Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’atteggiamento satirico che pervade la cultura settecentesca si esplica spesso attraverso [...] di Newton.
Ma a rendere famosa l’opera non è certo il suo valore scientifico; circondata dalle mollezze di un clima rococò, la marchesa apprende stupita che l’universo funziona come un orologio e che sono da deridere coloro che ammirano la natura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la poesia sembra non toccare l’altezza dell’estrosa lirica secentesca [...] versi, si manifesta un talento raffinato e versatile che, oltre a fornire alcuni degli esempi più rappresentativi del rococò letterario, gli permette di affrontare con elegante solennità anche argomenti religiosi, nei quali si esprime forse la sua ...
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NICOLETTI, Francesco
Tommaso Manfredi
NICOLETTI, Francesco. – Nacque a Trapani tra il 1703 e il 1709, da Pietro (Manfredi, 1991; Ricciutelli, 2007, p. 254 n. 2).
Non si conoscono le circostanze della [...] a cura di B.Contardi - G. Curcio, Roma 1991, p. 409; A Marino, La chiesa e il convento della Maddalena. Rococò romano - Rococò europeo, Pescara 1995, pp. 103-109, 114 s.; H. Millon, Reconstruction of the Palatine in the eighteenth century, in Eius ...
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BIGARI, Vittorio Maria
Anna Maria Matteucci
Figlio di Giacomo, pittore del quale non è nota l'attività, nacque a Bologna nel 1692. Suo biografo principale è lo Zanotti: in un primo tempo si esercitò [...] Concezione, oggi nella chiesa di S. Eugenio Papa di Bologna, deve essere ritenuta di questi anni (Volpe), caratterizzati da un gesto rococò più svelto e leggero di quello delle prime opere.
Attorno al 1731 il B. si recò a Milano insieme con l'Orlandi ...
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LUDWIGSBURG (A. T., 56-57)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Città del Württemberg nord-occidentale, 14 km. N.-NE. di Stoccarda, 295 m. s. m., fondata nel 1704 dal duca Eberhard Ludwig di Württemberg, in [...] divenne nel 1750 ducale, ma si chiuse nel 1824; i suoi prodotti, particolarmente i vasi e i servizî, sono interessanti per l'epoca rococò e per lo stile impero, i gruppi figurati sono di gran lunga inferiori a quelli di Meissen.
Bibl.: E. Paulus e E ...
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LODOLI, Carlo
Vincenzo Golzio
Teorico d'arte, nato a Venezia nel 1690, morto nel 1761. F. Algarotti e F. Milizia trassero partito dalle sue idee. Pure senza nulla scrivere, si compiacque di teorizzare [...] pienamente alle esigenze sue proprie ed è perciò anche artisticamente riuscito. Le teorie del L. si spiegano naturahente come il frutto dell'illuminismo del sec. XVIII e s'accordano col movimento neoclassico di reazione al barocco e al rococò. ...
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BRACCI, Pietro
Hugh Honour
Figlio dell'intagliatore Bartolomeo Cesare (1652-1739) e di Anna Francesca Lorenzoni, nacque a Roma il 16 giugno 1700. La tradizione vuole che prima di praticare la scultura [...] che sotto l'influsso di Chiari e di Rusconi il B. si era già formato con quell'elegante stile tardo barocco - quasi rococò - che doveva essergli particolare per tutta la sua carriera di scultore.
Sempre nel 1725 il B. cominciò a tenere in un Diario ...
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DEL VECCHIO
Gennaro Borrelli
Famiglia napoletana di ceramisti operante tra i secc. XVII e XIX, la cui attività si colloca nel perpetuarsi della tradizione di arti e mestieri in seno al medesimo clan.
Durante [...] ottocentesca ma riflettenti canoni settecenteschi, come la serie dei calamai la cui funzionalità era mascherata in una mossa base rococò con reticella (motivo tipico dei D.), derivante dalle decorazioni dei pavimenti e vasi del '700, sovrastata da un ...
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BUZZI, Giuseppe
Gabriella Ferri Piccaluga
Figlio del quadratore Giuseppe Maria (fratello di Elia Vincenzo); mancano dati biografici, ma ci è nota la sua attività di scultore svolta - secondo la tradizione [...] anni a Roma, nell'ambiente del Vanvitelli. A Milano, egli propugnò un superamento delle forme barocche e rococò, attingendo alle fonti lombarde tardo-cinquecentesche. In questo particolare e interessante momento della vita artistica lombarda vanno ...
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KAUFFMANN, Angelica
Fritz Baumgart
Pittrice e incisore, nata il 30 ottobre 1741 a Coira (Grigioni); morta il 5 novembre 1807 a Roma. Già nel 1752 aveva dipinto a Como il ritratto del vescovo Nevroni; [...] numerose, sparse per tutti i musei e collezioni private del mondo, specialmente dell'Inghilterra, stanno tra un affievolito rococò e un eclettismo classicheggiante, e spesso sono ricche di grazia.
Bibl.: G. C. Zucchi, Memorie storiche di Maria ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...