Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] nel 1061 con la presa di Messina per opera di Roberto il Guiscardo e Ruggero d’Altavilla. Nel 1242 viene Cardona, a cura di D. Poli, Roma, Herder, pp. 75-112.
Mancini, Marco (1992a), La cultura araba, in Lo spazio letterario del Medioevo, diretto da ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] commento dantesco del 1481, sono state pubblicate da Roberto Cardini in una edizione che presenta un ricco apparato stor. della letteratura italiana, XXXV (1900), pp. 258-333; G. Mancini, Vita di Leon Battista Alberti, Firenze 1911, ad ind.; A. Buck ...
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TORTELLI, Giovanni
Mariarosa Cortesi
(Giovanni Aretino). – Nacque probabilmente ad Arezzo fra il 1406 e il 1411 (Bacci, 2016, pp. 66-72; va dunque corretta la data circa 1400, tradizionalmente accettata), [...] 1937, pp. 154-168 (la prima pubblicazione in appendice a Mancini, pp. 269-282); O. Besomi, Dai “Gesta Ferdinandi regis Dati e Lapo da Castiglionchio il Giovane. Da una lettera di Roberto Martelli a Lorenzo de’ Medici (Ferrara, 18 ottobre 1438), in ...
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FILOTESIO, Nicola (Cola dell'Amatrice)
Roberto Cannatà
Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un [...] Carboni, Mem. intorno ai letterati e gli artisti della città di Ascoli nel Piceno, Ascoli 1830, pp. 150-157; G. Mancini, Istruzione storico-pittorica per visitare le chiese e palazzi di Città di Castello, I, perugia 1832, pp. 254 s.; A. Leosini ...
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SARACENI, Carlo
Anna Ottani Cavina
– Nacque tra il 1578 e il 1583 a Venezia da una famiglia di mercanti bolognesi, come attestava la lapide (perduta) della chiesa veneziana dei Crociferi, dove Saraceni [...] progetto di Agostino Tassi e Giovanni Lanfranco, citata dalle fonti (Mancini, 1620 circa, I, 1956; Baglione, 1642; Bellori, “Giuditta con la testa di Oloferne”, in La Collezione di Roberto Longhi, dal Duecento a Caravaggio a Morandi (catal., Alba, ...
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RONCALLI, Cristoforo (Cristofano), detto Pomarancio. – Nacque a Pomarance, oggi in provincia di Pisa, l’8 settembre 1552, come dichiara nel suo primo testamento del 20 settembre 1619 (Aurigemma, 1995, [...] Rinaldi, 2016, pp. 73 s.). Già le fonti, a partire da Giulio Mancini (1621, 1956, pp. 237, 284), lessero tra i due cicli una in La chiesa e il convento della Trinità dei Monti, a cura di S. Roberto - C. di Matteo, Roma 2016, pp. 183-200; F. Rinaldi, ...
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BIAGI, Marco
Michele Tiraboschi
I primi anni
Nacque il 24 novembre 1950 a Bologna, città in cui è sempre vissuto, da Giorgio e da Giancarla Montanari. Sposò Marina Orlandi, dalla quale ebbe Lorenzo [...] in giurisprudenza presso l’Università di Bologna con Federico Mancini, fondatore della Scuola bolognese di diritto del lavoro e riforma del mercato del lavoro.
Nella prefazione a firma di Roberto Maroni si legge che il volume «è finalizzato a ...
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ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] appassionato di estetica e influenzato dall’insegnamento di Roberto Longhi. I contributi di Ardigò al mensile furono .
Nel 1985, insieme con l'anatomopatologo Anton Maria Mancini, con Paolo Mengoli (direttore della Caritas diocesana di Bologna ...
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TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] in Pinacoteca nazionale), e condotta con Dosso Dossi, come aveva bene compreso Roberto Longhi (1934, 1956, pp. 88 e 109, note 157, 158). II, Dimore urbane, Ferrara 2015, pp. 276-299; G. Mancini - N. Penny, B. T., called Garofalo, in National Gallery ...
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BIDUINO
V. Ascani
Scultore operante in Toscana nell'ultimo quarto del 12° secolo. La supposta origine ticinese (Merzario, 1893), o più genericamente lombarda (Schmarsow, 1890; Toesca, 1927), non è confermabile [...] a cura di F. Bellotto, G. Ghilarducci, Lucca 1980, pp. 105-112; V. Mancini, S. Cassiano e la sua pieve, Pisa 1980; P. Sanpaolesi, rec. a Smith, di Pisa, in Scritti di storia dell'arte in onore di Roberto Salvini, Firenze 1984, pp. 97-103; R. Silva, La ...
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piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...
pareggite
s. f. Tendenza di una squadra di calcio a pareggiare un gran numero di gare, vista scherzosamente come una specie di malattia. ◆ Ciò che invece, alla prima opportunità, ha saputo fare Cruz, la punta in più che avrebbe dovuto andarsene...