Geologo e mineralogista inglese, nato il 27 luglio 1857 a Londra, ivi morto il 16 novembre 1930. D'ingegno versatile, studiò giurisprudenza e divenne avvocato a Londra (1878). Si dedicò poi alla geologia [...] della Geologists' Association (1912-14) e della Geological Society (1924-26).
Le sue più importanti pubblicazioni riguardano le rocce ignee e la petrogenesi, la geometria e i cristalli geminati, le proprietà ottiche dei cristalli, le relazioni di ...
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Botanica
Carattere di una fitocenosi, espresso da un numero o da una sigla che indica la superficie coperta, direttamente (per es., per le erbe) o per proiezione (per es., per gli alberi) dagli individui [...] 5 al 10% della litosfera ed è estesa superficialmente in modo discontinuo e non uniforme.
Nella geologia del petrolio, rocce di particolare importanza in quanto impediscono agli idrocarburi di disperdersi.
In geologia strutturale, il modo in cui una ...
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Materiale piroclastico incoerente, emesso dal vulcano nella fase esplosiva e come tale costituito principalmente da piccolissimi granuli vetrosi, più o meno porosi, a cui si accompagnano piccoli cristalli [...] impiego a volte in sostituzione della p. (argille calcinate, ceneri uscenti dai camini di centrali termoelettriche alimentate a carbone, rocce naturali, quali traso e santorino). La p. fu usata dai Romani e prima ancora dagli Etruschi. Cave di p ...
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Stretta penisola dell’Inghilterra meridionale, che si protende nella Manica tra l’ampia insenatura della Lyme Bay a O e la Baia di Weymouth a E; il Banco Chesil (26 km di lunghezza), costituito da sabbie [...] il nome dal cemento portland. In piccole laminette a contorno esagonale, incolori e a lucentezza madreperlacea, è stato trovato in rocce di contatto di tipo larnite-spurrite a Scawt Hill, contea di Antrim, Irlanda, oltre che come prodotto fumarolico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] muoiano nel sottosuolo per poi essere pietrificati in situ. In secondo luogo, demolì l’idea che all’interno delle rocce esistessero delle «virtù plastiche» in grado di generare spontaneamente oggetti simili ai viventi. Se, dunque, gli oggetti fossili ...
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ISSEL, Arturo
Nicoletta Morello
Nacque l'11 apr. 1842, da Raffaele ed Elisa Sonsino, a Genova, ove seguì e concluse gli studi secondari; frequentò quindi la facoltà di scienze di Pisa, allievo di G. [...] struttura del sottosuolo, la natura e la permeabilità dei terreni, ipotizzando che le falde acquifere giacciano prevalentemente su rocce eoceniche e antiche. Fa seguire l'indagine dei fenomeni endogeni, con un catalogo dei terremoti e dei mutamenti ...
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FOLCO, Carlo
Giulio Boi
Nacque a Savona il 29 genn. 1866 da Antonio e da Filomena Delle Piane. Terminati gli studi medi, frequentò la Scuola degli ingegneri di Torino, ove conseguì la laurea in ingegneria [...] pp. 203-231; ibid., XX (1904), pp. 209-242; ibid., XXI (1905), pp. 211-248; ibid., XXII (1906), pp. 209-242; Rocce eruttive ad Acquaresi, in Resoc. delle riunioni dell'Assoc. mineraria sarda, X (1905) 16, pp. 11 s.; Impianti elettrici nelle miniere ...
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Regione storica e geografica delle Alpi Orientali, nel Friuli-Venezia Giulia, che coincide con l’alto bacino del Tagliamento e trae il nome da quello degli antichi Carni, popolazione celtica abitante [...] (2239 m). Parallelamente a questi terreni calcarei si addossano nella zona meridionale formazioni scistose, in parte rafforzate da rocce eruttive (porfiriti). Una terza serie di terreni costituisce la Bassa C. (Alpi di Tolmezzo) e appartiene quasi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Leopoldo Pilla
Pietro Corsi
La vicenda scientifica e umana di Leopoldo Pilla meriterebbe un’attenzione maggiore di quanta le sia stata dedicata sino a oggi in quanto aiuterebbe a far luce sulle vicende [...] le fasi delle eruzioni, le giaciture delle lave, le tracce di attività vulcaniche del passato e descriveva i campioni di rocce e lave raccolte. Agli inizi della propria carriera, Pilla sembrava fornire supporto alle tesi di Constant Prévost e Charles ...
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In geomorfologia, l’azione morfogenetica esercitata dalla neve in ambiente periglaciale, processo particolarmente attivo sia nelle zone dove la neve si accumula per un periodo di tempo abbastanza lungo, [...] da un punto di vista chimico, con conseguenti intensi fenomeni di dissoluzione soprattutto in quelle aree dove affiorano rocce carbonatiche (carsismo).
Forme di erosione prodotte dalla neve sono le nicchie di n., che costituiscono degli incavi sulle ...
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rocca
ròcca s. f. [lat. *rocca: v. roccia]. – 1. ant. Roccia: Al piè al piè de la stagliata r. (Dante). In questa accezione il termine è vivo solo nelle locuz. allume di rocca, solfato doppio di alluminio e potassio (v. allume, n. 1), e cristallo...
rocca
rócca s. f. [dal germ. *rukka]. – 1. a. Arnese per la filatura a mano, chiamato anche conocchia, formato da un’asta di legno leggero lunga da 90 a 125 cm, portante a un’estremità una testa ingrossata per evitare lo scorrimento della...