Scultore (Torino 1724 - ivi 1793). Fu allievo, a Torino, di C. F. Beaumont e di F. Ladatte e, a Roma, di G. B. Maini; dal 1767 attivo con il fratello Filippo (n. 1737 circa - m. Torino 1800) a Venezia, [...] Bologna, Novara, Torino, Stupinigi, Agliè, eseguì opere in cui la formazione classica cede al gusto rococò: statue allegoriche (Torino, Gall. Beaumont, oggi Armeria Reale), statue per la tomba di Umberto I Biancamano (terminate 1773; Saint-Jean-de- ...
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Poeta polacco (n. presso Sandomierz 1739 circa - m. Tul´čin, Vinnica, 1812). Fece parte della cerchia di re Stanislao Augusto; dopo la sua abdicazione si avvicinò ai Czartoryski e quindi ai Potocki, il [...] cui sontuoso parco di Tul´čin descrisse in Sofiówka (1806). Poeta di grande perizia formale, fu influenzato dal classicismo e dal gusto rococò, pur senza condividere gli intenti didascalici tipici della poesia coeva. ...
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Archeologo (Caransebeş, Transilvania, 1850 - Haindorf 1924); prof. nell'univ. tedesca di Praga (1886-1923); si dedicò soprattutto ai problemi d'arte greca, mettendo in valore l'aspetto artistico della [...] i vasi firmati e quelli con acclamazioni amatorie (1883); pubblicò una monografia sul ceramista Eufronio (1879), altre sulla scultura prassitelica (1898) e sul rococò antico; postumi sono stati pubblicati altri suoi studî sulla pittura pompeiana. ...
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Pittore, nato a Österby in Svezia nel 1697, morto a Monaco di Baviera nel 1776. A Stoccolma frequentò la scuola di Martin van Meytens, suo parente. Dedicatosi al ritratto, fino al 1724 lavorò nella Svezia. [...] A Venezia nel 1725, subì l'influenza di Giambattista Piazzetta; più tardi quella del rococò francese; poi operò principalmente in Germania. Da Monaco di Baviera, dove per lo più risiedeva, fu spesso chiamato nelle diverse corti germaniche: a Colonia, ...
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DE DOMINICIS, Carlo
John Varriano
Figlio del capomastro muratore Bartolomeo e di Anna Santa Aldini da Cesena (Gargano, 1971, pp. 85 s.), nacque a Roma il 26 febbr. 1696.
Studiò all'Accademia di S. Luca [...] , XXII (1971), pp. 36 s.; M. G. Gargano, C. D., in Storia dell'arte, 1973, 17, pp. 85-112; N. A. Mallory, Roman Rococo Architecture from Clement XI to Benedict XIV, New York-London 1977, pp. 130-44; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IX, p. 05. ...
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Pittore (Carona 1677 - ivi 1757 circa). Allievo di B. Guidobono, autore di tele e affreschi in varie chiese e oratorî di Carona, Como, Delebio, Lugano, ecc., che, per le composizioni drammaticamente costruite [...] forti chiaroscuri, s'inseriscono nella vivace tradizione decorativa tardobarocca. Dopo il 1740 la sua tavolozza tende a schiarirsi in modi più decisamente rococò (Ascensione, Pinerolo, S. Maurizio; Allegoria delle stagioni, Lugano, Museo Cantonale). ...
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Pittore (Parigi 1683 - Berlino 1757); fu a Roma, a Napoli e a Venezia, dove conobbe A. Celesti e studiò le opere di Tiziano e del Veronese. Pittore di corte a Berlino (dal 1711), decorò i castelli di Rheinsberg [...] 1738-40), di Charlottenburg (1742-45), di Potsdam (Sans-Souci, 1747; Stadtschloss, 1748). Tra i più interessanti esponenti del rococò tedesco, lasciò anche numerosi ritratti (Berlino, Nationalgalerie; Parigi, Louvre; Berlino, Schloss Charlottenburg). ...
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SURSEE (A. T., 20-21)
Rudolf KAUFMANN
Cittadina della Svizzera, nel cantone di Lucerna, a 511 m. s. m., presso lo sbocco del Suhr nel lago di Sempach; ha 3480 ab. La chiesa di S. Giorgio, costruita da [...] J. Berger nel 1639-1640, a tre navate, ha nell'interno, decorato nel 1753, notevoli stucchi di stile rococò. Nella cappella del cimitero (1495-1497) v'è un soffitto di legno riccamente intagliato di Ulrico Bruder da Basilea (1497). Il convento dei ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] della Venezia che dal barocco prende le distanze timbrabile, alla buona e, forse, troppo alla buona, come rocaille, come rococò. È sin imbarazzante doverne render conto non scorgendo - come è, forse, possibile se si guarda alle arti figurative e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento i teatri aumentano di numero, trasformandosi da emblemi [...] sala nel 1729 – scene in cui rispetto allo Juvarra rivela un gusto meno classicista, aggiornato sugli esiti più graziosi del rococò.
Lo stesso Luigi Vanvitelli, nominato architetto della fabbrica di San Pietro nel 1726, è attivo in quegli annian-ARTI ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...