Architetto (Herford, Vestfalia, 1662 - Dresda 1736); fu a Vienna, a Roma e in Francia, e risentì l'influsso di J. L. von Hildebrandt, di C. Fontana e dell'architettura francese; dal 1686 lavorò per la [...] per le ricche decorazioni eseguite da B. Permoser, uno dei complessi più originali del barocco tedesco alla vigilia del rococò. Altre opere di P. sono la trasformazione (1715-32) del palazzo giapponese eretto (1715) a Dresda, l'edificio centrale ...
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HOFMANNSTHAL, Hugo von
Giuseppe Gabetti
Poeta austriaco, nato a Vienna il 10 febbraio 1874, morto a Rodaun, presso Vienna, il 15 luglio 1929. Nel gruppo dei poeti che, poco dopo il '90, radunati intorno [...] natura aveva dato, come a nessun altro, il dono del canto". L'Italia della Rinascenza; Venezia; Vienna; l'epoca del rococò; l'epoca dell'Empire; l'Austria della "Biedermeierzeit"; il mondo della fiaba; l'Oriente; "ganz vergessener Völker Müdigkeiten ...
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GRASSI, Anton
Hans Tietze
Scultore, nato nel 1755 a Vienna, dove morì nel 1807. Fu allievo dal 1768 al 1774 dello scultore F. X. Messerschmidt. Poi lavorò nel Tirolo e nello studio del Beyer a Vienna [...] ville e musei di Roma si conservano nella biblioteca del Museo austriaco di Vienna). Partecipe, prima, del leggiadro indirizzo rococò derivatogli dai suoi maestri (Scena bacchica, biscuit, 1781; Vienna, Barockmuseum), si volse poi a semplici forme ...
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BARILE (Barilla, Barilli), Aurelio
Silla Zamboni
Figlio di Albertino, nacque a Parma intorno al 1541, come si deduce dall'atto di morte del 27 apr. 1591, in cui il B. è getto "annorum 50 circa". Il [...] 20 scudi d'oro, oltre 5 scudi per l'impiego di 100 fogli d'oro.
La cappella fu rinnovata interamente in forme rococò nel 1713: la primitiva decorazione è visibile tuttavia nella fascia dell'arcone d'ingresso, nella quale il B. ha immaginato una serie ...
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Shonibare, Yinka
Shonibare, Yinka. – Artista nigeriano (n. Londra 1962). Studia belle arti al Byam Shaw college of art a Londra (1984-89) e al Goldsmiths college dove riceve l’MFA nel 1991. Attraverso [...] l’aspetto estetico e che in alcuni casi traggono ispirazione da dipinti europei dei secoli 18° e 19°, spesso figure in abiti rococò realizzati con stoffe batik. Partecipa a Documenta 11, a Kassel (2002) e nel 2004 è tra i finalisti del Turner prize ...
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CARTOLARI, Antonio
Margherita Azzi Visentini
Figlio di Vincenzo, nacque a Bologna, dove svolse la sua attività di disegnatore di ornati, di intagliatore in legno e di stuccatore. La sua opera può essere [...] da una balaustrata in marmo da un piccolo presbiterio (dove si trova l'altare) con volta a vela, ornato da stucchi rococò e dalla immagine dello Spirito Santo, sempre in stucco.
La chiesa di S. Maria delle Febbri, o oratorio di Miramonte (costruita ...
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Città della Germania (fino al 1926, Cassel;193.800 ab. nel 2007), nell’Assia. L’antica curtis regia di Cassala, ricordata la prima volta nel 913, fu elevata alla fine del 12° sec. a città dai langravi [...] su progetto di P. du Ry. Tra i monumenti: Brüderkirche (13°-14° sec.); S. Martino (14°-15° sec.); Orangerie, rococò, nel parco disegnato da A. Le Nôtre; Fridericianum, neoclassico, del langravio Federico II, sede dell’esposizione d’arte contemporanea ...
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Città della Germania, nella Baviera (40.412 ab. nel 2006). Sorta nel sec. 8°, ebbe sviluppo dal dominio degli Hohenzollern, che vi si stabilirono nel 1331 eleggendola a propria residenza. Fu capitale del [...] , A. (1806) e Bayreuth (1810) furono assegnati alla Baviera da Napoleone. Monumento principale è il castello margraviale in stile rococò (1644-1773), che conserva una raffinata collezione di porcellane della manifattura di A., fondata nel 1711. ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] risalente a J. Burckhardt (1867), e dopo di lui a H. Wölfflin e A. Venturi, che avevano visto in successione Rinascimento, Barocco, Rococò, Neoclassicismo (cfr. le voci ai voll. XXIX, p. 355; VI, p. 210; XXIX, p. 534; XXIV, p. 555). Anche perché il ...
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CANTONI (Cantone), Simone
Ennio Poleggi
È il rappresentante più noto di una famiglia di architetti, attiva da molte generazioni, che doveva concludere con lui e con il fratello Gaetano la sua discendenza. [...] un soggiorno di studi. Un breve periodo alla scuola del Vanvitelli dovette servirgli soprattutto per allontanarlo definitivamente dalle fantasie rococò, ma la sua vera scuola di classicismo fu l'amicizia col napoletano Francesco Lavega.
Insieme i due ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...