realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] italiano, nato alla fine della Seconda guerra mondiale.
Con Roma città aperta (1945) di RobertoRossellini, in primo luogo, e con i film successivi dello stesso Rossellini, di Vittorio De Sica, di Cesare Zavattini, di Luchino Visconti, di Giuseppe De ...
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Rohmer, Eric
Paolo Marocco
Nome d'arte di Jean-Marie Maurice Schérer, regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico francese, nato a Tulle (Corrèze) il 21 marzo 1920. Personalità tra le [...] a una natura che lo trascende, secondo la lezione del cinema didattico e morale, successivo alla fase del Neorealismo, di RobertoRossellini e dell'intera opera di Jean Renoir, e dall'altro è in grado di creare un'efficace suspense e di proporre ...
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PAGLIERO, Marcello
Stefania Carpiceci
PAGLIERO, Marcello. – Nacque a Londra il 15 gennaio 1907 da Luigi, di origine genovese, e da Clara (Claude) Renaud, francese.
Di nazionalità italo-francese, nel [...] -243; Il regista P. pienamente scagionato per il suicidio della madre, in Stampa sera, 21 marzo 1963, p. 5; G. Rondolino, RobertoRossellini, Torino 1989, p. 19; S. Giuseppini, Locarno: la morale del ladro, in Cinema e cinema, 1986, n. 47, pp. 22 s ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] critici, contraddistinto da slanci di totale ammirazione per taluni registi (Jean Renoir, Orson Welles, Jean Vigo, RobertoRossellini, Ingmar Bergman, Charlie Chaplin, Ernst Lubitsch, Carl Theodor Dreyer, Max Ophuls, Jean Becker), come da odio ...
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Lux Film
Gaia Marotta
Società cinematografica di produzione e di distribuzione, fondata a Torino il 21 febbraio 1934 dall'imprenditore Riccardo Gualino con il nome di Compagnia italiana cinematografica [...] Angelina, entrambi del 1947, e Campane a martello (1949). Spiccatamente neorealista, anche se di un Neorealismo lontano dai film di RobertoRossellini e di Vittorio De Sica, fu De Santis che, tra gli altri, diresse Riso amaro (1949) e Non c'è ...
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Kiarostami, Abbas
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico iraniano, nato a Teheran il 22 giugno 1940. I film di K., raro esempio di coerenza stilistica, rigore e libertà creativa, sono [...] naturalezza a un tempo cruda e poetica che richiama la lezione neorealista di Vittorio De Sica e RobertoRossellini: un'attenta osservazione esistenziale del quotidiano e dei sentimenti amorosi che sarebbe poi ritornata nel lungometraggio Gozāresh ...
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Bianco e nero
Maurizio De Benedictis
Rivista italiana di cinema pubblicata dal 1937 a Roma a cura del Centro sperimentale di cinematografia (ora Scuola nazionale di cinema), con periodicità variabile [...] Verdone. Vennero aperti uffici di redazione anche a Napoli, con Roberto Paolella, e a Milano, con Guido Aristarco, cui succederà Luigi degli anni Sessanta, presidente del Centro divenne RobertoRossellini, che abolì la divisione in corsi specialistici ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] più sostenuto, mentre alcune riserve furono rivolte al cinema di Michelangelo Antonioni e, ancor più, a quello di RobertoRossellini successivo a Germania anno zero (1948) e a Federico Fellini, che tuttavia furono considerati, con Renato Castellani e ...
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Découpage
Michel Marie
Il termine découpage è usato in almeno due o tre accezioni, concernenti la tecnica, l'estetica e la teoria del cinema. Esso designa un'operazione tecnica, l'azione di découper [...] partitura già scritta, rappresentata proprio dal découpage. Tra i secondi si devono menzionare Mack Sennett, Jean Renoir, RobertoRossellini e alcuni cineasti della Nouvelle vague francese, come Jacques Rivette o, limitatamente a certi film, Jean-Luc ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] di posa, cambiò in parte le regole. Nell'episodio fiorentino e in quello padano di Paisà (1946), RobertoRossellini illustra scontri armati ricorrendo agli spazi vuoti attraversati da rari passanti e pochi combattenti. In varie occasioni (La ...
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