tufo Roccia piroclastica coerente, generalmente riferibile a un’attività vulcanica esplosiva, caratterizzata normalmente da un’abbondante matrice fine. Le modalità che regolano la formazione di un t., [...] un t. è generalmente costituito da frazioni di origine magmatica (minerali silicatici, vetro, scorie ecc.) associate a brandelli di rocce la cui natura può essere indipendente dal processo vulcanico in atto al momento dell’esplosione. A seconda dei ...
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triplo, punto fisica In termodinamica, con riferimento a un diagramma di stato pressione-temperatura, punto corrispondente allo stato in cui le tre fasi (solida, liquida e aeriforme) di una determinata [...] pressione di 6 mbar) viene definita la scala Kelvin della temperatura. geologia Forma di contatto fra granuli caratteristica di rocce metamorfiche. Si tratta di contatti rettilinei fra tre granuli, della stessa specie mineralogica o di specie diverse ...
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Roccia sedimentaria di origine chimica, derivata per precipitazione da soluzioni concentrate. Le e. sono costituite di minerali di natura salina (carbonati, solfati, cloruri ecc.) e si formano o in mari [...] di acque continentali, comunicazioni col mare aperto poco agevoli e condizioni climatiche favorevoli a una intensa evaporazione. Rocce evaporitiche sono le dolomie primarie, gli ammassi gessosi o anidritici, i depositi di salgemma, di silvite, di ...
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L’epoca superiore del Giurassico, durante la quale in Europa si depositarono prevalentemente sedimenti marini costituiti da calcari compatti, bianchi, lastriformi e litografici, particolarmente ricchi [...] , il calcare rupestre. In alcune regioni sono diffusi depositi radiolaritici (diaspri), che giacciono direttamente sulle rocce ofiolitiche appartenenti all’Oceano Ligure. Si suddivide in tre piani, dal basso all’alto: Oxfordiano, Kimmeridgiano ...
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PANICHI, Ugo
Mineralista, nato a Firenze il 22 agosto 1872; fu prof. di mineralogia nell'univ. di Cagliari (1924-28) e poi in quella di Pavia (1929-47). Socio nazionale dei Lincei; è stato uno dei fondatori [...] numerosi minerali dell'Elba, dell'Isola di Vulcano, ecc.
Tra i suoi più importanti lavori, sono da ricordare: Rocce verdi di Monte Ferrata in Toscana (Torino 1904), Sulla variazione dei fenomeni ottici dei minerali al variare della temperatura (Roma ...
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Branca della geologia applicata che riguarda lo studio degli aspetti geologici dell’idrologia. Rientrano pertanto in essa tutti i problemi di mutua interferenza che nascono allorché le acque di precipitazione [...] di modellamento erosivo collegati alle acque e, di conseguenza, lo studio dei fenomeni d’instabilità dei terreni e delle rocce determinati o comunque connessi all’azione delle acque (dissesto idrogeologico).
In un senso più restrittivo, il termine i ...
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CURIONI, Giulio
Bruno Accordi
Nacque il 17 maggio 1796, a Milano proprio durante l'assedio del Castello - presso cui abitava la sua famiglia - e al culmine dei movimenti che segnarono il passaggio dalla [...] geologici interessanti le industrie che si osservano presso Menaggio sul Lago di Como, lungo la linea di confine tra le rocce cristalline e le sedimentarie, ibid., III (1840) pp. 497-509; Su la giacitura, l'escavazione ed il trattamento dei minerali ...
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vacuolo Nel linguaggio scientifico e tecnico, ciascuna delle piccole cavità che si trovano nell’interno di un materiale (naturale o artificiale) a costituzione porosa o spugnosa. biologia In citologia, [...] petrografia, cavità, di solito grossolanamente sferiche, che si rinvengono in diversi tipi di rocce, spesso non comunicanti tra loro. Si possono formare in alcune rocce eruttive, a seguito dello sviluppo di gas dal magma durante la sua consolidazione ...
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In petrografia, roccia metamorfica, priva o quasi di scistosità, a composizione quarzoso-feldspatica, a cui sono associati minerali vari; da questi, se presenti in quantità notevole, lo g. prende particolari [...] .
In base all’origine si distinguono in ortogneiss e paragneiss, i primi derivati per metamorfismo da rocce eruttive, i secondi da rocce sedimentarie. Gli g. sono abbondantissimi, nei vari tipi, nelle Alpi e nella regione calabro-peloritana; sono ...
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Mineralogista, nato il 25 aprile 1872 a Pisa, dove si laureò in scienze naturali nel 1893; ivi insegna mineralogia dal 1903, come successore del padre, Antonio (v. XII, p. 212); nel 1923-25, e dal 1935, [...] 1934, è socio nazionale dell'Accademia dei Lincei. Le sue ricerche di mineralogia e geologia riguardano in special modo minerali e rocce della Toscana: le più notevoli sono sui minerali dei filoni del granito dell'Elba, dei marmi di Carrara e della ...
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rocca
ròcca s. f. [lat. *rocca: v. roccia]. – 1. ant. Roccia: Al piè al piè de la stagliata r. (Dante). In questa accezione il termine è vivo solo nelle locuz. allume di rocca, solfato doppio di alluminio e potassio (v. allume, n. 1), e cristallo...
rocca
rócca s. f. [dal germ. *rukka]. – 1. a. Arnese per la filatura a mano, chiamato anche conocchia, formato da un’asta di legno leggero lunga da 90 a 125 cm, portante a un’estremità una testa ingrossata per evitare lo scorrimento della...