BONECHI (Bonecchi), Matteo
Marilena Mosco
Nacque a Firenze nel 1669, secondo il Gaburri, nel 1672, secondo lo Zani. Nella biografia del Gaburri risulta scolaro di F. Botti e operante a Firenze, soprattutto [...] del Sagrestani filtrato attraverso la maniera smussante del Cignani e intessuto di una levità di colori e luci già quasi rococò. Dell'alunnato presso il Sagrestani testimonia il Lanzi e lo conferma il confronto tra gli arazzi sagrestaneschi e il ...
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CAMUZIO (Camuzzi, Camozzi)
Amalia Barigozzi Brini
Famiglia di artisti originaria del Canton Ticino, di Lugano o di Montagnola.
Di Giovanni Pietro, stuccatore, è ignota la data di nascita. Dall'originario [...] parecchi palazzi bergamaschi, ma nessuno gli si può ascrivere con certezza (Angelini; Cito Filomarino). Il suo stile tipicamente rococò è assai elegante e leggero, con caratteristiche personali: il rilievo è piatto, i ricci e le asimmetriche volute ...
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BIELLA, Felice (Felicino)
Rossana Bossaglia
Nacque probabilmente a Milano (i contemporanei - Ligari, Bartoli - lo definiscono "pittor milanese") nel 1702. Risulta attivo tra Lombardia e Piemonte, come [...] e costruttivi, che coincide - nell'opera di Domaso - con quanto veniva facendo in quegli anni il miglior quadraturista rococò della Valtellina, G. Coduri. È probabile che costui abbia guardato al B., come anche Giovan Battista Longone, operoso ...
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BRIZI, Paolo
Pietro Scarpellini
Nacque a Fano nel 1702; le notizie biografiche, riferite dall'Orsini, che dal padre egli ebbe i primi rudimenti della pittura e che avrebbe studiato cinque anni a Roma [...] perugini del secolo; ha una mano pronta e facile, un delicato senso del colore, molto gusto nel trattare i temi tipici del rococò. D'altra parte è anche vero quanto dice l'Orsini, cioè che il pittore riesce spesso un po' troppo trito, minuto ...
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BISNATO (Besnati, Bisnato), Alessandro
Paolo Mezzanotte
Non si conoscono con esattezza la data (circa 1562) e il luogo di nascita, compreso però indubbiamente nel ducato di Milano dato che il B. fu [...] ), p. 512; M. L. Gatti Perer,La chiesa e il convento di S. Ambrogio della Vittoria a Parabiago, Milano 1966, pp. 13-20, 108-110, 139 s.; L. Grassi,Province del Barocco e Rococò, Milano 1966, pp. 77-79; U. Thieme-F. Becker,Künstler-Lex., IV, p. 61. ...
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VIENNA (ted. Wien; A. T., 56-57)
Antonio Renato TONIOLO
Hans TIETZE
Giuseppe GABETTI
Karl August ROSENTHAL
Roberto PARIBENI
Heinrich KRETSCHMAYR
Walter MATURI
Carlo MORANDI
Franco VALSECCHI
Capitale [...] , la città del "teatro di poesia" di Holmannsthal, dell'eleganza leggiera e caustica di Schnitzler, deí drammi musicali "rococò" di Hofmannsthal e Strauss, del colorismo morbido di Wildgans. La lunga e gloriosa tradizione finì cioè col condurre a ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] dato sobrietà e grandezza a tutta l'architettura francese dei secoli XVII e XVIII, salvandola dalle più bizzarre contorsioni del rococò.
Questo stile, che caratterizza la forma d'arte del primo scorcio del sec. XVIII, prese le mosse dall'architettura ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] nel giardino secentesco due accenti caratteristici che ne individuano lo spirito e che preludiano a quello che sarà il giardino del rococò.
Uno di questi due punti è dato da un certo ritorno verso le piante come valore intrinseco. Nel giardino del ...
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MANNHEIM (A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Giuseppe GABETTI
Fausto TORREFRANCA
*
Città della Germania, posta alla confluenza del Neckar col Reno a 95 m. s. m. Sin dal sec. XVII la città [...] , del Pigage e del Verschaffelt. Tra gli edifici profani ricordiamo la Kaufhaus di P. Egell con decorazione in stile rococò e l'arsenale del Verschaffelt (1778), tra i monumenti la cosiddetta piramide del Grudel Mercato, opera di van den Branden ...
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VASSOIO
Filippo Rossi
Sorta di piatto fornito di sponde e destinato sia a contenere vivande sia a sostenere uno o più recipienti (vasi, ecc.). Di questa sorta di piatto si ha menzione fino dal Medioevo; [...] linee più elementari fin allora prevalse per adottare più frequentemente contorni spezzati od ondulati: le argenterie barocche o rococò francesi ne diedero esempî bellissimi, fino a quando anche nell'oreficeria tornò a premlere la forma classica. La ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...