Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] ora rurali, che il testo filmico ricreava. Così, in particolare, Roma città aperta (1945) e Paisà (1946) di RobertoRossellini riproposero, con verosimiglianza, il primo uno spaccato della realtà linguistica di Roma in tempo di guerra (tutta una ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] Ritorno al Vittoriale (1942), La scuola del cinema (1942); di RobertoRossellini, Fantasia sottomarina (1940); di Giacomo Pozzi Bellini, Pietro Francisci, Romolo Marcellini, Roberto Omegna e di altri ancora.
Per quanto riguarda invece i lungometraggi ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] (1958; La ragazza Rosemarie) di Rolf Thiele, Era notte a Roma (1960) e Viva l'Italia! (1961), entrambi di RobertoRossellini viene usato in maniera diversa lo zoom, a volte in correlazione con movimenti di macchina diversificati. Dal 1963 l'Angénieux ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] rappresentati sia il narratore con la sua distanza, sia il personaggio con la sua passione. Molti film di RobertoRossellini, specialmente quelli della cosiddetta trilogia della Bergman (Stromboli ‒ Terra di Dio, 1950, Europa '51, 1952, e Viaggio in ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] con ruote gommate, perfezionati poi nel 1950 con un più efficace sistema idraulico. Un apparecchio simile fu utilizzato da RobertoRossellini per la sequenza della festa iniziale di Viaggio in Italia (1954).
Negli anni Cinquanta cominciarono anche a ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] del cinema italiano, che va dalla fine degli anni Cinquanta all'inizio dei Settanta: la maggior parte dei film di RobertoRossellini, De Sica, Visconti e Fellini girati a C. in tale periodo videro la presenza, spesso determinante, di società francesi ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] partecipe della vita dell'uomo della strada, cogliendone ogni minimo gesto per muovere dall'individuale al collettivo. Lo stesso RobertoRossellini aveva esordito come s. e, per quanto si vantasse di non usare copioni, poneva una gran cura nella ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] invisibile) di Elia Kazan. Negli stessi anni l'Academy venne inoltre conquistata dal Neorealismo: Roma città aperta di RobertoRossellini ottenne una nomination per la sceneggiatura nell'edizione del 1946, e Sciuscià e Ladri di biciclette di Vittorio ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] , e illumina gli aspetti più produttivi dei due grandi antesignani della m. cinematografica: RobertoRossellini e Jean Renoir. È la 'linea Renoir-Rossellini-Bazin', la linea del 'cinema della realtà', interpretazione sofisticata del lascito della ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] , venne seguito in Italia da Francesco De Robertis (Uomini sul fondo, 1941; Alfa Tau!, 1942; Uomini e cieli, 1947) e RobertoRossellini (La nave bianca, 1941; Un pilota ritorna, 1942; L'uomo dalla croce, 1943) mentre, da parte statunitense, trovò eco ...
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