Città autonoma (4.580.620 ab. stima 2006) della Russia e capoluogo dell'oblast´ omonima, S.P. sorge all'estremità orient. del Golfo di Finlandia, presso la foce del fiume Neva. La città è sede, oltre che [...] gli altri edifici, si ricordano: Palazzo Stroganov e il Monastero Smol´nyj (Rastrelli), che contribuirono all'elaborazione dello stile rococò in Russia; il Teatro dell'Ermitage e la Banca di Stato (G. Quarenghi), in stile neoclassico; la cattedrale ...
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Pittore, nato nel 1677 probabilmente a Venezia (secondo altri a Sebenico o a Ragusa), da genitori dalmati, morto l'8 luglio 1753 a Gorizia. Scarse e frammentarie per ora sono le notizie attorno alla vita [...] 700 interessò la formazione di G. B. Tiepolo, successivamente risultò una lezione quanto mai efficace per la pittura rococò austriaca: l'aspra deformazione, l'esacerbato chiaroscuro, l'allucinante senso di evocazione, sono caratteri della pittura del ...
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MENGS, Anton Raphael
Vincenzo Golzio
Pittore, nato il 22 marzo 1728 ad Aussig (Ustí nad Labem, Boemia), morto a Roma il 29 giugno 1779. Nel 1741 venne in Roma, dove si fermò sino al 1744, e in questo [...] M. fu creduto dai suoi contemporanei il più grande pittore d'Europa, il vero riformatore della pittura corrotta dal barocco e dal rococò. In verità le cose migliori del M. sono, come solitamente avviene per gli artisti che seguono una teoria e non la ...
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FUMO
Domenica Pasculli Ferrara
- Famiglia di artisti attivi tra la Puglia e la Campania tra il XVII e il XVIII secolo.
La personalità di maggiore rilievo è quella di Nicola, scultore nato forse a Saragnano, [...] napoletanas del siglo XVII in España, in Archivo español de arte, XL (1967), pp. 124 s.; G. Borrelli, Le origini del rococò napoletano e lo stile "rocaille", in Realtà del Mezzogiorno, VIII (1968), p. 714; Id., Il presepe napoletano, Roma 1970, pp ...
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LEGNANI, Stefano Maria, detto il Legnanino
Lucia Casellato
Nacque a Milano il 6 apr. 1661, primogenito di Giovanni Ambrogio, pittore, e di Isabella Bussola, e fu battezzato nel duomo il 16 dello stesso [...] si sarebbe mai allontanato dalla tradizione emiliana e soprattutto correggesca, stemperandola nella grazia propria del nascente gusto rococò - mostrano alcune innegabili affinità stilistiche con la pittura di Cignani, e inoltre, nelle biografie del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Settecento, a partire dall’Inghilterra si sviluppa una tendenza [...] Francia e Inghilterra, sono ugualmente ispirate da un rifiuto della società esistente, esemplificata in arte dallo stile rococò.
Nella comune adesione al rinnovamento formale neoclassico, ai suoi valori di classica bellezza, purezza e monumentalità ...
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GIUSTINIANI (Giustiniano)
Maura Picciau
Famiglia di ceramisti attivi in Campania dal XVII secolo fino alla fine del XIX. Originaria di Vietri sul Mare, dove alla seconda metà del Seicento operarono un [...] suggestivo repertorio ornamentale di gusto francese, ricco di festoni vegetali e floreali, puttini e uccelli, che appare aggiornato sul gusto rococò.
Nicola, penultimo figlio di Antonio, nacque a Cerreto il 7 genn. 1732 e si formò a fianco del padre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XVIII secolo presenta una cesura nettissima, una “faglia” molto marcata attraversa [...]
L’esaltazione di un superfluo decorativismo, estraneo ai concetti di funzionalità e di comfort, costituisce l’asse portante del rococò – stile guida del primo Settecento – che tende ad attenuare la valenza simbolica e ideologica delle immagini. Per ...
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DE JULIANIS, Caterina
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli intorno al 1670. Plasticatrice di figure in cera policroma, con occhi di cristallo, e pittrice, la sua formazione artistica le derivava dalla tradizione [...] da una cornice di ebano. All'inizio del secolo queste scene presentano già elementi settecenteschi che dimostrano le anticipazioni rococò dell'ambiente napoletano.
Al genere delle composizioni di piccole figure in bacheche è da collegare anche un S ...
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CINATTI (Cinnati, Cinati), Giuseppe (José)
Margherita Azzi Visentini
Nacque a Siena nel 1808 da Luigi, architetto e pittore; iniziò a studiare architettura all'Accademia dì Brera a Milano, città dove [...] tutte le opere del C., dove su una struttura di tipo classico vengono a sovrapporsi elementi decorativi ora di una esuberanza rococò, ora di gusto esotico, desunti da epoche e civiltà lontane nel tempo o nello spazio, è tipico della cultura romantica ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...