BENCIVENGA, Roberto
Giorgio Rochat
Nato a Roma il 2 ott. 1872, allievo dell'Accademia militare e della Scuola di applicazione di artiglieria e genio di Torino, ne uscì tenente destinato al 13° reggimento [...] Bologna 1956, pp. 182-187; A. Gatti, Caporetto. Dal diario inedito di guerra, a cura di A. Monticone, Bologna 1964, v. Indice; R. Perrone Capano, La resistenza in Roma, Napoli 1964, I-II, v. Indice; E. Piscitelli, Storia della resistenza romana, Bari ...
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Melfi
HHubert Houben
La città, fondata all'inizio dell'XI sec. dai bizantini, dopo l'insediamento dei normanni, capeggiati dai fratelli Altavilla, fu considerata la "capitale morale della conquista [...] e ospitava comunità di mercanti amalfitani e di ebrei. Dopo la morte diRoberto il Guiscardo (1085 di Melfi, Monticchio, S. Andrea di Statigliano e Venosa ‒ diventò nel 1239, accanto ai castelli di Bitonto, Napoli e Nicastro, uno dei luoghi dove i ...
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Normanni
Silvia Moretti
Un popolo di pirati, di viaggiatori e di conquistatori
Per circa quattrocento anni, tra l’8° e l’11° secolo dopo Cristo, le popolazioni originarie della Scandinavia percorsero [...] i ducati campani di Amalfi, Napoli e Gaeta, teoricamente possessi dell’Impero d’Oriente, erano di fatto indipendenti; i principati di degli Altavilla: Guglielmo Braccio di Ferro, diventato conte di Melfi nel 1043; Roberto il Guiscardo, vittorioso sui ...
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ACCIAIUOLI, Donato
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze il 15 marzo 1429 da Neri di Donato e da Lena di Palla Strozzi. Dal padre, che morì mentre egli nasceva, fu affidato alla tutela della madre e dei [...] , sei figli: Alessandro (1466), Roberto (1467), Cassandra, Caterina, Lorenzo di E. Garin, D. A. cittadino fiorentino,in Medioevo e Rinascimento. Studi e ricerche,Bari 1954, pp. 211-287 (v. anche E. Fueter, Storia della storiografia moderna,I, Napoli ...
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Figlio (Vigevano 1452 - Loches, Francia, 1508) di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti; reggente (1480) per il nipote Gian Galeazzo, ne usurpò il potere. Dapprima alleato del Regno diNapoli, si [...] (1478), vi conveniva con i fratelli e Roberto Sanseverino (figlio di una sorella di Muzio Attendolo) per farne la base dei proprî intrighi, appoggiato dal re diNapoli, che lo investiva del ducato di Bari (1479). Ottenuto di poter rientrare in Milano ...
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Figlio (n. 1296 - m. Crécy 1346) di Enrico VII e di Margherita di Brabante, salì al trono di Boemia (1310) sposando l'ultima dei Přemyslidi, Elisabetta. Estese (1322-29) i dominî boemi sino a Eger e alla [...] ; inviò aiuti a Lucca, minacciata dai Fiorentini. Ma la coalizione di Ludovico il Bavaro, di papa Giovanni XXII e Roberto d'Angiò re diNapoli rese effimero il suo dominio. Nella dieta di Rense (1346), contro Ludovico il Bavaro riuscì a far eleggere ...
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(fr. Provence) Regione storica della Francia sud-orientale, che non costituisce un’unità geografica, ma si scinde in regioni diverse per natura del suolo e morfologia; si possono distinguere in essa tre [...] un secolo e mezzo, le sorti della P. a quelle del reame diNapoli, conquistato da Carlo nel 1266. Sotto gli altri sovrani angioini (Carlo II, Roberto, Giovanna I) si ebbe la cessione di Avignone e del Contado Venassino, fatta al papato, che pose la ...
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Vivarelli, Roberto. – Storico italiano (Siena 1929 - Roma 2014). Figlio di un militare fascista caduto in Jugoslavia nel 1942, ha aderito giovanissimo alla Repubblica sociale italiana arruolandosi nelle [...] Pennsylvania e all’Istituto Italiano di Studi Storici diNapoli, sotto la guida di F. Chabod e di G. Salvemini; dal 1967 : approssimazioni per lo studio dell'età contemporanea (2004); I caratteri dell'età contemporanea (2005); Fascismo e storia d ...
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Figlio (m. Rimini 1317) di Malatesta II da Verucchio. Col fratello Gianciotto, operò contro i ghibellini della Romagna affermando solidamente la signoria, e combattendo anche contro i Malatesta di Sogliano, [...] che umiliò con l'aiuto diRoberto d'Angiò re diNapoli. Succeduto al padre (1312), tenne per sé Rimini, cedendo Cesena al nipote Uberto, e Pesaro, Fano e Senigallia al fratellastro Pandolfo I. È il "Mastin nuovo" di Dante (Inf. XXVII, 46). Ebbe il ...
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Figlio (m. Senigallia 1499) diRoberto. Ammiraglio del Regno diNapoli, fu tra i promotori della congiura dei Baroni (1485) contro il re Ferdinando I d'Aragona, e dovette fuggire a Roma e a Venezia. Esaltando [...] la fedeltà dei Napoletani agli Angioini e alla Francia, contribuì a indurre Carlo VIII all'impresa d'Italia (1494). Dopo la morte di Ferdinando I, fu assediato nel suo castello da Ferdinando II: sconfitto, si rifugiò a Senigallia. ...
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discussant s. m. e f. Chi affianca un relatore (o è chiamato a commentarne la relazione) o chi ha il compito di presiedere un dibattito, nell’àmbito di una conferenza, un convegno, un seminario e sim. ◆ Dibattito sul tema Il ruolo della magistratura...
Terra dei fuochi
(terra dei fuochi) loc. s.le f. Vasta area in origine rurale, ma ormai diffusamente urbanizzata, compresa tra Napoli e Caserta, caratterizzata dalla frequente presenza di falò appiccati dai clan camorristici ai cumuli di rifiuti...