La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] come genere letterario fin dall’antichità: da Marco Aurelio ai Ricordi di ➔ F. Guicciardini, alle Maximes di F. de La Rochefoucauld, fino a J.W. Goethe, L. Wittgenstein, T. Adorno e allo stesso Kraus.
Dal punto di vista formale è possibile ...
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STAROBINSKI, Jean
Massimo Colesanti
Critico letterario e medico svizzero, nato a Ginevra il 17 novembre 1920. Di famiglia originaria della Polonia, ha studiato a Ginevra medicina e lettere, e ha conseguito [...] anche, in pagine a volte brevi, ma sempre acutissime, di numerosi altri scrittori, da Montaigne a Racine e a La Rochefoucauld, da Comeille a Stendhal, da Baudelaire a Breton, a Jouve. Ma notevoli, anche per i rapporti con la letteratura, i ...
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EMANUELLI, Enrico
Paola Paesano
Nacque a Novara il 17 apr. 1909 da Giovanni, agiato commerciante, e da Adele Viarana. Trascorse l'infanzia in collegio, presso i padri rosminiani di Stresa e vi concluse, [...] . Gli stessi autori ritornavano in Teatro personale (ibid. 1945), insieme coi moralisti francesi da Montaigne a La Rochefoucauld, da Pascal a Vauvenargues, a sostegno, di nuovo, della speculazione sulle passioni umane, sull'intricata coesistenza di ...
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GUSSALLI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Soncino (Cremona) il 26 genn. 1806 da Pietro e da Teresa Vigani. Ben poco si conosce della sua origine, ma il tenore di vita successivo fa pensare a una [...] alle già menzionate versioni del Beverini e del Cordara e alla presentazione di una versione delle Massime di F. de La Rochefoucauld lasciata inedita da F. Ambrosoli, sia le Memorie sul Giordani sia il proemio all'ottavo volume dei suoi scritti: nell ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] accresciuto pregio al pratico studio della specie umana, e vedranno la luce libri, come quelli di Pascal, Labruyère, La Rochefoucauld, e simili. Qui la morale, o la scienza dell'uomo, era trattata in massime e precetti. Facilmente si riconoscerà ...
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COLTELLINI, Lodovico
Roberto Volpi
Nacque a Livorno il 20 ott. 1720 da Antonio e da Elisabetta Antonia Cornacchini. Il padre, ufficiale di polizia, promosso alla carica di bargello, trasferì la famiglia [...] e a Livorno nel 1752 e, ancor più chiaramente, nella lettera dedicatoria premessa alla traduzione delle Maximes di La Rochefoucauld, pubblicata nel 1763. Sarà infine la lettura di Montesquieu a consentirgli di trasporre su un piano più propriamente ...
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MANCINI, Filippo Giuliano
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 maggio 1641 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del cardinale Giulio. Nel maggio 1653 si trasferì in Francia, insieme con la madre [...] partecipava ai salotti della marchesa Anne-Thérèse de Lambert, frequentato anche da F. Fénelon e da F. de La Rochefoucauld, e al circolo dell'hôtel Rambouillet, segnalandosi non solo come colto aristocratico, ma anche come poeta.
Versificatore facile ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] . Perciò l'atto espressivo si identifica con la virtù dell'autore e questa - fino al Montaigne e a La Rochefoucauld - viene commisurata a un'etica del comportamento civile.
Il dissidio che comunque si apre è quello tra struttura significante ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...