Generale (Versailles 1768 - Wetzlar 1797). Di umile origine, sergente allo scoppio della Rivoluzione francese, con brillantissima carriera raggiunse il grado di generale nel 1793, segnalandosi sul Reno [...] a Wörth e Fröschwiller. Sospettato e incarcerato, per la denuncia del rivale Pichegru, dovette la salvezza alla caduta di Robespierre. Incaricato di controllare la reazione in Bretagna e Vandea, vi riuscì (1796) agendo con severità. Per minacciare l ...
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Giuseppina Bonaparte
(propr. Marie-Josèphe-Rose Tascher de la Pagerie) Imperatrice dei francesi (Trois-Îlets, Martinica, 1763-castello della Malmaison, Parigi, 1814). Figlia di un nobile francese stabilito [...] alle Antille, sposò nel 1779 il visconte Alessandro di Beauharnais. Vedova nel 1794, sfuggita alla ghigliottina per la caduta di Robespierre, sotto il Direttorio G. ebbe notevole influenza nei circoli mondani di Parigi e, amante di P. Barras, per ...
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Uomo politico (Bordeaux 1755 - Parigi 1793). A Parigi, partecipò alla presa della Bastiglia, poi propagandò le idee della Rivoluzione a Bordeaux e a Tolosa. Tornato a Parigi aderì al club dei Giacobini [...] e ne fu inviato, ma con scarsissimo successo, presso le armate dei Pirenei e del Belgio (1792-93). Sostenne Robespierre contro i Girondini, ma sospettato di intese coi Girondini stessi, e addirittura con la corte, fu processato e decapitato. ...
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Teologo ed esegeta (Fahr, Franconia, 1757 - Breslavia 1827), carmelitano. Prof. di lingua greca e di esegesi neotestamentaria all'accademia (dal 1786, università) di Bonn, nel 1791 passò a Strasburgo. [...] prestare giuramento secondo le disposizioni della costituzione civile del clero, fu imprigionato e condannato; alla caduta di Robespierre, poté tornare in Germania. Aveva già pubblicato (1790) una Commentatio biblica in effatum Christi: tu es Petrus ...
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Figlia (Trois-Îlets, Martinica, 1763 - castello della Malmaison, Parigi, 1814) di un nobile francese stabilito alle Antille, sposò nel 1779 il visconte Alessandro di Beauharnais, da cui ebbe due figli, [...] dal quale si separò nel 1783 per poi riconciliarsi nel 1791. Vedova nel 1794, sfuggita alla ghigliottina per la caduta di Robespierre, già nota nei circoli mondani di Parigi, G. sotto il Direttorio giunse alla pienezza della sua fama di donna galante ...
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Pubblicista e uomo politico francese (Guise, Aisne, 1760 - Parigi 1794). Avvocato, sin dall'inizio della Rivoluzione francese fu in prima linea; i suoi opuscoli La France libre, Discours de la Lanterne [...] Segretario di Danton, deputato alla Convenzione, aiutò con i suoi scritti ad abbattere la fazione degli hébertisti; ma presto fu travolto dall'epurazione della fazione degli indulgenti voluta da Robespierre. Arrestato con Danton, fu ghigliottinato. ...
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Rivoluzionario (Parigi 1754 - San Domingo 1802). Figlio d'Élie-Catherine, fondò nel 1790 l'Orateur du peuple e fu membro della municipalità di Parigi dopo il 10 agosto e deputato alla Convenzione (del [...] l'armata d'Italia, nel 1793 ordinò le stragi di Tolone e di Marsiglia. Il 9 termidoro si schierò contro Robespierre, assunse posizioni decisamente reazionarie e più tardi legò la sua alla fortuna politica del Barras. Accompagnò il generale Ch.-V ...
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Rivoluzionario francese (La Rochelle 1756 - Port-au-Prince, Haiti, 1819); ex-oratoriano noto già per alcuni opuscoli rivoluzionarî (Le despotisme des ministres de la France, 1789; L'Acéphalocratie, 1791), [...] settembre, appoggiò presso il Comitato di salute pubblica, del quale era membro, l'azione antigirondina ed antihebertista di Robespierre e sostenne l'istituzione del tribunale rivoluzionario; durante il Termidoro, però, si schierò contro lo stesso ...
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Generale e uomo politico francese (Charleville 1746 - Rethel 1814). Nel 1792-93, facendosi minacciosa la situazione nella Francia rivoluzionaria, domandò la coscrizione obbligatoria e l'istituzione della [...] parte del Comitato di salute pubblica e si distinse molto nell'organizzazione degli eserciti repubblicani; legato a Danton, attaccò Robespierre durante Termidoro; nel 1799 fu ministro della Guerra. Non aderì al colpo di stato di Bonaparte e si ritirò ...
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Uomo politico francese (Montpellier 1756 - Saint-Josse-ten-Noode, Bruxelles. 1820), quale membro dell'Assemblea legislativa e della Convenzione e membro del Comitato di salute pubblica, ebbe parte notevole [...] emigrati (1792); propose per primo (1793) la creazione del gran libro del debito pubblico. Nel luglio 1794 attaccò Robespierre alla Convenzione. Dopo l'insurrezione giacobina del 1º aprile 1795, fuggì all'estero. Fu deputato durante i Cento giorni ...
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comiziare
v. intr. Fare un comizio; con tono ironico, sproloquiare. ◆ Ma è proprio questa l’anima della tv! L’incompetenza. Che porta i cantanti a comiziare, i politici a cucinar risotti, i cuochi a cantare e tutti quanti a far ridere, o piangere,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...