Comune della prov. di Roma (42,3 km2 con 19.965 ab. nel 2008). Il centro è situato a 150 m s.l.m., nelle estreme propaggini dei rilievi della Sabina. Ha soprattutto funzione di decentramento residenziale [...] ’Alto Medioevo, decadde dopo che fu devastata da Roberto il Guiscardo, per la sua partecipazione all’alleanza dei principi di Venafro e dei Borghese.
Il 3 novembre 1867 i volontari di G. Garibaldi marciando da Monterotondo su Tivoli si scontrarono ...
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Famiglia veneta antichissima, anche se non discende, come vorrebbe la tradizione, dagli Anici romani. La sua origine va cercata in Istria, donde i G. si trasferirono a Malamocco (Venezia) imparentandosi [...] coi Partecipazio. I G. diedero a Venezia moltissimi personaggi insigni: così già nel sec. 11º un Niccolò avrebbe combattuto contro Roberto il Guiscardo e, poco dopo, un Orso sarebbe stato mandato come ambasciatore al re d'Ungheria. Un momento ...
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Timişoara (ungh. Temesvár) Città della Romania (332.983 ab. nel 2016), capoluogo del distretto di Timiş. Sorge al centro di una ricca pianura, nel Banato, a 90 m s.l.m., sulle rive del Canale Bega. Tradizionale [...] già popolosa nel 14° sec., T. fu favorita dai re angioini e specie da Carlo Roberto, che vi risiedette. Dalla fine del 14° sec. costituì un centro di difesa contro i Turchi, che la conquistarono nel 1552; ritornò in mani cristiane nel 1716 in seguito ...
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Cardinale (Hohenems 1533 - Roma 1595). Figlio di Wolfgang Dietrich e di Chiara Medici, sorella di Giovanni Angelo (il futuro Pio IV), militò da giovane nelle truppe del marchese di Marignano e forse in [...] quelle di Cosimo I. Datosi poi alla vita ecclesiastica, salì in breve, con l'appoggio dello zio, ai più alti incarichi. Conte dell'Impero vescovile di Costanza, villa di Mondragone, donata al figlio Roberto, palazzo A. a Roma) e all'acquisto di feudi ...
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Figlio (n. 1254 - m. Napoli 1309) di Carlo I d'Angiò; principe di Salerno (1271), aveva sposato (1270) Maria di Ungheria, erede di quel trono. Fatto prigioniero (1284) dagli Aragonesi durante la guerra [...] presto (1296). Restaurò il proprio dominio in Piemonte, mentre in Oriente si dovette limitare al principato d'Acaia. Dal 1302 fino alla morte prese larga parte alla vita politica dei comuni toscani, facendovi agire come vicario il figlio Roberto. ...
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Nobile famiglia piemontese, nota fin dal sec. 10º. I M., vassalli del vescovo di Asti, per difendersi contro i comuni di Cuneo e Mondovì, dovettero poi (1240) sottomettersi all'autorità comunale e subire [...] (1250) la distruzione dei loro castelli; dichiarati (1319) ribelli da Roberto d'Angiò, perdettero il loro feudo principale di M., che fu riacquistato con titolo comitale solo nel 1628 con Carlo Filippo M. della Rocca. Dal sec. 17º la famiglia, che ...
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Comune della prov. di Foggia (333,2 km2 con 55.824 ab. nel 2008), situato nella parte settentrionale del Tavoliere. Importante centro agricolo (vitivinicoltura, olivicoltura) e industriale (industrie alimentare, [...] tessile, del legno).
Era un modesto borgo quando Roberto il Guiscardo la donò ai benedettini di Torremaggiore. Mercato il conte di Vico. Ritornata al demanio, fu poi ceduta da Alfonso I d’Aragona a Paolo di Sangro. Carlo V la vendette al duca ...
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Figlio postumo (879-929) di Ludovico il Balbo, morti i fratelli Ludovico III (882) e Carlomanno (884), mentre i Grandi franchi riconoscevano re prima Carlo III il Grosso, del ramo carolingio-germanico, [...] (898), poté rimanere unico padrone del regno. La sua politica condiscendente verso i Normanni, ai quali concesse (912) parte della Neustria, lo pose in contrasto coi feudatarî Roberto conte di Parigi e Rodolfo duca di Borgogna; caduto nelle mani del ...
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Archeologo italiano (Roma 1911 - Castelnuovo Val di Pesa, Siena, 1993), figlio di Roberto; prof. nell'univ. di Firenze (1964-81). Ha studiato soprattutto la scultura e la ceramica greca, con particolare [...] L. Salerno, Palazzo Rondinini, 1964); alcuni volumi del Corpus Vasorum Antiquorum (Milano, 1971; Fiesole, 1980); L'arte dell'antichità classica. I. Grecia (con R. Bianchi Bandinelli, 1976). Contributi minori sono raccolti in Scritti di E. P. (1984). ...
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Teologo francescano (m. 1258), forse nativo del Somerset, discepolo di Roberto Grossatesta; nel 1239, nel Capitolo generale di Assisi, si schierò per un ritorno al primitivo spirito della Regola francescana. [...] il 1249-50 fu il primo maestro francescano a Oxford. Godé di grande fama ed è celebrato da R. Bacone (con Roberto Grossatesta) tra i "maggiori chierici del mondo, perfetti nella scienza divina e umana"; le sue opere non sono state finora sicuramente ...
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vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...
spiegone s. m. 1. Spiegazione esplicita di taglio didascalico; anche, approfondimento particolareggiato di un determinato argomento. | In particolare, in una narrazione scritta o filmata, riepilogo delle informazioni necessarie per comprendere...