzava in lui soprattutto l’estro narrativo e divagante di una ...
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GRAZIANI, Francesco, detto Ciccio Napoletano
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo a Napoli e a Roma nella seconda metà del XVII secolo. Nacque probabilmente [...] , Simonini e Rosa, accentuando però la tendenza a una pittura disimpegnata e decorativa, in linea con le incipienti tendenze rococò della scuola romana e napoletana, in particolare giordanesca, e preferendo di massima l'uso di formati ridotti, forse ...
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MOLINARI, Antonio
Federico De Martino
– Nacque a Venezia il 21 genn. 1655 da Giovanni e una non meglio precisata Paolina (Moretti, 1979, p. 67).
La formazione del M. avvenne sotto la guida del padre, [...] , che intessono una fitta rete di gesti e di sguardi, frutto in una regia sofisticata ed esperta.
Il languore rococò e il recupero dei modelli veronesiani, perseguiti dagli artisti più giovani come Antonio Bellucci e Sebastiano Ricci, emergono nelle ...
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incisione
Silvana Macchioni
Tecnica per tradurre le immagini sulla stampa
La pratica di tracciare segni e figure con uno strumento appuntito su una superficie rigida risale a tempi remoti; lo testimoniano [...] serie dei Capricci e quella degli Scherzi, un genere di larga fortuna nella cultura artistica detta rococò) e Giovanni Battista Piranesi, visionario interprete, nella serie delle Carceri, di antiche architetture romane scenograficamente amplificate ...
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BONNO (Bono, Bon), Giuseppe Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Nacque a Vienna il 29 genn. 1710, figlio di un italiano al servizio della corte imperiale austriaca, ed ebbe come padrino di battesimo [...] francese, mentre nei frequenti accenni a movimenti di danza d'ispirazione barocca e nelle particolari inflessioni di stile rococò è forse individuabile il desiderio di una maggiore varietà espressiva. Un deciso orientamento verso uno stile meno ...
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CARLONI (Carlone), Diego Francesco
Amalia Barigozzi Brini
Figlio di Giovanni Battista e di Taddea Aglio (de Allio), nacque a Scaria (Valle di Intelvi, prov. di Como) nel 1674.
Giovanni Battista, stuccatore, [...] e a contatto con la pittura del fratello Carlo, con cui lo si trova spesso a collaborare, aderì decisamente al gusto rococò. Il rilievo si fa più sottile, le forme più nervose e taglienti; i nastri leggeri si svolgono in ricci asimmetrici, quasi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel nome di Bernini fiorisce a Roma una rigenerazione della scultura che porta alla creazione [...] Quirinale, progettata dallo stesso Bernini, svolgendo panneggi amplissimi e cartigli volanti con una grazia e una leggerezza già rococò.
Un impianto decorativo simile a quello di Sant’Andrea al Quirinale ritorna negli stucchi distesi a profusione dal ...
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COZZI, Geminiano Francesco Antonio
Chiara Garyza Romano
Nacque in Modena, secondo di sette figli, il 7 febbr. 1728, da Giuseppe e Caterina Zoccolari, allora dimoranti in Borgo di Sant'Agnese (parrocchia [...] in specie viennesi, in modi, anche in essa come nel vasellame, compiacenti alle chinoiseries e in regola con i dettami rococò e più tardi neoclassici (i quali ultimi, in generale, più che nelle fredde statuette mitologiche si riveleranno benefici in ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...