Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] acciaio) di Sidney J. Furie sono incentrati sulla violenta rappresaglia contro i nemici dell'Occidente. Se la guerra del Golfo è stata censurata M*A*S*H*, 1970, M. A. S. H., di Robert Altman). Un film come La grande guerra (1959) di Mario Monicelli ...
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Doppiaggio
Alberto Castellano
La storia
L'avvento del sonoro colse impreparate le strutture del cinema italiano, che non era in grado di far parlare i suoi film. Nell'aprile del 1929 uscì in Italia [...] pratica di doppiare anche alcuni attori italiani. Il primo fu Roberto Villa, protagonista di Il grande appello (1936), che Mario innovativi come Dustin Hoffmann, Robert De Niro, Al Pacino.
Non tardarono però ad affiorare i primi dissidi che, all' ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] ; Futurismo) di Marcel L'Herbier che avrebbe fatto appello a Fernand Léger, Claude Autant-Lara, Robert Mallet-Stevens, Alberto Cavalcanti. I grandi stilisti americani ‒ come Adrian e Travis Banton ‒ dettero un notevole contributo all'elaborazione e ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] c. militanti autoprodotti, va ricordato in ambito americano anche quello del Movement Newsreel, tra i cui fondatori e animatori figura Robert Kramer, uno dei maggiori registi politici statunitensi.
Bibliografia
G. Sadoul, Histoire générale du cinéma ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] del suo autore, la cui poetica è attraversata da una rielaborazione delle strutture melodrammatiche. Tra i grandi nomi va annoverato anche quello di Roberto Rossellini, che fece vivere a Ingrid Bergman un m. intimista in Europa '51 (1952). Matarazzo ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] , Steven Spielberg, Joe Dante, George Miller, Amazing stories (1986; Storie incredibili) di Spielberg, Robert Zemeckis, William Dear, e Tales from the crypt (1989; I racconti della cripta) di Walter Hill, Zemeckis, Richard Donner. In alcuni casi il f ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] su un asse che parte da Carl Theodor Dreyer, passa per Robert Bresson e arriva fino a Jean Marie Straub e Danièle Huillet , a cura di U. Barbaro, Roma 1961, pp. 29-82).
V.I. Pudovkin, Film-Regie und Film-Manuskript, prefazione, Berlin 1928 (trad. it. ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] verso l'uso di luoghi reali. Ma anche questa non fu che una nuova forma di finzione. I neorealisti ‒ soprattutto Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Giuseppe De Santis, Alberto Lattuada ‒ usavano le città e le campagne ...
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Cineteca
Sergio Toffetti
Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro, consultazione ed eventualmente diffusione.
Origini e storia
Bolesław Matuszewski, pioniere [...] tedeschi nel 1943 e soltanto in parte recuperate nel dopoguerra: mancante risulta ancora, tra i tanti, Sperduti nel buio (1914) di Nino Martoglio e Roberto Danesi, considerato uno dei primi esempi del 'realismo all'italiana', quasi un'anticipazione ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] Roma città aperta (1945) e Paisà (1946) di Roberto Rossellini. La lezione del realismo poetico francese e del Neorealismo . La violenza e l'intolleranza per motivi etnici e razziali e i genocidi di massa sono al centro anche di opere dure e vibranti ...
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vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...
spiegone s. m. 1. Spiegazione esplicita di taglio didascalico; anche, approfondimento particolareggiato di un determinato argomento. | In particolare, in una narrazione scritta o filmata, riepilogo delle informazioni necessarie per comprendere...