BERNARDUCCI, Michele (Bernardi Michele, Michele di Berarduccio, Michele di Bernardo)
Olga Marinelli-Marcacci
Nobile feudatario della montagna di Assisi, i cui beni confinavano con Rocca Paida, situata [...] attratti dalla predicazione di s. Francesco, il quale spesso si ritirava a pregare in una grotta non lontana da Rocca Paida. Quale "devotus et specialis beati Fraticisci et ipsius Ordinis", come egli stesso si definisce, conobbe ed ebbe consuetudine ...
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CARAFA, Gregorio (al secolo Carlo Marcello)
Luisa Bertoni
Nacque a Napoli nel 1588 da Marzio e da Faustina di Fabrizio Sanimarco, barone di Rocca d'Evandrio. Compì l'iter scolastico proprio della sua [...] condizione sociale, dedicandosi allo studio della teologia e della filosofia in cui prese il dottorato. Deciso ad intraprendere la carriera ecclesiastica, fu accolto fra i teatini nella casa di S. Paolo ...
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ERCOLANI, Luigi
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Foligno (prov. Perugia) il 17 ott. 1758, penultimo maschio del senigalliese Ascanio dei marchesi di Fornovo e Rocca Lanzona, patrizio di Senigallia [...] e di Ancona, trasferitosi a Foligno per il suo matrimonio con Lucrezia Cirocchi Girolami, folignate.
La famiglia Ercolani, oriunda di Pergola, si era da circa un secolo stabilita a Senigallia, dove aveva ...
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(gr. ᾿Ελαγάβαλος; lat. Elagabălus) Divinità solare siriaca, era il Baal di Emesa. Erodiano ci fornisce, grecizzato, il nome originario del dio, Elaiagabalos, cioè il «dio della montagna»: forse perché [...] il suo tempio a Emesa era situato sulla rocca. E. conobbe un momento di grande ma effimera fortuna a Roma con il principato di Elagabalo (lat. M. Aurelius Antoninus, detto Elagabalus o Heliogabalus; Emesa 204 - Roma 222), che, già sacerdote del dio ...
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(gr. ᾿Ισμηνός) Antico nome di un fiume della Beozia (odierno Hàgios Ioànnis), che scorre presso Tebe e sbocca nel Lago Hylikì.
Il dio eponimo di questo fiume, collegato con Apollo Ismenio, era venerato [...] in un santuario oracolare a SE della rocca Cadmea (resti del tempio dorico del 6° sec. a.C., preceduti da tracce risalenti al periodo geometrico, e del rifacimento del 4° sec. a.C.). ...
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assassini (prob. dall'ar. Hashishiyya «dediti all'hashish»)
assassini
(prob. dall’ar. Ḥashīshiyya «dediti all’hashish») Appellativo dato dai crociati a una setta musulmana derivata dall’ismailismo, [...] con cui essi vennero a contatto nei secc. 12° e 13°. Dalla loro base nella rocca di Alamut, presso Qazwin in Persia, gli a. seminarono il terrore fra le file sia musulmane sia franche, in Siria, Palestina e Iran, prima di soccombere all’avanzata dei ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] , D. Saginario, Servi della carità, in DIP, cit., coll. 1390-1393.
44 Cfr. F. De Giorgi, Rosmini e il suo tempo, cit.
45 G. Rocca, s.v., Pia società di s. Paolo, in DIP, cit., col. 1549.
46 G. Milone, s.v., Leonardo Murialdo, in DIP, cit., col. 595 ...
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Nome con il quale fu noto in Italia Gherrado du Puy (m. Avignone 1389), abate del monastero benedettino di Marmoutier, presso Tours. Inviato in Italia da Gregorio XI, di cui era parente, come collettore [...] generale, fu poi (1372) nominato governatore di Roma, del ducato di Spoleto e d'altri feudi. Inviso ai Perugini, questi gli si ribellarono assediandolo nella rocca (1375); fu poi fatto cardinale (1377). ...
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GIROLAMO da Forlì (de Flochis)
Caterina Bruschi
Nacque, secondo la sua stessa dichiarazione, il 23 ag. 1348 a Forlì da Giovanni de Flochis (Archivio di Stato di Forlì, Notarile, Forlì, Luca Maldenti, [...] , [158], c. 54), di estrazione sociale imprecisata. All'età di 12 anni, quando Francesco Ordelaffi consegnava alla Chiesa la rocca forlivese, entrò nel locale convento domenicano di S. Giacomo.
L'avvenimento è raccontato dallo stesso G. nel Chronicon ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] vasta fioritura di forme di c. per le più disparate destinazioni, come il c.-corona di luci, la saettìa, la ersia (Vasco Rocca, 1988, pp. 55, 58), tre furono le tipologie più diffuse e significative sotto il profilo artistico: il c. da disporre nei ...
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rocca
ròcca s. f. [lat. *rocca: v. roccia]. – 1. ant. Roccia: Al piè al piè de la stagliata r. (Dante). In questa accezione il termine è vivo solo nelle locuz. allume di rocca, solfato doppio di alluminio e potassio (v. allume, n. 1), e cristallo...
rocca
rócca s. f. [dal germ. *rukka]. – 1. a. Arnese per la filatura a mano, chiamato anche conocchia, formato da un’asta di legno leggero lunga da 90 a 125 cm, portante a un’estremità una testa ingrossata per evitare lo scorrimento della...