Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] verso l'uso di luoghi reali. Ma anche questa non fu che una nuova forma di finzione. I neorealisti ‒ soprattutto Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Giuseppe De Santis, Alberto Lattuada ‒ usavano le città e le campagne ...
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Cineteca
Sergio Toffetti
Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro, consultazione ed eventualmente diffusione.
Origini e storia
Bolesław Matuszewski, pioniere [...] tedeschi nel 1943 e soltanto in parte recuperate nel dopoguerra: mancante risulta ancora, tra i tanti, Sperduti nel buio (1914) di Nino Martoglio e Roberto Danesi, considerato uno dei primi esempi del 'realismo all'italiana', quasi un'anticipazione ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] Roma città aperta (1945) e Paisà (1946) di Roberto Rossellini. La lezione del realismo poetico francese e del Neorealismo . La violenza e l'intolleranza per motivi etnici e razziali e i genocidi di massa sono al centro anche di opere dure e vibranti ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] ' in quanto categoria, una volta analizzata la struttura e i contenuti narrativi delle opere, continua a sfuggire a una definizione Risi ‒ sono legati ai nomi di Luchino Visconti e di Roberto Rossellini, anche se per il primo si può forse ancora più ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] classica viene spesso attribuito come ricordo soggettivo a un personaggio (si pensi al film The killers, 1946, I gangsters, di Robert Siodmak, la cui storia è interamente raccontata attraverso il ricordo-flashback di un personaggio che aspetta la ...
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Piano-sequenza
Elena Dagrada
La parola
L’espressione plan-séquence nacque in Francia intorno al 1949, quando André Bazin*, scrivendo la prima edizione del suo volumetto dedicato a Orson Welles, pubblicato [...] tanti, da ricordare quelli in Goodfellas (1990; Quei bravi ragazzi) di Martin Scorsese; The player (1992; I protagonisti) o Prêt-à-Porter (1994) di Robert Altman; o Snake eyes (1998; Omicidio in diretta) di Brian De Palma.
La teoria
Molti e diversi ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] Questo primo periodo è considerato l'età dell'oro per il Centro. Tra i suoi insegnanti (oltre a quelli già ricordati) vi furono R. Arnheim ( tramandare il sapere. Nominato commissario straordinario, Roberto Rossellini tentò di rinnovare la Scuola, ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] una traduzione parziale in Italia nel 1973 a cura di A. Aprà): I. Ontologie et langage, 1958; II. Le cinéma et les autres arts Il più importante di questi scritti è quello sul film di Robert Bresson Le journal d'un curé de campagne del 1951, ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] rivisitata dal 1907 al 1982 in una ventina di occasioni. I caratteri più specifici dell'opera lirica sono destinati a emergere soltanto G. Puccini ‒, e Der Rosenkavalier (1926) di Robert Wiene, che vide la partecipazione attiva di Richard Strauss ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] nella trasformazione sociale dell'Italia del dopoguerra, in Rocco e i suoi fratelli (1960).Non in altro modo se non 'drammatici' si possono definire i film di Roberto Rossellini che diedero inizio al movimento neorealista con la cosiddetta trilogia ...
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vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...
spiegone s. m. 1. Spiegazione esplicita di taglio didascalico; anche, approfondimento particolareggiato di un determinato argomento. | In particolare, in una narrazione scritta o filmata, riepilogo delle informazioni necessarie per comprendere...