BEAUMONT, Claudio Francesco
Andreina Griseri
Nacque a Torino il 4 luglio 1694 (Libro dei Batezati, Torino, chiesa di S. Eusebio, ora Archivio della chiesa di S. Filippo). Poco si conosce della prima [...] , in The Connoisseur, CXLIV (1959). pp. 145-151; A. Griseri, in Il Settecento a Roma (catal.), Roma 1959, pp. 56 s.; Id., Il rococò a Torino e G. B. Crosato, in Paragone, XII (1961), n. 135, pp. 46 s., 48; L. Mallè, Le arti figurative in Piemonte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È l’Encyclopédie a chiarire i risultati raggiunti dalle arti decorative nel Settecento [...] , pini e lecci, tempietti e quinte arboree, considerati da Goethe come paradigmi unici. L’interno abbina la sensibilità del rococò e la vitalità dell’antico come nel caso del rilievo di Antinoo, proveniente dalla villa di Adriano a Tivoli, inserito ...
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GRECO, Gennaro
Alessandro Serafini
Nacque a Napoli intorno al 1665, se si dà fede al racconto di De Dominici (p. 555), che lo dice morto nel 1714 non ancora cinquantenne. Secondo le antiche fonti, il [...] a eleganti girali di acanto tra cui si inseriscono insolite forme irregolari che richiamano alla mente quelle del repertorio del più tardo rococò parigino.
Nella stessa chiesa tra il 1697 e il 1698 il G. decorò, a contorno dell'affresco di De Matteis ...
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BOTTIGLIERI, Matteo
Oreste Ferrari
Scarse le notizie biografiche di questo scultore, attivo a Napoli nella prima metà del sec. XVIII: perfino quelle riportate dal De Dominici, il quale redasse le sue [...] volgendoli tuttavia, almeno nella fase estrema della sua attività, in un senso che è già propriamente partecipe delle tendenze del rococò.
Benché il B. sia ricordato dal De Dominici e da altre fonti come allievo di L. Vaccaro, le più antiche ...
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APPIADI (Appiades)
G. Bermond Montanari
Ninfe della fonte Appia in Roma. Ai lati del pronao del tempio di Venere Genitrice, nel Foro di Giulio Cesare, si trovavano due bacini di marmo della Fonte Appia, [...] , invece, volle identificarle nel gruppo di tre fanciulle nude, sorreggenti un bacino con le braccia sollevate, di stile "rococò" del tardo ellenismo. Asinio Pollione aveva, tra le varie sculture con cui aveva adornato i suoi Monumenta (Plin., Nat ...
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PASTORALE, MUSICA
Andrea Della Corte
. Può essere considerata musica pastorale quella che s'ispira alla vita dei pastori e dei campi:1. imitandone gli elementi naturistici, realistici: 2. simbolizzandola [...] e l'arte ebbero dal Quattro al Settecento, fino all'ultima Arcadia, attraverso l'umanesimo, il barocco, il razionalismo, il rococò. Infine il romanticismo, fra il Sette e l'Ottocento, precisò nella musica pastorale il contenuto che la didascalia ...
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PARROCEL, Etienne, detto le Romain
Alessandra Imbellone
PARROCEL (Parosel), Étienne (Stefano), detto le Romain. – Nacque l’8 gennaio 1696 ad Avignone da Jacques-Ignace Parrocel, pittore di battaglie [...] sin dalle opere giovanili, dal raffinato cromatismo rococò parallelo a quello di un Sebastiano Conca, una papato di Benedetto XIV, senza rinunciare alla raffinatezza di gusto rococò della propria pittura.
Nel 1750 firmò la tela con Cristo ...
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SANFELICE, Ferdinando
Gino Chierici
Architetto e pittore, nato a Napoli il 18 febbraio 1675, ivi morto il 2 aprile 1748. Giovinetto coltivò lo studio delle letterature classiche e delle matematiche. [...] particolar modo nelle decorazioni interne, sentì ed espresse con molto gusto la grazia aristocratica di un leggiadro e composto rococò. Fra le molte sue opere meritano di essere ricordate: a Napoli, la chiesa della Redenzione dei Cattivi, due palazzi ...
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FEA, Pietro
Cristina Giudice
Nacque a Casale Monferrato (od. provincia di Alessandria) il 7 ag. 1771 da Vincenzo e Ludovica Mazzola. I genitori, modesti mercanti, morirono giovani e il F. fu affidato [...] F., che fu anche allievo di L. Pécheux, venne a contatto con una cultura in fermento, tra sussulti ancora rococò e compostezza neoclassica.
Nel 1805, in occasione della visita di Napoleone a Torino, fu incaricato, insieme con gli scenografi Giacomo ...
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PIFFETTI, Pietro
Giulio Carlo Argan
Stipettaio e intagliatore, nato secondo alcuni in Valsesia, secondo altri nel Napoletano nel 1700, morto a Torino il 20 maggio 1777. Trovandosi a Roma, fu segnalato [...] Ladatte e il Venasca. Ebbe ad aiuto il fratello Giuseppe: e, diffusisi in Piemonte i suoi modi stilistici intrisi del miglior rococò, ebbe a emuli, tra altri, il Prinetti e il Garelli.
Bibl.: G. Claretta, I reali di Savoia fautori delle arti, Torino ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...