Il vocabolo calamarius designò la teca dei calami per scrivere; passò poi a significare anche il recipiente per l'inchiostro, che i Romani chiamavano atramentarium, e finì anzi col conservare solo quest'ultimo [...] , il tipico ceramista del Rinascimento francese; e in quello della ceramica di Rouen nel periodo barocco e nel rococò; azzurri o policromi questi ultimi, con motivi ispirati al repertorio decorativo contemporaneo e alla moda orientale che allora ...
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KARLSRUHE (A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Importante città della Germania di SO., capitale del Baden, tipico esempio di centro sorto per volere d'un principe. La creò infatti nel 1715, [...] notevoli della nuova città sono dovute essenzialmente a W. J. Müller (morto nel 1801), la cui arte ondeggia tra il rococò e il neoclassicismo, e a Friedrich Weinbrenner (1766-1828), che agl'inizî del secolo XIX fu in Germania uno dei principali ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] dea o un'eroina del Vecchio Testamento. Dopo la parentesi neoclassica, l'Ottocento riprese dunque la strada iniziata dai maestri del rococò, ma con una freccia in più al proprio arco: quella della fotografia. Artisti come G. Courbet o A. Rodin non ...
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FANZAGO (Fonsaga, Fansago, Foriseca), Cosimo (Cosmo)
Aurora Spinosa
Nacque a Clusone, vicino Bergamo, nel 1591 da Ascenzio e Lucia Bonicelli, come attesta il suo atto di battesimo del 13 ottobre di [...] a Napoli, Napoli 1973, ad Indicem; G. Weise, Ilrepertorio ornamentale del barocco napoletano di C. F. e il suo significato per la genesi del rococò, in Antichità viva, XIII (1974), 4, pp. 40-53; 5, pp. 32-41; XIV (1975), 1, pp. 24-31; 5, pp. 27-35 ...
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GRATAROL, Pierantonio
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia nel 1738, unico figlio di Giuseppe di Andrea (1682-1750) e della seconda moglie Regina Lesilion, sposata nel luglio 1736. Fu battezzato nella [...] di frequentare teatri, casini da gioco, salotti alla moda, ricevendo a sua volta sontuosamente nel suo palazzo in stile rococò, con grande dispendio di denaro, attinto alla cospicua dote della moglie, Santina Olivieri, di origine modenese e già ...
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CALLEGARI, Antonio
Giovanni Vezzoli
Figlio di Santo il Vecchio, nacque a Brescia nel 1699; è agevole supporre che il padre lo abbia avviato alla scultura anche se non poté aver molto influito sul figlio, [...] , ecc., delle superfici. Non si sottrae certo alle eleganze e talora anche agli stilemi leziosi del barocco, avviato ormai al rococò, a una certa enfasi o languore, ma mai a scapito della struttura della persona che si modella piena e salda, nell ...
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LENTINI, Rocco
Teresa Sacchi Lodispoto
Figlio del pittore e decoratore Giovanni, nacque a Palermo il 17 febbr. 1858.
Il padre (nato a Trapani nel 1830 e morto a Palermo nel 1930), allievo di A. Morselli [...] , coordinando il lavoro di una numerosa équipe.
Studioso attento ed esponente dello storicismo ottocentesco, spaziò liberamente dal rococò al gusto antiquariale settecentesco. Nel 1889 intervenne con Padovani e Cavallaro in palazzo Lo Bue di Lemos e ...
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CRESPOLANI, Camillo
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 25 dic. 1798 da Luigi e Pietra Bortonieri. Seguiti i corsi di pittura, scenografia e scultura della locale Accademia Atestina, allora diretta [...] ed ecclesiastica, realizzò, ancora in collaborazione con Luigi Manzini, gli ornati, desunti dal ricchissimo repertorio barocco e rococò, nelle volte della chiesa di S. Giorgio (1831) e nella scomparsa S. Rocco (1836), la ridipintura degli ...
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FELICI (De Felice), Agostino
Vincenzo Rizzo
Attivo a Napoli come scultore e maestro marmoraro, è documentato dal 1681 al 1715.
Apparteneva a una famiglia di marmorari di Carrara; con molta probabilità [...] Rodoero, le quattro grandi statue a misura umana, inserite in splendide nicchie (successivamente decorate, 1738-1742, in stile rococò, su disegno dell'architetto N. Tagliacozzi Canale), ricavate nei quattro piloni reggenti la cupola di S. Maria della ...
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FERRETTI
Luciana Arbace
Famiglia di imprenditori della ceramica attiva a Lodi dal 1725 al 1810. La prima notizia che si ha di Simpliciano è del 1718, quando risulta "Anziano in Datio grande a Lodi" [...] , putti e scene mitologiche (Lodi, Museo civico). La stessa raccolta conserva una serie di ambrogette, entro cornici modanate di gusto rococò, decorate con allegorie delle arti liberali; una di queste è datata 1768. Intorno al 1760 Antonio iniziò la ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...